Più che un film, Il bischero e il poeta fa pensare a un progetto multimediale, ennesimo singolare esperimento di Emiliani Cribari, giovane regista (ma prima ancora poeta e scrittore) fiorentino che qualche anno fa ha fondato la produzione indipendente Le cose che so di me. Negli anni Cribari ha dato vita a opere a basso budget, tutte dal netto taglio autobiografico, qualche volta riuscite altre meno, ma sempre intrise di quel misto di comicità e malinconia, sarcasmo e nostalgia che sembrano caratterizzare l'artista toscano tifosissimo dell'Atalanta. A proposito di Atalanta, non a caso i protagonisti del trailer sono proprio due calciatori della squadra orobica.
In sostanza, Il bischero e il poeta è un manifesto della sua visione del vivere, soprattutto di fronte a problematiche quotidiane e contemporanee, un'opera ideata appositamente per l'home video e distribuita da Cecchi Gori, che vuole essere un po' il compendio dei lavori finora realizzati da Cribari, innaffiati però con qualche novità ancora inedita. Come ad esempio il corto di una dozzina di minuti L'amore è un taxi, il contributo trainante del prodotto: si tratta di un acido ritratto dei percorsi del rapporto di coppia, ma vi consigliamo soprattutto di guardare cosa succede alla fine dei titoli di coda. Impossibile non farsi quattro risate perché la scenetta è spassosissima, soprattutto per chi frequenta gli stadi.
Il prodotto propone innanzitutto una raccolta di lunghi trailer, una sorta di clip tratte dai suoi film, divisi a seconda della sua anima bischera o poetica. Si ripercorrono così alcuni momenti tratti da 30 anni quasi 21, Tuttotorna, Via Varsavia, La ricreazione, ma c'è anche l'inedita Videopoesia e l'altro corto 23.
L'audio è sempre un semplice stereo, ma più che sufficiente a riprodurre con chiarezza e precisione dialoghi, voci fuori campo e musiche. In effetti non serve il multicanale per riprodurre sensazioni e stati d'animo, basta solamente una riproduzione corretta come avviene in questo caso.
Difficile parlare di extra in senso stretto in un tipo di opera come questa: comunque l'intervista a Cribari, il backstage e le foto di scena del corto, la videopoesia e il promo cinema si possono considerare tali, e tengono su un livello di piena sufficienza anche questo reparto.