Un kolossal western, al giorno d'oggi, non è forse uno dei prodotti più appetibili sul piano commerciale. Se poi il film dura oltre tre ore ed è solo il primo capitolo di un progetto che ne prevede ben quattro (è pronto solo il secondo, che si è visto per ora solamente a Venezia), allora si può capire come i risultati al botteghino di Horizon: An American Saga - Capitolo 1 non siano stati proprio positivi.
Ma l'ambizioso progetto voluto fortemente da Kevin Costner per raccontare l'espansione, la conquista e l'insediamento nell'ovest americano prima e dopo la Guerra Civile, ha numerosi punti a favore. Certo, in questi tempi in cui tutto è veloce e immediato, bisogna accettare di accompagnare il lungo respiro di un'opera che ripercorre il mito, ma anche i molti risvolti controversi, del secondo Ottocento americano. Ecco perché cercheremo di convincervi che l'uscita homevideo è un'occasione preziosissima che riscoprire il primo capitolo della saga.
Il blu-ray, un kolossal di tre ore e la comodità della visione casalinga
La pubblicazione in homevideo, in particolare l'uscita in blu-ray targata Warner che abbiamo potuto apprezzare, consente innanzitutto una fruizione più comoda del film di Kevin Costner. Se oltre tre ore al cinema possono spaventare, tutto risulta molto più accessibile se si può vedere Horizon: An American Saga - Capitolo 1 sul divano. Anzi, è probabilmente il modo migliore per godere al massimo di un'opera che si prende giustamente i suoi tempi, e che per certi aspetti dovrebbe funzionare meglio alla televisione, e quindi nella visione casalinga, piuttosto che al cinema. Soprattutto perché al valido valore artistico del film si aggiunge l'ottima qualità tecnica del prodotto Warner, impeccabile o quasi sul piano video e audio, anche se purtroppo completamente privo di extra.
Un video di qualità per i grandi spazi tipici del western
Il blu-ray di Horizon: An American Saga - Chapter 1 presenta un video di ottima qualità, con solo qualche leggera incertezza. Innanzitutto va sottolineato che nonostante le oltre tre ore di durata, l'assenza di extra ha permesso di gestire ottimamente la compressione: qualche lievissimo cenno di posterizzazione e di blocking, sarà notato solo su grandi schermi e sono difetti praticamente fisiologici per un blu-ray, che non può avere la solidità del 4K. Il dettaglio è eccellente su tutti gli elementi del piano ed è capace di catturare rughe ed espressioni sui primi piani, ma anche i particolari degli abiti e delle armi dei personaggi. Ma il video sfodera solidità e una bella sensazione di profondità soprattutto nelle tante panoramiche dei luoghi del selvaggio west.
I grandi spazi tipici del western e i luoghi costruiti con grande cura, vengono esaltati anche da un reparto cromatico brillante, attento ai riflessi della luce e ai tramonti del sole, che mostra qualche lieve flessione solo nelle scene poco illuminate, tipo quelle notturne o dove c'è solamente fuoco a fare luce nei dintorni. È ovvio che in questi casi più critici solo l'HDR del 4K UHD (comunque disponibile in commercio) può dare la giusta intensità dei colori, oltre a una maggiore precisione nelle sfumature e una più raffinata gestione delle luci.
Horizon: An American Saga: la storia di un kolossal non compreso
Audio italiano buono, ma il Dolby Atmos inglese è uno spettacolo
Per quanto concerne l'audio, per la traccia italiana purtroppo dobbiamo fermarci al Dolby Digital 5.1, una traccia sicuramente di buona qualità, con una soddisfacente dinamica, un'efficace spazialità che denota grande precisione nei rumori di ambienza e un ottimo coinvolgimento nei momenti dove spicca l'epica colonna sonora, anche se la potenza è un po' limitata. Da rilevare che i dialoghi sembrano un po' bassi rispetto agli effetti sonori.
Però il Dolby Atmos inglese è di ben altra pasta, con gli ampi spazi del film che sembrano ancora più grandi e profondi, potendo contare non solo su un uso molto efficace dei canali surround, ma anche su un perfetto sfruttamento della verticalità. Più corposi e decisi anche i dialoghi, ma è nei momenti più movimentati e di maggior tensione che la traccia dà il suo meglio, con un coinvolgimento preciso e suggestivo. Come già accennato, non ci sono invece contenuti speciali.