Sulle piattaforme streaming questo è il periodo dell'anno in cui proliferano horror e thriller, ma se la quantità sembra essere una priorità durante la spooky season, la qualità spesso ne risente, ed i cataloghi si affollano di prodotti che hanno poco di memorabile e velocemente si perdono nel tra centinaia di titoli simili. Come vedremo in questa recensione di Hypnotic, il nuovo film di Matt Angel e Suzanne Coote disponibile su Netflix, difficile che questa storia di uno psichiatra psicopatico che ipnotizza le sue pazienti (tranquilli, niente spoiler, scopriamo tutto questo dal trailer) resti particolarmente impressa negli spettatori, se non fosse per la sua protagonista, Kate Siegel (che di recente abbiamo amato in Midnight Mass), che è forse l'unico elemento veramente "ipnotico" della pellicola. L'attrice ci trascina in un film che ha poco di originale e molto di prevedibile, riuscendo però a rendere l'esperienza di visione ben più piacevole di quello che forse sarebbe stata con qualcun altro al suo posto.
Il potere dell'ipnosi
Il film si apre con una donna da sola in un grande ufficio, è tardi e lei è l'unica rimasta a lavoro. Sembra a disagio e preoccupata, telefona ad un detective della polizia e confessa di sentirsi ancora perseguitata da qualcuno. Quando mette piede in ascensore riceve però un'altra chiamata, da un numero sconosciuto: l'atteggiamento della donna cambia improvvisamente, in preda al panico si accorge che le mura dell'abitacolo si stringono su di lei, sempre di più, fino a schiacciarla. Verrà trovata morta, per un attacco di cuore, e su quello che le è accaduto non sarà fatta chiarezza.
Jess (Siegel) sta passando un momento difficile, sta cercando di superare un lutto e al tempo stesso una brutta rottura. Una sera, ad una cena a casa della sua migliore amica, oltre ad imbattersi inaspettatamente nel suo ex, fa la conoscenza di un'avvenente psichiatra, Dr. Collin Meade (Jason O'Mara), che sembra essere molto colpito da lei e le propone di diventare una sua paziente. Durante la prima visita le cose prendono fin da subito però una piega molto strana, lui la convince a sottoporsi ad una seduta di ipnosi (pratica in cui è specializzato) per aiutarla a superare i traumi che si porta dentro, e Jess si risveglia dopo più di un'ora, senza ricordarsi assolutamente nulla di quel che è accaduto. Da quel momento comincia a fare strani sogni, tutti con protagonista il dottor Meade e, dopo un casuale incontro con lui, l'impensabile accade: la donna precipita in una sorta di trance, risvegliandosi tempo dopo a casa sua, con il suo ex marito moribondo per una reazione avversa ad un piatto da lei preparato. L'uomo è infatti estremamente allergico al sesamo, e lei è sempre stata molto attenta a quello che mangiava: come è possibile che non si sia accorta che nei piatti che ha preparato ci fosse un ingrediente per lui mortale e, soprattutto, perché non si ricorda nulla? Come è facile sospettare, il Dr. Meade potrebbe avere qualcosa a che fare con quel che è successo, ma quali sono i suoi piani per Jess? E cosa li lega con quanto accaduto alla donna morta nell'ascensore (con cui Jess, per altro, condivide un'evidente somiglianza fisica)?
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Una storia non particolarmente originale
Come vi anticipavamo, Hypnotic - per quanto parta da premesse interessanti - non riesce mai a colpire veramente lo spettatore, e questo dipende dal fatto che gran parte delle svolte narrative, dei colpi di scena, siano assolutamente prevedibili. Fin dall'inizio è possibile intuire le strade che prenderà la narrazione, la sceneggiatura procede infatti su binari già visti. I personaggi, tanto quelli principali che quelli secondari, non risultano particolarmente approfonditi, e forse il tutto sarebbe risultato più coinvolgente se si fosse cercata una maggiore caratterizzazione. Detto questo, comunque, non possiamo che ribadire come Kate Siegel nel ruolo della protagonista sia capace di catturare lo spettatore, facendo sì che possa empatizzare con un personaggio al tempo stesso fragile e forte, caratteristica che condividono molti dei ruoli portati sullo schermo dall'attrice (da quello ne Hush - il terrore del silenzio, a Hill House e Midnight Mass). Jason O'Mara, invece, per quanto in certi momenti risulti genuinamente terrificante, in altri finisce per scadere nel caricaturale, con un interpretazione che non riesce mai a convincerci del tutto.
Conclusioni
Concludiamo questa recensione di Hypnotic sottolineando come si tratti di un film che parte da delle premesse interessanti ma che si sviluppa su strade non particolarmente originali e senza dubbio prevedibili. Kate Siegel, nel ruolo della protagonista, è però capace di trascinarci nella storia e di rendere più piacevole l’esperienza di visione.
Perché ci piace
- Le premesse di questa storia sono interessanti.
- Kate Siegel con la sua interpretazione cattura e coinvolge…
Cosa non va
- ..il villain di Jason O’Mara però non coinvince.
- I personaggi avrebbero meritato un maggiore approfondimento.
- La storia risulta prevedibile e povera di colpi di scena.