Non è certo la miglior trasposizione cinematografica di un racconto di Philip K. Dick, però I guardiani del destino ha comunque un suo fascino nel trattare l'eterno tema del libero arbitrio, e per porsi la domanda se siamo davvero noi gli artefici di ogni particolare della nostra vita o se qualche evento è già predestinato. Lo sceneggiatore George Nolfi dietro la macchina la presa dimostra forse più attenzione per il lato romantico della storia, più che su questi dilemmi, comunque il film è godibile grazie alle buone interpretazioni di Matt Damon ed Emily Blunt, supportati da John Slattery e Terence Stamp.
La vicenda è quella del politico David Norris, candidato al Senato degli Stati Uniti, che incontra casualmente la ballerina Elise e se ne innamora. Ma degli strani personaggi, una sorta di aggiustatori del destino dediti a far rientrare le vicende della vita sulla strada prevista, lavorano costantemente perché i due non si incontrino e non comincino una storia d'amore. A quel punto Norris sarà chiamato a scelte decisive.
Il blu-ray de I guardiani del destino è proposto dalla Universal in una bella slipcase in cartone, che contiene la consueta custodia amaray (all'interno è presente anche il disco della copia digitale, occhio a non scambiarlo per il blu-ray).Ottima la resa tecnica. Sia chiaro che non bisogna aspettarsi un video particolarmente tagliente: la fotografia fredda ma tendente a tonalità scure e la presenza di parecchi filtri voluti dal regista, rendono il quadro a volte non nitidissimo, ma il dettaglio è comunque molto alto e curato. L'ottimo master di partenza, infatti, consente di godersi immagine cristalline e dalla notevole profondità, con un nero solido e sempre rispettoso delle sfumature circostanti. La grana è naturale e non ha subito filtraggi, forse va registrato però un pizzico di edge enhancement per evidenziare i bordi.
Per quanto riguarda l'audio, siamo a registrare le solite differenze (in verità non eclatanti) fra il DTS-HD originale e il DTS italiano, leggermente inferiore per dinamica e corposità del suono. Quest'ultima traccia evidenzia comunque un buon coinvolgimento generale, anche se per gran parte del film è soprattutto l'asse anteriore a essere protagonista, con una soddisfacente spazialità. I rear entrano in scena con più pigrizia, ma in qualche scena dimostrano comunque la loro discreta presenza.
Discreto il reparto extra, anche si poteva fare di più. Troviamo 7 minuti circa di scene eliminate o estese, un contributo sulla location di New York e gli stratagemmi utilizzati per le scene delle porte che portano in altri luoghi (circa 7 minuti e mezzo di durata), una featurette con Matt Damon, Emily Blunt e George Nolfi che parlano della storia (5') e un'altra sulle prove di danza sostenute dalla stessa Blunt per interpretare il suo personaggio (7'). A impreziosire il tutto c'è però il commento del regista regolarmente sottotitolato.