Anche in questo 2018 sono tanti i film che hanno trovato la via verso le sale del nostro paese, per una distribuzione resa ancora più complessa dall'entrata in gioco di servizi streaming come Netflix (al centro anche di una complessa diatriba, dallo scontro con Cannes alle questioni relative a Sulla mia pelle e Roma), che ha aumentato drasticamente la quantità di opere a disposizione del pubblico nostrano. Per questo è sempre più necessaria una guida per selezionare i film da vedere del 2018 e pensiamo di proporvela con la nostra Top 20 dei film dell'anno appena concluso.
Come ogni anno, abbiamo interpellato i nostri redattori per selezionare i veri e propri film imperdibili del 2018, ma anche individuare quei piccoli gioielli che hanno avuto meno visibilità pur meritandola. A tal scopo, questo articolo non vi propone soltanto la classifica che riassume le preferenze di tutti i redattori di Movieplayer.it, ma anche le singole Top 20 di ognuno di loro, dalla quale si evince come non ci siano stati solo titoli che hanno saputo conquistare tutti i cuori cinefili, dall'incantevole Roma di Alfonso Cuaron all'emozionante La forma dell'acqua - The Shape of Water di Guillermo del Toro, ma anche film che hanno saputo parlare in modo diverso a ciascuno di noi. Ennesima testimonianza della grandezza e la varietà della settima arte.
I film da vedere del 2018 per la nostra redazione
- Roma
- Il filo nascosto
- Tre manifesti a Ebbing, Missouri
- La forma dell'acqua
- Chiamami col tuo nome
- Dogman
- Ready Player One
- The Post
- Spider-Man: Un nuovo universo
- Mektoub, My Love
- First Man
- I segreti di Wind River
- Blackkklansman
- Cold War
- L'isola dei cani
- Loro
- Tonya
- A Quiet Place
- Un affare di famiglia
- Avengers: Infinity War
Le classifiche dei singoli redattori
La Top 20 di Valentina Ariete
Un anno splendido, almeno sul grande schermo: un cinema fatto di sguardi che segnano una vita intera, di abbracci in grado di riscattarla, di donne e uomini che credono nei sogni, nell'amore e nella bellezza, nonostante tutto.
- Roma
- Il filo nascosto
- Chiamami col tuo nome
- La forma dell'acqua
- Ready Player One
- L'isola dei cani
- Tre manifesti a Ebbing
- Dogman
- BlackKklansman
- Spider-Man: Un nuovo universo
- Cold War
- Corpo e anima
- I segreti di Wind River
- The Post
- L'uomo che uccise Don Chisciotte
- First Man
- Lazzaro felice
- Loro 1 & 2
- A Star is born
- Visages Villages
La Top 20 di Elisabetta Bartucca
La sintesi del mio anno cinematografico? Roma, struggente racconto autobiografico del messicano Alfonso Cuarón, con buona pace della diatriba pro e contro Netflix. Un film sensoriale, fatto di strappi e stralci di vita vissuta; il bianco e nero lo rende immenso. Da vedere sul grande schermo.
- Roma
- Dogman
- Tre manifesti a Ebbing, Missouri
- Il filo nascosto
- Chiamami col tuo nome
- La forma dell'acqua
- The Post
- First man
- Tonya
- Mektoub, My Love: Canto Uno
- Cold war
- L'isola dei cani
- Sulla mia pelle
- Lucky
- La terra dell'abbastanza
- Loro
- Santiago, Italia
- Stronger
- Lady Bird
- The Disaster Artist
La Top 20 di Max Borg
Un anno iniziato con le deliziose risate politicamente scorrette di Armando Iannucci e finito con il miglior Spider-Man cinematografico. In mezzo, tante belle conferme (Paul Thomas Anderson, Cuarón, Garrone, Guillermo del Toro), attesi ritorni (Nanni Moretti, Debra Granik) e degli esordi folgoranti, tra cui l'italiano La terra dell'abbastanza.
- Il filo nascosto
- Mektoub, My Love: Canto Uno
- Santiago, Italia
- Morto Stalin se ne fa un altro
- Mirai
- La forma dell'acqua
- Spider-Man: Un Nuovo Universo
- Ready Player One
- Gli Incredibili 2
- Dogman
- Roma
- Tre manifesti a Ebbing, Missouri
- Senza lasciare traccia
- The Post
- Girl
- Avengers: Infinity War
- Overlord
- Sulla mia pelle
- La terra dell'abbastanza
- BlacKkKlansman
La Top 20 di Antonio Cuomo
Io credo nei mostri. Sì, come Guillermo del Toro. E per questo non ci potrebbe essere nessun altro film lassù, sulla vetta della mia classifica dei migliori film del 2018, tallonato dall'amico messicano Cuaron di Roma, gli unici capaci di superare quella meravigliosa sorpresa che è stato lo Spider-Man animato di casa Sony. Il podio di un anno incantevole che ha visto buoni film in ogni ambito, dall'animazione all'horror e persino il western, e mi ha costretto a lasciar fuori opere e autori che ho comunque amato. In attesa di un 2019 che si preannuncia come l'anno della Disney ma che sicuramente rivelerà tante sorprese capaci di ritagliarsi spazio all'ombra del colosso americano.
- La forma dell'acqua
- Roma
- Spider-Man: un nuovo universo
- Il filo nascosto
- Ready Player One
- Tre manifesti a Ebbing, Missouri
- Blackkklansman
- Un affare di famiglia
- The Post
- Dogman
- L'isola dei cani
- Avenger: Infinity War
- I Segreti di Wind River
- Mirai
- First Man
- Sulla mia pelle
- La ballata di Buster Scruggs
- Zombie contro Zombie
- Don't Worry
- A Quiet Place
La Top 20 di Valentina D'Amico
In una buona annata cinematografica per me niente è risultato emozionante come il duetto di anime perse incarnato da Bradley Cooper e Lady Gaga in A Star Is Born, un remake che vibra in ogni fibra del corpo dei suoi interpreti. Bradley Cooper regista esordiente da urlo, ma non posso non festeggiare anche il ritorno alla grande di Spike Lee, sempre arrabbiato, ma anche lucido e ironico come non era da tempo.
- A star is born
- Blackkklansman
- Tre manifesti a Ebbing, Missouri
- Chiamami col tuo nome
- Roma
- Summer
- Lucky
- Dogman
- Morto Stalin, se ne fa un altro
- L'isola dei cani
- I segreti di Wind River
- The Disaster Artist
- Cold War
- Il filo nascosto
- La forma dell'acqua
- A Quiet Place
- Sicario: Day of the Soldado
- Ben is Back
- Fahrenheit 11/9
- Ovunque proteggimi
La Top 20 di Carlotta Deiana
L'anno cinematografico che ci siamo lasciati alle spalle è stato senza dubbio pieno di soprese, da film drammatici indimenticabili, come Tre manifesti a Ebbing, Missouri o I segreti di Wind River, a perle del cinema d'animazione come Spider-Man: Un Nuovo Universo, che abbiamo fatto appena in tempo a vedere prima che si chiudesse il 2018. Persino gli horror ci hanno piacevolmente stupito quest'anno: Hereditary - Le radici del male e A Quiet Place - Un posto tranquillo ci dimostrano senza dubbio che anche questo genere di film, messo spesso in secondo piano rispetto agli altri , ha tanto da offrire agli amanti del cinema in generale. Scegliere il primo posto di questa classifica però non è stato difficile e non ha richiesto alcun tipo di sforzo: Roma, il capolavoro autobiografico di Cuaròn, è il film che ha segnato più di tutti gli altri il mio 2018 in sala (e in streaming).
- Roma
- Tre manifesti ad Ebbing, Missouri
- I segreti di Wind River
- Chiamami con il tuo nome
- Il filo nascosto
- La forma dell'acqua
- Un sogno chiamato Florida
- The Post
- Ready Player One
- First Man
- Spiderman: un nuovo universo
- Dogman
- A quiet place
- Gli incredibili II
- Hereditary - Le radici del male
- Loro 1-2
- Avengers Infinity War
- L'isola dei cani
- Sulla mia pelle
- Halloween
La Top 20 di Maurizio Ermisino
È stato l'anno del cinema che è diventato gioco, da Ready Player One all'interattivo Bandersnatch. Dello sforzo di guardare dentro il male per trovare l'uomo, grazie ai nostri grandi autori, Garrone e Sorrentino. Del grande cinema d'Autore in bianco e nero (Roma e Cold War) e dei colori accesi di Spider-Man: Un nuovo universo, che riporta i supereroi nel mondo dei fumetti. Le grandi storie americane, e le loro grandi attrici, nuovi horror alla francese e all'americana e vecchi orrori della recente storia italiana. Grandi sceneggiature, ottime opere prime, azione e rock. Ecco una top 20, ma anche una playlist, che oltre a segnalare ottimi film può creare dei percorsi.
- Ready Player One
- Il filo nascosto
- Dogman
- Loro
- Roma
- Cold War
- Spider-Man: Un nuovo universo
- Tre manifesti a Ebbing, Missouri
- Tonya
- First Man
- Sulla mia pelle
- A Quiet Place
- La casa delle bambole
- Tully
- In viaggio con Adele
- Hotel Gagarin
- Old Man & The Gun
- Mission: Impossible: Fallout
- Bohemian Rhapsody
- Bandersnatch
La Top 20 di Giuseppe Grossi
Tre Manifesti a dominare il 2018. Non solo i tre cartelloni affissi alle porte di Ebbing, Missouri, ma anche le tre lettere scritte dallo sceriffo Willoughby nello straordinario film di Martin McDonagh. Tre lettere che parlano di Amore, Perdono e Giustizia. Valori di cui si ritrovano tracce anche nel resto di un anno cinematografico potente e ispirato, in cui Cuarón ci ha immerso nel cuore di un Messico familiare come non mai e Paul Thomas Anderson ha cucito un'opera poderosa ed elegante.
- Tre Manifesti a Ebbing, Missouri
- Roma
- Il filo nascosto
- Chiamami col tuo nome
- Wind River
- First Man
- Ready Player One
- Mektoub, My Love
- La forma dell'acqua
- Dogman
- Cold War
- Spider-Man: Un nuovo universo
- Foxtrot
- Un affare di famiglia
- Avengers: Infinity War
- BlacKkKlansman
- The Disaster Artist
- Sulla mia pelle
- A quiet place
- La terra dell'abbastanza
La top 20 di Luca Liguori
Il 2018 verrà ricordato come un annus horribilis per il mercato cinematografico, ma a livello artistico non abbiamo certo nulla di cui lamentarci: capolavori d'autore, ottimi film di genere, perfino qualche gemma tutta italiana. Su tutti, per quanto mi riguarda, spicca Roma di Cuaron, un film perfetto che verrà ricordato oltre che per il suo valore cinematografico anche per la diatriba su Netflix e lo streaming. Al momento l'unico vincitore certo è il Cinema.
- Roma
- Il filo nascosto
- Mektoub, My Love: Canto uno
- Cold War
- Tre manifesti a Ebbing, Missouri
- Chiamami col tuo nome
- I segreti di Wind River
- L'albero dei frutti selvatici
- Spider-Man: un nuovo universo
- The Post
- Dogman
- La forma dell'acqua
- Loro
- Blackkklansman
- Ready Player One
- Avengers: Infinity War
- First Man
- Un affare di famiglia
- La ballata di Buster Scruggs
- Foxtrot
La Top 20 di Stefano Lo Verme
Il mistero dell'amore, nella spontaneità, nella purezza e nella sofferenza che contraddistinguono la meravigliosa educazione sentimentale raccontata in Chiamami col tuo nome, il mio film del cuore del 2018. Ma l'amore è anche quello governato da regole spietate e indecifrabili ne Il filo nascosto, anti-melodramma in cui la passione è descritta come ghiaccio bollente, o quello sospeso tra malinconia e desiderio in Mektoub, My Love: Canto Uno. Senza dimenticare due impressionanti opere-mondo, Roma e The Woman Who Left, in cui le storie private delle protagoniste si fanno specchio dei mutamenti del Messico e delle Filippine; e ancora l'umorismo graffiante di Tre manifesti a Ebbing, Missouri, quello grottesco di Tonya e quello agrodolce di Lady Bird, altri magnifici ritratti al femminile (a cui si aggiungono The Post, Widows e The Wife) di una memorabile annata di cinema.
- Chiamami col tuo nome
- Roma
- Il filo nascosto
- Mektoub, My Love: Canto Uno
- The Woman Who Left
- Tre manifesti a Ebbing, Missouri
- Tonya
- Lady Bird
- The Post
- La forma dell'acqua
- Widows
- The Wife
- First Man - Il primo uomo
- Molly's Game
- Hereditary
- Visages, villages
- A Quiet Place
- Cold War
- Summer
- Fahrenheit 11/9
La Top 20 di Luca Ottocento
Se si guarda al 2018 cinematografico c'è un film in particolare che svetta su tutti gli altri: Il filo nascosto. Magistrale sul piano visivo e con un Daniel Day-Lewis in stato di grazia, l'opera di Paul Thomas Anderson è una storia d'amore antiretorica, spiazzante e disturbante che rimane negli occhi e nella mente dello spettatore per lungo tempo dopo la visione. D'altronde, solo un autentico capolavoro avrebbe potuto relegare in seconda posizione il meraviglioso Roma di Alfonso Cuarón.
- Il filo nascosto
- Roma
- Foxtrot - La danza del destino
- Tre manifesti a Ebbing, Missouri
- Mektoub, My Love: Canto Uno
- Poesia senza fine
- Un affare di famiglia
- Chiamami col tuo nome
- Summer
- La forma dell'acqua
- Estate 1993
- BlacKkKlansman
- Insyriated
- Dogman
- The Post
- I segreti di Wind River
- La terra dell'abbastanza
- First Man - Il primo uomo
- Ella & John
- Senza lasciare traccia
La Top 20 di Beatrice Pagan
Il meglio del 2018 è all'insegna del coraggio: dal ritrarre un'icona della storia senza filtri a sfidare le convenzioni, senza mai dimenticare l'umanità dei protagonisti. Chazelle ha regalato il ritratto di un uomo introverso, quasi incomprensibile in una società contemporanea all'insegna della condivisione totale, che affronta il lutto come una sconfitta personale, lottando per realizzare l'impossibile, e la sequenza finale trova il modo di esprimere senza dialoghi tutti i sentimenti e l'amore non detti, entrando di diritto nelle scene più memorabili di sempre.
- First Man
- Tre manifesti a Ebbing, Missouri
- La forma dell'acqua
- The Post
- Roma
- Chiamami col tuo nome
- L'isola dei cani
- Spider-Man: Un Nuovo Universo
- Ready Player One
- I segreti di Wind River
- Tonya
- Sulla mia pelle
- A quiet place
- Senza lasciare traccia
- L'ora più buia
- Il filo nascosto
- Avengers: Infinity War
- Mission: Impossible - Fallout
- Zombie vs Zombie
- Hostile
La Top 20 di Antonello Rodio
Anche se è uscito nei primi giorni del 2018, il ricordo non si è mai sbiadito: Tre manifesti a Ebbing, Missouri è rimasto il mio film preferito dell'anno. Il ritratto della violenta provincia americana realizzato da Martin McDonagh, con quel miracoloso equilibrio fra dramma e ironia condito da interpretazioni sublimi, non ha mai lasciato il primo posto del cuore. Ed è rimasto in vetta nonostante il doppio attacco di Steven Spielberg (dall'inebriante Ready Player One al classico The Post) e le perle di Alfonso Cuaron con il suo Messico in bianco e nero di Roma, e di Paul Thomas Anderson con il suo ennesimo capolavoro Il filo nascosto.
- Tre manifesti a Ebbing, Missouri
- Ready Player One
- Il filo nascosto
- Roma
- The Post
- Tonya
- La forma dell'acqua
- Soldado
- Avengers Infinity War
- Un affare di famiglia
- Blackkklansman
- Mission: Impossible Fallout
- First Man
- L'ora più buia
- Loro
- Ghost Stories
- Bohemian Rapsody
- Chiamami col tuo nome
- Lucky
- Molly's Game
La Top 20 di Erika Sciamanna
Il 2018 è stata per me l'annata delle sorprese al cinema, nel bene e nel male, ed è proprio nello stilare una classifica che me ne rendo conto. Apprezzare nello stesso anno chiassose e amare storie di cowboy con qualche rotella fuori posto, famiglie silenziose sull'orlo dell'apocalisse e poesia in bianco e nero non sempre capita. Questo è stato l'anno del "ah, pero!" dopo un film di animazione dallo stile coraggioso arrivato, finalmente, dopo diverse delusioni e del magnifico ritorno nel mondo fantastico e oscuro (talvolta meschino, talvolta pieno di amore) che è l'animo umano. Il viaggio è stato tortuoso, meraviglioso e soprattutto pregno di quelle esperienze e quella magia che solo i buoni film sanno donare.
- The Shape of Water
- Roma
- BlacKkKlansman
- Isle of dogs
- Tre manifesti a Ebbing Missuri
- Spider-man: Un nuovo universo
- Il primo uomo
- Dogman
- Soldado
- Mirai
- Il filo nascosto
- I segreti di Wind River
- The post
- Ready Player One
- A quiet place
- La ballata di Buster Scruggs
- L'ora più buia
- Girl
- Avengers: Infinity War
- Zombie contro Zombie
La Top 20 di Davide Sica
Il 2018 sul grande schermo è stato l'anno di storie in bianco e nero, di sequenze in riva al mare. Dell'estate come sfondo di racconti di formazione,, amicizie spensierate, passioni incontrollabili. Un anno di cinema multiforme, nostalgico, malinconico ma ricco di speranza. Cinema che racconta personaggi alla disperata ricerca di una connessione umana. Intensa, prevaricante, imprescindibile. L'apice nel titolo simbolo di quest'ultima annata, con Reynolds Woodcock che trova in Alma colei che aveva cercato da moltissimo tempo. Compagna, amante, simbolo ambiguo d'ispirazione. Forza e debolezza. Speranza e condivisione. Nel cinema come nella vita.
- Il filo nascosto
- Mektoub, My Love: Canto Uno
- Roma
- Un affare di famiglia
- Cold War
- Chiamami col tuo nome
- Visages, Villages
- The Post
- Loro 2
- Tre manifesti a Ebbing, Missouri
- In guerra
- Girl
- L'isola dei cani
- La donna dello scrittore
- Dogman
- Ready Player One
- I segreti di Wind River
- Il gioco delle coppie
- La terra dell'abbastanza
- Lucky
La Top 20 di Alessia Starace
Come sempre per me compilare l'inevitabile top 20 di fine anno non è la fatica che è per tanti colleghi: è un piacevole viaggio a ritroso alla scoperta delle esperienze cinematografiche più significative e memorabili dell'anno appena concluso. Sono state tante, diverse, e difficili da fotografare con una mera selezione, ma accontentiamoci dello spazio che abbiamo e del balenare di impressioni persistenti, di emozioni durevoli. E già che ci siamo ammettiamo pure che un po' di sofferenza c'è stata: quella di non poter mettere al primo posto un capolavoro cristallino come Il filo nascosto di Paul Thomas Anderson, perché c'era un altro capolavoro ancor più emotivamente risonante da fare brillare lassù, consacrazione del talento e dell'immensa umanità di uno dei registi della mia vita, Alfonso Cuarón. Il mio 2018 è Roma (e Il filo nascosto) sopra ogni cosa... se vogliamo chiamiamolo pure "accontentarsi".
- Roma
- Il filo nascosto
- Mektoub, My Love: Canto Uno
- Tre manifesti a Ebbing, Missouri
- Cold War
- Spider Man - Un nuovo universo
- Girl
- Lontano da qui
- BlacKKKlansman
- Dogman
- Black Panther
- A Quiet Place
- Lo sguardo di Orson Welles
- I segreti di Wind River
- Chiamami col tuo nome
- Annientamento
- Tonya
- Lady Bird
- Un sogno chiamato Florida
- Loro