Si può davvero passare dal salotto di casa alle piste da crosa? Gran Turismo - La storia di un sogno impossibile racconta la storia vera di Jann Mardenborough, ragazzo appassionato di motori che, grazie alla sua abilità di videogiocatore, è riuscito a diventare un pilota professionista. Risultato il migliore tra i migliori partecipanti alla GT Academy, è infatti entrato nella team Nissan. Alla sua vita è dedicato il film di Neill Blomkamp, dal 20 settembre nelle sale italiane.
Dopo aver esplorato la fantascienza in District 9 (recensione), Elysium e Humandroid, il regista sudafricano si mette alla prova con un genere completamente diverso: il film sportivo. Sì perché Gran Turismo - La storia di un sogno mette in scena diverse corse automobilistiche e tutto ciò che c'è dietro.
In Gran Turismo - La storia di un sogno impossibile i punti di contatto con la vita reale non si limitano al fatto che si sta raccontando la vicenda personale di Jann Mardenborough: a interpretare infatti la madre del protagonista è Geri Halliwell, sì, Ginger Spice, sposata con Christian Horner, direttore sportivo del team di Formula 1 Red Bull Racing, e che quindi non è estranea a questo mondo. Abbiamo incontrato il regista Neill Blomkamp e Geri Halliwell al Festival di Cannes 2023. Ecco cosa ci hanno detto.
Gran Turismo: intervista a Geri Halliwell e Neill Blomkamp
Gran Turismo - La storia di un sogno impossibile, la recensione: Neill Blomkamp ci porta in pista
Gran Turismo: sognare in grande si può
La storia di Jann Mardenborough, e quindi quella del film Gran Turismo, ha dato la scusa a tantissimi ragazzini, che si sentono dire dalle mamme che stanno perdendo tempo con i videogiochi, di continuare a giocare. Lo conferma il regista: "È vero! Oltre agli esport, come Gran Turismo, ci sono sempre più casi di videogiocatori professionisti di esport. Come chi gioca a World of Warcraft. Ci sono persone che fanno una fortuna giocando. È assolutamente possibile".
Gran Turismo: La storia di un sogno impossibile, Orlando Bloom: "Sognate in grande!"
Da madre, Geri Halliwell dice: "Funziona in entrambi i casi: ci sono anche piloti professionisti che giocano agli esport. Da mamma direi che va tutto bene, basta la moderazione. Ogni tanto bisogna anche andare fuori a prendere un po' di aria fresca. Si può fare entrambe le cose, no?"
Quando chiediamo invece come si faccia sognare in grande, Blomkamp è meno incoraggiante: "Non è per tutti. Credo che certe persone non possano. Anche io, mentre giravo questo film, mi dicevo: forse dovrei andare a casa! A volte è troppo: vorrei solo andare a prendere un caffè da Starbucks. Non lo consiglio a tutti".
Da Ted Lasso a The Bear: non è un paese per eroi
Geri Halliwell invece ci crede: "Non c'è niente di male ad avere un sogno: tutti abbiamo dei dubbi e abbiamo paura. È a quel punto che arriva il coraggio. Devi circondarti di persone che ti incoraggiano. Quando finisci il coraggio sono loro a dirti dai, puoi farcela. Aiuta. Succede anche a Jann in questo film: ha dei buoni amici che lo supportano. Tutti dubitiamo di noi stessi: è umano. Anche lui ha degli amici! Sono sicura che qualcuno ti dica: credo in te".
Gran Turismo: la corsa come metafora della vita
Così come un incontro di boxe, anche una corsa in pista al cinema (e non solo) diventa metafora della vita. A che punto della loro gara sono Geri Halliwell e Neill Blomlamp? "Penso di essere nella fase in cui perdo il controllo! Quel momento in cui la macchina sta per deragliare e prendere fuoco!" ci ha detto il regista. Più positiva la cantante: " È una domanda profonda! Vedi Ted Lasso? Lui dice che il calcio è la vita. Penso che tutti gli sport parlino della vita. Ci insegnano a resistere, non arrenderci. Fa tutto parte del gioco: fallire e vincere. Sento di avere una macchina nuova di zecca e di mangiare la strada: è così che mi sento. C'è una grande strada davanti a me. Potrebbe essere come quella di Thelma e Louise e magari sto per finire di sotto, ma chi se ne importa".