Per il suo nuovo film Francesca Archibugi ha deciso di partire da Gli sdraiati di Michele Serra, un bestseller che ha avvicinato il giornalista satirico a tante famiglie che non riescono a relazionarsi facilmente con i propri figli adolescenti. Ma lei frena: "Ci tengo a precisare che le storie sono pezzi unici e non rappresentazioni universali. Questo film racconta la relazione di Giorgio (Claudio Bisio) e di Tito (Gaddo Bacchini). Non c'è alcun intento sociologico".
Se il libro ha la forma di una lunga lettera di un padre all'indirizzo di un figlio, il film dell'Archibugi è stato arricchito in fase di sceneggiatura dalla presenza di tanti personaggi di contorno. Uno di questi è quello di Rosalba Bendidio, interpretata da Antonia Truppo, attrice vincitrice del David di Donatello come attrice non protagonista di Lo chiamavano Jeeg Robot. "Rosalba è l'espediente che Francesca ha trovato per far sì che Giorgio si confronti con un passato. Il libro raccontava un sentimento astratto ma non presentava immagini concrete. Il cinema ha un linguaggio diverso", afferma l'attrice napoletana.
Leggi anche: Gli sdraiati: un padre, un figlio, poche emozioni
Francesca Archibugi torna nelle sale il 23 novembre con Gli sdraiati in seguito all'insuccesso de Il nome del figlio, remake del film francese Cena tra amici. A molti la sua versione della pièce teatrale Le Prénom è sembrata priva di spunti e fin troppo aderente alla sceneggiatura del film diretto da Alexandre de La Patellière e Matthieu Delaporte.
Leggi anche: Francesca Archibugi gira Romanzo famigliare: "Le serie tv? In Italia siamo indietro"
Il cinema italiano trema
Gli sdraiati è un film che si rivolge a genitori e figli. In questo momento non potevamo esimerci dal chiedere alla regista Francesca Archibugi una sua opinione su quanto sta accadendo nel mondo del cinema italiano in seguito alle accuse di molestie rivolte ai registi Giuseppe Tornatore e Fausto Brizzi. Guardate cosa ci ha risposto, un po' piccata.