Non sarà lo studio più monumentale per mole di affari, non ancora almeno, ma ormai Disney sembra non poter sbagliare più un colpo. O meglio, in qualche caso succede e Davide Romani, direttore marketing per la distribuzione nelle sale, a cui abbiamo avuto l'opportunità di fare qualche domanda di occasione del Cinè di Riccione, ci dimostra che i passi falsi vanno accettati e metabolizzati ammettendo la delusione per Tomorrowland - Il mondo di domani. Ma, a parte il film con George Clooney, il 2015 di Disney è stato trionfale e così promette di essere l'intera stagione, a cominciare con l'uscita di Ant-Man, per proseguire con ben due film Pixar, fino ad arrivare a Natale con... lo sapete già cosa esce a Natale, vero?
Il 2015 è partito benissimo per Disney, con Cenerentola, il sequel di Avengerse Inside Out che ha già fatto molto bene in USA. Ma ci sono ancora diversi pezzi forti in arrivo. Che cosa vi aspettate dal resto del 2015?
Davide Romani: Sì, ci aspettiamo grandi cose da Inside Out, che è già stato accolto con entusiasmo dal pubblico USA. Star Wars: Episodio VII - Il risveglio della Forza, manco a dirlo, per noi è assolutamente il film evento dell'anno. E poi abbiamo ottime prospettive anche per Ant-man che è un film della scuderia Marvel che abbraccia un target molto ampio, possiamo fare leva proprio sul fatto che non è uno dei più noti membri degli Avenger e farlo conoscere meglio, senza contare il fatto che le formiche affascinano sempre grandi e piccini. E poi naturalmente c'è Il viaggio di Arlo (The Good Dinosaur). Da quel poco che abbiamo visto fino ad ora è assolutamente spettacolare. Le ultime clip che abbiamo visto sono sbalorditive...
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Ant-Man, in effetti, è meno popolare nel nostro paese rispetto agli altri Avengers. Come avete affrontato la sua promozione per incuriosire il pubblico italiano? La strategia è quella di porre l'accento sulle "dimensioni"?
Assolutamente sì, le variazioni di dimensioni, e anche il cambiamento di prospettiva sul mondo una volta rimpicciolitosi è un elemento molto accattivante. Ant-Man è un supereroe anomalo ma alla fine è simile a Iron Man, senza la sua armatura speciale è un uomo normale. E poi poniamo la massima fiducia nel marchio di fabbrica Marvel, che ormai è una vera garanzia.
Ant-Man chiude la fase due del Marvel Cinematic Universe, ma la tre è già annunciata e programmata fino al 2019: è un vantaggio avere tutti i prossimi anni ben definito e chiaro o c'è il timore che tanto parlare di questi progetti, e così a lungo, possa saturare o stancare gli spettatori?
Per noi è indubbiamente un vantaggio avere un percorso già attendibile e definito, in maniera da poter pianificare al meglio il nostro lavoro. E poi devo ripetermi, Marvel è una garanzia. Ci sono titoli di un richiamo incredibile in questa lineup, basta pensare a Captain America: Civil War o ai due Avengers: Infinity War.
E poi ci sono progetti un po' diversi, un po' più particolari, che servono a diversificare e a creare curiosità, come appunto Ant-man o Dottor Strange.
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Inside Out in sala a settembre, Il viaggio di Arlo a novembre. Cosa significa per voi avere due film Pixar da proporre al nostro pubblico? Possiamo aspettarcene sempre di più?
Sì, è la prima volta che abbiamo due film Pixar nello stesso anno, addirittura lo stesso semestre! Sono film molto diversi, Inside Out è un viaggio nella mente umana con questi personaggi incredibili, l'altro è un'avventura straordinaria che propone un rovesciamento di prospettiva nel rapporto tra dinosauri ed esseri umani. Magari non due film all'anno, ma per il futuro su un film Pixar all'anno possiamo contare.
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Il 2015 che chiuderà alla grande con Star Wars: Il risveglio della forza. Che risultati vi aspettate per il film di J.J. Abrams? Quanto è stato importante ottenere l'uscita in contemporanea, anzi addirittura un giorno prima?
Avere l'uscita in contemporanea è ormai assolutamente fondamentale. Una stima sulle nostre aspettative... non te la farò mai, anche per scaramanzia! Anche in azienda ci andiamo piano sull'azzardare cifre. Ma posso dirti che ci aspettiamo qualcosa di grosso, questo sì.
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A mente fredda, con l'uscita ormai superata da tempo, pensi che qualcosa non abbia funzionato nella promozione di Tomorrowland, sia in USA che in Italia?
No, io penso che sia stato fatto un ottimo lavoro da parte nostra, non ho davvero nulla da eccepire... il film in effetti è andato molto meno bene di quello che era legittimo attendersi, ha grandi nomi, potenzialità, è bello, ma queste sono cose che succedono nel nostro ambiente e vanno messe in conto. Potrebbe andare meglio in homevideo, perché no!
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