Mentre da anni, se non lustri, appassionati, critici e vedove del cinema di genere italiano, si interrogano sulla morte artistica di Dario Argento - che è chiara e nitida e, diciamocelo, anche autoimposta - i fasti sono ancora lì per essere ammirati e studiati. Perché nessuno sano di mente può mettere in discussione quello che Argento è stato nel suo primo decennio, in cui ha infilato una serie di grandi opere, caratterizzate da un'irrefrenabile istinto visionario. Non è assolutamente azzardato vedere quindi in Suspiria il punto di approdo più alto del suo cinema. Horror maestoso e operistico, celebre per un uso inarrivabile del colore, che trova nell'alta definizione l'approdo necessario per restituire al film i dettagli cromatici e la resa cinematografica.
Obiettivo raggiunto ma non completamente. Non è del tutto chiaro, visionando il film, se la condizione del master fosse particolarmente critica, ma se le possibilità strutturali dell'alta definizione e la collaborazione di Luciano Tovoli (direttore della fotografia del film, celebre per avere utilizzato una vecchia pellicola Kodak a sensibilità bassissima) esaltano le visionarie scelte cromatiche del film (la differenza con il DVD è assoluta e evidente), è anche vero che il quadro è un po' instabile e tende a peggiorare progressivamente. La nitidezza e la brillantezza dei dettagli, tipici dell'alta definizione, non sono affatto assenti in Suspiria, ma sono eccessivamente ammantati di un effetto di artificiosità che fa perdere di naturalezza all'immagine. Non disturba invece la presenza sporadica e mai invasiva di un po' di rumore video. Un pò più invadente l'instabilità del quadro che nella seconda parte del film, come accennato, sfocia in un effetto mosso abbastanza evidente. Tutti elementi che non penalizzano il video del film fino a rendere difficoltosa la visione, ma gettano un po' di discredito sul lavoro svolto, non sempre rispettoso degli standard del formato.
Buono l'audio, presente in un'unica traccia HD molto pulita e equilibrata. Il 5.1., è più virtuale che reale, ma è la logica conseguenza dell'anno di produzione del film. Molto ben sottolineata invece l'esaltante colonna sonora dei Goblin, estremamente nitidi i dialoghi, nonostante un doppiaggio non propriamente energico.Extra infine obiettivamente deludenti. Sono presente solamente un'intervista a Dario Argento e il trailer del film. Un po' troppo poco per un'edizione così importante che dovrebbe attrarre gli appassionati a fare il salto dal DVD al Blu-ray, o comunque veicolare maggiormente l'idea extra-ordinarietà di un prodotto. Perché i grandi classici meritano grandi edizioni.