Il plot
Un milionario fraudolento, Ronald Danzer, al centro di un enorme scandalo finanziario, viene aggredito da un individuo che lo lega ad un gigantesco pallone all'elio, dal quale viene trasportato in cielo; la stessa sorte capita, poco dopo, a un tenente corrotto del dipartimento di polizia di Gotham, Bill Cranston. Questo misterioso vigilante viene soprannominato dalla stampa Balloonman e si attira le simpatie dei cittadini di Gotham City. Nel frattempo Oswald Cobblepot torna in città e inizia a lavorare come sguattero nel ristorante di proprietà del boss mafioso Sal Maroni, rivale di Carmine Falcone.
Jim Gordon, intanto, si lascia sfuggire Selina Kyla ed è messo sotto pressione dalle domande della detective Renee Montoya, che lo accusa di aver ucciso Cobblepot; l'ostilità di Renee deriva anche dalla sua gelosia nei confronti di Gordon, dato che la donna era stata l'amante di Barbara Kean. Impegnato ad indagare insieme ad Harvey Bullock per scoprire l'identità di Balloonman, Jim riesce a risalire a un uomo di nome Davis Lamond, che si nasconde nel vecchio orfanotrofio abbandonato della città. In seguito a una colluttazione, Harvey lega Lamond al quarto e ultimo pallone, ma Jim si aggrappa al corpo del vigilante e costringe il suo collega a sparare al pallone.
Commento all'episodio
The Balloonman, il cui titolo - l'uomo dei palloni - è riferito al nuovo nemico affrontato da Jim Gordon e Harvey Bullock, è un episodio che sconta inevitabilmente i limiti di un "caso della settimana" piuttosto fiacco e privo di suspense. Il Balloonman, che introduce all'interno dell'universo di Gotham l'idea di un vigilante dall'identità segreta impegnato a contrastare la corruzione, purtroppo non è un villain neppure lontanamente all'altezza di quanto ci si potrebbe aspettare da una serie ambientata a Gotham City, a prescindere dal carattere alquanto originale (ma, ammettiamolo, anche un po' bislacco e involontariamente ridicolo) delle sue "punizioni" nei confronti delle vittime designate, selezionate un po' a caso all'interno di istituzioni e classi dirigenti che si rivelano marce fin dalle fondamenta.
È proprio tale marciume ad ossessionare Jim Gordon, giovane detective integerrimo (interpretato da Ben McKenzie) in un microcosmo dominato dalla criminalità e dal compromesso. L'angoscia di Gordon al cospetto di una "città malata", di un Male quasi endemico alla società, è l'unico fulcro drammatico di un episodio ancora troppo legato alle convenzioni di un buddy movie di genere poliziesco ma senza alcuna reale tensione, con la "strana coppia" Gordon / Bullock che a tratti pare presa in prestito da una sit-com. Insomma, il fascino oscuro legato a Batman e al suo mondo depravato per ora è solo un pallido ricordo...
I villain di Gotham
Allo scarso mordente di The Balloonman contribuisce anche il fatto che i principali villain della serie continuino a restarsene in disparte, senza interferire minimamente con il plot principale. Nel corso della puntata viene rimarcata la rivalità fra i due boss concorrenti, Carmine Falcone e Sal Maroni, e si fa un vago accenno ad Arkham Asylum, ma nulla che possa restituire ai fan di Batman le suggestioni di uno scenario sinistro che, al contrario, in Gotham sembra addirittura rovesciato in una grottesca parodia.
What's next
L'improvvisa comparsa di Oswald Cobblepot sulla soglia della casa di Jim Gordon, nell'ultima sequenza dell'episodio, rappresenta un elemento di potenziale pericolo per il giovane detective, che aveva finto di giustiziarlo per sottostare agli ordini di Falcone. Il futuro Pinguino si conferma come la "scheggia impazzita" che potrebbe influire in misura determinante sull'imminente guerra interna al crimine organizzato di Gotham City.
Conclusioni
The Balloonman è un episodio che manca di tensione senza ottenere un reale coinvolgimento, accentuando purtroppo i difetti di un prodotto come Gotham, che si sta rivelando decisamente esile nella costruzione narrativa e nel disegno dei personaggi. La serie della Fox fatica a prendere quota, a dispetto delle attese da parte dei numerosissimi fan di Batman, e sembra non aver ancora trovato la chiave giusta per impostare un racconto in grado di rivelarsi davvero appassionante e gravido di stimoli.
Movieplayer.it
2.5/5