Presentato al Sundance Film Festival nel gennaio del 2010 ma poi decisamente trascurato al botteghino, Hesher è stato qui merita certamente di essere riscoperto in homevideo per la forza e l'originalità che sprigiona questa pellicola tipicamente indipendente. Diretto da Spencer Susser e basata quasi esclusivamente sull'interpetazione da fuori di testa di Joseph Gordon-Levitt, il film parla soprattutto di una particolare elaborazione di un lutto.
Un ragazzino tredicenne (interpretato da Devin Brochu) non riesce a rassegnarsi alla recente perdita della mamma, morta in un incidente stradale, e non trova certo aiuto da un papà praticamente inebetito dal dolore e da una nonna che nessuno dei due si ferma ad ascoltare. A cambiare le carte in tavola piomberà in casa Hesher (Joseph Gordon-Levitt), un ventenne ribelle e tatuato dai comportamenti decisamente folli. Volgare, violento e sboccato, Hesher però finirà per dare, pur tra varie incomprensioni, uno scossone salutare alla vita della famiglia.
Nel cast anche Rainn Wilson, Piper Laurie, Natalie Portman, Brendan Hill e John Carroll Lynch.
Più convincente l'audio, grazie a una traccia italiana in DTS-HD decisamente aggressiva e ricca di brio (anche se non ai livelli dell'originale). A parte l'ambienza molto curata con effetti direzionali incisivi e precisi, l'audio ha dei veri e propri picchi sia nelle varie follie di Hesher (alcune esplosioni, giochi col fuoco ecc.) sia nella colonna sonora dal carattere metallaro. In queste occasioni, oltre al coinvolgimento puntuale di tutti i diffusori, il reparto mette in mostra un'ottima dinamica e un sub decisamente muscolare che rende la scena potente. In questo contesto, i dialoghi restano sempre chiari e precisi.
Delude invece il reparto dedicato ai contenuti speciali, che contiene solamente il trailer.