Quasi nove anni fa esordiva sugli schermi televisivi americani Heroes, ambizioso serial di fantascienza di chiara ispirazione fumettistica (i rimandi alla Marvel, e agli X-Men in particolare, sono molteplici, ivi compreso un cameo di Stan Lee).
Una serie intelligente ed appassionante che, insieme a Lost e 24, confermava l'appetito del pubblico per una narrazione più seriale anche sui network tradizionali (la creatura di Tim Kring rese particolarmente esplicita la sua natura aperta chiamando ogni episodio un "capitolo" e suddividendo le varie stagioni in "volumi"), ma che dimostrò anche quanto un'idea di base molto forte potesse finire per essere sviluppata in modo insoddisfacente.
Sono infatti pochi a pensare che Heroes sia rimasto all'altezza delle aspettative dopo la prima stagione: le ultime tre annate, di cui una ridotta a soli undici episodi per via dello sciopero degli sceneggiatori che ebbe luogo alla fine del 2007, sono un susseguirsi di sviluppi non sempre riusciti e personaggi la cui caratterizzazione a tratti sfiora l'arbitrarietà. Eppure la serie continua ad appassionare una nutrita schiera di fan, tant'è che dal 24 settembre andrà in onda negli USA la miniserie Heroes Reborn, descritta da Kring come una vera e propria nuova stagione, che terrà conto del tempo trascorso dalla messa in onda del finale del prototipo, trasmesso da NBC nel febbraio del 2010 (la recente web serie Heroes: Dark Matter funge da preludio a Reborn, spiegando in parte cos'è accaduto negli ultimi cinque anni).
Ragion per cui riteniamo opportuno rinfrescarci la memoria con una piccola classifica dei personaggi migliori della serie originale, alcuni dei quali ritorneranno in Reborn (per queste informazioni ci basiamo su quanto è stato dichiarato ufficialmente ad oggi).
10. Isaac Mendez
Partiamo con un personaggio che è abbastanza facile dimenticare, dato che uscì di scena al termine della prima stagione, ma che in realtà è fondamentale per gran parte dell'andamento narrativo della serie, nonché legato ad uno degli elementi più apertamente fumettistici di Heroes.
Parliamo di Isaac Mendez (Santiago Cabrera), detto anche "Mr. Isaac", un artista tossicodipendente i cui poteri profetici lo portano a rappresentare graficamente il futuro sotto forma di quadri e/o fumetti. Inizialmente incapace di usare le sue abilità senza consumare eroina, Isaac riuscì infine a fare un uso più mirato dei suoi poteri, ma ciò non fu abbastanza per salvarlo dalla furia omicida di Sylar, che lo uccise per impossessarsi delle sue capacità. Da notare che i quadri di Isaac, un elemento ricorrente di massima importanza nel primo ciclo di episodi, sono realizzati dall'artista Tim Sale, celebre per le sue collaborazioni fumettistiche - Daredevil: Yellow, Superman For All Seasons - con lo sceneggiatore Jeph Loeb, uno dei produttori esecutivi del serial fino alla conclusione del terzo volume.
Lo rivedremo? No. Isaac è morto e sepolto, e a differenza di altri eroi defunti non è più riapparso. Almeno per ora...
Potere speciale: Capacità precognitive.
9. Matt Parkman
Interpretato da Greg Grunberg, attore-feticcio di J.J. Abrams, Matt è un poliziotto di New York dotato di poteri telepatici. Inizialmente capace solo di leggere i pensieri altrui, nel corso della serie impara anche a manipolare le menti degli altri e prevedere il futuro. Una parte significativa del suo arco narrativo è legata alla famiglia: da un lato la moglie Janice, la cui infedeltà è una delle prime cose che Matt scopre grazie ai suoi poteri; dall'altro suo padre Maury, uno degli antagonisti della serie, talmente potente da essere in grado di intrappolare le persone all'interno dei loro incubi (una capacità che lo stesso Matt usa nella quarta stagione per sconfiggere - ma solo temporaneamente - Sylar).
Lo rivedremo? Sì. Parkman apparirà come guest star in Reborn.
Potere speciale: Telepatia.
8. Daniel Linderman
Per gran parte della prima stagione, il nome di Linderman sembrava celare una sorta di minaccia, quasi come se fosse il Big Bad di turno. Quando infine l'abbiamo visto, con il volto di Malcolm McDowell, ci siamo trovati di fronte ad un uomo non proprio onesto (Linderman era legato alla criminalità organizzata), ma comunque molto meno "cattivo" di quanto ci avevano detto. Capace di curare ferite e malattie, inclusi i ricordi danneggiati dall'uso scorretto della telepatia, Linderman crede nella superiorità genetica degli esseri dotati di poteri, ma a differenza del suo mentore Adam Monroe non è del tutto convinto della necessità di sterminarli. Ucciso alla fine del primo volume, riappare brevemente come allucinazione nel terzo.
Lo rivedremo? No. Nonostante le sue apparizioni dall'oltretomba, Linderman non fa parte dei personaggi (ufficialmente) confermati per una comparsata in Reborn.
Potere speciale: Capacità taumaturgiche.
7. L'Haitiano
Taciturno e misterioso, il personaggio interpretato da Jimmy Jean-Louis deve la sua popolarità soprattutto ai suoi poteri: è in grado di cancellare i ricordi delle persone e, qualora avesse a che fare con individui dotati di superpoteri, sopprimere le loro abilità quando essi si trovano a distanza ravvicinata (ragion per cui lavora principalmente per la Compagnia, il cui obiettivo è tenere sotto controllo le persone con poteri). Anche lui, come molti dei personaggi della serie, ha un parente poco raccomandabile: suo fratello, noto come Baron Samedi, la cui caratteristica speciale è una pelle impenetrabile.
Lo rivedremo? Sì. La partecipazione di Jean-Louis è stata confermata lo scorso aprile.
Potere speciale: Rimozione di poteri e ricordi altrui.
6. Claire Bennet
"Save the cheerleader, save the world", recitava lo slogan più popolare legato alla serie, basato su una battuta detta da Hiro Nakamura. Si riferiva a Claire (Hayden Panettiere), i cui poteri rigeneranti, simili a quelli del mutante Marvel Wolverine, la rendevano uno dei bersagli favoriti di Sylar. La vediamo per la prima volta nel pilot, dove viene filmata mentre tenta per l'ennesima volta di farsi del male o addirittura suicidarsi per mettere alla prova le proprie capacità, ed è così che si chiude la serie originale, con Claire che svela al mondo l'esistenza degli "eroi". Una scelta logica, dato che una delle storylines principali era stato il tentativo da parte della ragazza di avere una vita normale.
La rivedremo? No. Per quanto possa essere sorprendente, Tim Kring ha affermato in un'intervista che Claire è morta ad un certo punto durante i cinque anni che separano Heroes e Reborn.
Potere speciale: Guarigione da qualsiasi ferita/mutilazione o malattia.
5. Peter Petrelli
Tra i protagonisti più "umani" della serie, Peter, interpretato da Milo Ventimiglia, aveva sempre a cuore il bene degli altri, ed è per questo motivo che, quando lo incontriamo per la prima volta, è un infermiere e non, come vorrebbe la tradizione familiare, un avvocato. Per via dei suoi poteri in apparenza illimitati (può copiare le abilità di chiunque), Peter è uno dei personaggi più maltrattati dagli sceneggiatori, che nel corso degli anni hanno inventato vari stratagemmi per assicurarsi che non fosse troppo potente. Un destino toccato anche ad altri personaggi, come si può leggere altrove in questa classifica...
Lo rivedremo? No. Ventimiglia non fa parte del cast ufficiale della nuova serie.
Potere speciale: Replicazione delle abilità degli altri.
4. Angela Petrelli
Madre di Peter e Nathan (il quale è in grado di volare), nonna di Claire Bennet e moglie del mefistofelico Arthur (uno dei cattivi della terza stagione), Angela (Cristine Rose) è un personaggio tuttora avvolto nel mistero, poiché ancora non sappiamo esattamente di chi avesse veramente a cuore gli interessi, essendo sia uno dei fondatori della Compagnia ma anche fermamente opposta a molte delle loro pratiche. Fu necessario aspettare la terza annata persino per scoprire che anche lei, come il marito e i figli, era speciale: può vedere il futuro attraverso i sogni, ed è parzialmente immune alla telepatia. Hero o villain, poco importa: la cosa più vantaggiosa è stare dalla sua parte.
La rivedremo? Sì. In un modo o nell'altro, la strada di Angela incrocerà quella dei nuovi personaggi.
Potere speciale: Sogni premonitori.
3. Sylar
Gabriel Gray, detto Sylar, è un'altra presenza che si fece notare fin da subito, pur non avendo un volto durante le sue prime apparizioni: prima che venisse scritturato Zachary Quinto, il feroce serial killer, che uccide le persone per sottrargli i poteri (la sua capacità originaria è riuscire a capire intuitivamente cosa fa funzionare gli oggetti), era interpretato da vari stuntmen, e nel secondo episodio, dove lo sentiamo e basta, aveva la voce di Maurice LaMarche. Dato per morto alla fine della prima stagione, Sylar è sempre tornato a fare danni in vari modi, anche se al termine della serie sembrava essersi avviato verso la redenzione. Ma sarà rimasto sulla retta via?
Lo rivedremo? No. Presumibilmente per via di altri impegni, Quinto non è (ufficialmente) uno dei veterani che torneranno in Reborn.
Potere speciale: Comprensione innata degli schemi all'interno di sistemi complessi.
2. Noah Bennet
Noto ai fan come HRG (Horn-Rimmed Glasses, riferito ai suoi occhiali), Noah Bennet ha conquistato subito il pubblico con il suo comportamento ambiguo: al servizio della Compagnia, ma per nulla ostile alle persone "super", in quanto padre adottivo di Claire Bennet. Per quattro anni era legittimo dubitare delle vere lealtà di HRG, grazie all'interpretazione carismatica di Jack Coleman, uno dei pochi "umani" a fare parte del cast fisso. Forse per questo non dovrebbe sorprendere più di tanto il fatto che sarà l'unico interprete della serie originale a figurare tra i protagonisti di Reborn (gli altri, stando alle informazioni ufficiali, saranno solo guest star).
Lo rivedremo? Sì. Coleman è l'unico interprete della serie originale a far parte del cast fisso di Reborn.
Potere speciale: Nessuno. Noah Bennet è completamente umano.
1. Hiro Nakamura
Come Peter Petrelli (e, per certi versi, Sylar), fu trattato molto male dagli autori della serie, che per diminuirne l'onnipotenza arrivarono persino a dargli un tumore al cervello, nel volume conclusivo. Ma neanche quello poté scalfire l'appeal indistruttibile dell'eroe nipponico, interpretato con entusiasmo e sincerità da Masi Oka. Dotato di teletrasporto e capace di viaggiare nel tempo, Hiro era l'alter ego del pubblico: un fan sfegatato di supereroi che reagisce con gioia quando scopre di essere anche lui un "super". Impossibile dimenticare la fine del pilot, quando il giovane nerd, finito a Times Square in seguito all'uso del suo potere, esclama "Yatta!" (fu lo stesso Oka a convincere Kring ad usare quella parola al posto del più prevedibile "Banzai!"). Quando tornerà, speriamo che sia la versione allegra e spensierata, non quella più dark proveniente da un futuro alternativo (anche se è a lui che dobbiamo la frase sulla cheerleader).
Lo rivedremo? Sì. Dopo Coleman, Oka è stato il secondo veterano confermato per la nuova serie.
Potere speciale: Teletrasporto, viaggio nel tempo.