"Panem et circenses". Ovvero pane e gladiatori. Era questo il modo in cui i governi dell'antica Roma tenevano in scacco il popolo, dandogli da mangiare e degli svaghi. Panem è il luogo immaginario in cui è ambientata la saga di Hunger Games, tratta dai fortunati libri di Suzanne Collins. Una saga che ritorna al cinema con il prequel di quel racconto, Hunger Games - La ballata dell'usignolo e del serpente, in sala dal 15 novembre. È allora il momento giusto per recuperare tutti i film della saga di Hunger Games in streaming su Infinity+.
È il momento di tornare a Panem, cioè in quella che, in un futuro non troppo lontano, è diventata l'America. Un paese che, dopo una guerra intestina, è diviso in distretti, separati tra loro e uniti sotto la tirannia della capitale Capitol City. I circenses sono i tributi che ogni anno i distretti devono donare alla capitale, dei moderni gladiatori che si scannano in un gioco violento in nome della pace. Hunger Games è la storia di Katniss Everdeen (Jennifer Lawrence) l'eroina che, con una freccia, scardina e mette a nudo il sistema, ne ha rivela l'ipocrisia. E diventa un simbolo, la ghiandaia imitatrice, che può spingere in tanti a ribellarsi.
1. Hunger Games è una delle migliori storie distopiche degli ultimi anni
La saga di Hunger Games è arrivata al cinema come un fulmine a ciel sereno nel 2012, con il film Hunger Games, che ha dato il via a una serie di 4 film (Hunger Games: la ragazza di fuoco, Hunger Games: Il Canto della Rivolta - Parte 1 e Hunger Games: Il canto della rivolta - Parte 2). La saga, in quegli anni, aveva sostituito quelle di Harry Potter e Twilight nel cuore dei teenager. Ma non si tratta solamente di una saga teen, o young adult: in comune con le altre ha l'età dei protagonisti, adolescenti, in cui i giovani si possono identificare. Quella di Hunger Games è una delle migliori storie distopiche che si siano viste negli ultimi anni, e - a suo modo - riprende molti dei messaggi di 1984 di Orwell. Siamo in un futuro non troppo lontano, e il Nord America è diventato una nazione in cui la capitale è ricchissima e il resto del territorio, diviso in 12 distretti, è poverissimo. Una metafora delle grandi disparità del mondo di oggi. Hunger Games mette in scena un futuro incerto in cui i giovani sono costretti a combattere per sopravvivere, la televisione sostituisce la guerra e ha il compito di distrarre la gente dai problemi reali. Come si vede i temi della saga erano attuali dieci anni fa, e lo sono ancora oggi. E sono molto seri.
Perché Hunger Games è il miglior Young Adult del decennio
2. Le questioni chiave di oggi: l'immagine, la comunicazione, i media
"Divide et impera". Dividi e comanda. Capitol City si regola secondo un altro caposaldo dell'impero romano: quello di tenere scollegati tra loro i distretti per governarli meglio. La saga di Hunger Games mescola sapientemente alcuni tratti del dominio dell'Impero Romano ad alcuni degli elementi più inquietanti del secolo scorso, come i totalitarismi. E li lega alle questioni chiave del mondo di oggi: l'immagine, la comunicazione, il sistema mediatico. Questo accade sia da un lato, quello del regime e della sua propaganda, e anche dall'altro, quello della resistenza, in cui c'è un personaggio, come Katniss, che è un simbolo della rivoluzione, e come tale deve anche curare la sua immagine. Come avrete capito, la differenza con altre saghe young adult del cinema - da Twilight, arrivata prima, alle varie Divergent e Maze Runner, che hanno provato a replicarne il successo - è proprio la sua universalità e la sua maturità. Non sono solo film per ragazzi: anche gli adulti ci trovano molte cose interessanti.
3. Una grande attrice protagonista: Jennifer Lawrence
Se la saga di H_unger Games_ ha fatto breccia nei cuori del pubblico è anche perché ha trovato una grande attrice protagonista, credibile, carismatica, eppure anche molto semplice e comune, in grado di far identificare il pubblico. È Jennifer Lawrence, un'attrice intensa, che lungo i quattro film della saga è cresciuta e maturata proprio come la sua Katniss nel corso della storia. Con Hunger Games Jennifer Lawrence è diventata l'eroina d'azione per eccellenza. Non una nuova Angelina Jolie o Milla Jovovich, che avevano caratterizzato il decennio precedente, fredde replicanti in pixel uscite da videogame. Ma una leader carismatica, un'eroina tormentata e passionale, una donna artefice del suo destino, una che non si piega. Per prepararsi al ruolo, Jennifer Lawrence ha preso lezioni di tiro con l'arco da Khatuna Lorig, che è stata medaglia di bronzo alla Olimpiadi di Barcellona nel 1992. Proprio all'abilità con l'arco fa riferimento il nome Katniss, che significa "erba saetta".
Hunger Games: 5 cose che (forse) non sapete sulla saga con Jennifer Lawrence
4. Grandi attori: Donald Sutherland, Julianne Moore, Philip Seymour Hoffman
Ma la saga di Hunger Games si basa su grandissimi attori: dal Presidente Snow di Donald Sutherland, alla fiera e ambigua Presidente del Distretto 13 Alma Coin di Julianne Moore. E poi il compianto Philip Seymour Hoffman. Gli ultimi due film della saga sono stati l'ultima volta che abbiamo visto Philip Seymour Hoffman sul grande schermo. L'attore, che è lo stratega Plutarch Heavensbee, è morto il 12 febbraio 2014 a New York. Al momento della sua morte, alcune delle scene previste per l'attore in Hunger Games: Il canto della rivolta - Parte 2 non erano state ancora girate. Inizialmente era stato detto che il corpo e il volto dell'attore sarebbero stati ricostruiti al computer. Ma il regista Francis Lawrence non aveva intenzione di falsare le scene del grande attore. Così ha deciso di riscrivere parte della sceneggiatura, affidando alcune delle sue battute ad altri personaggi.
5. Gli Hunger Games sono una metafora delle condizioni dei giovani d'oggi
Loretta Napoleoni ha scritto che gli Hunger Games sono una metafora delle condizioni dei giovani d'oggi, precari e indifesi, messi l'un contro l'altro armati in un'arena come quella dell'economia e del mondo del lavoro, senza un futuro assicurato, e senza solidarietà reciproca. È per questo che i ragazzi sono andati in massa a vedere quei film perché trovavano in Katniss, Peeta e Gale dei modelli in cui riconoscersi, dei giovani che riescono, a fatica e contro tutti a trovare il proprio posto nel mondo. La saga di Hunger Games ha fatto epoca. In Thailandia è stato usato il saluto della Ghiandaia Imitatrice, cioè Katniss, per protestare contro il colpo di stato militare: braccio alzato e tre dita della mano unite. Ma, come vi abbiamo detto subito, quei ragazzi in tutto il mondo stanno guardando i film di Hunger Games, in qualche modo stanno leggendo 1984 di Orwell. E, allora, dopo aver rivisto i film in streaming, dopo aver visto il prequel al cinema, quel libro potrebbero andrebbero a leggerselo.