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A Venezia 76 lo abbiamo amato nel ruolo di Vincent, ragazzo affetto da autismo, nel film di Gabriele Salvatores Tutto il mio folle amore, ispirato alla vera storia di Andrea e Franco Antonello, raccontata nel romanzo Se ti abbraccio non aver paura di Fulvio Ervas: Giulio Pranno è un talento da tenere d'occhio e non è un caso che alle Giornate Professionali di Cinema abbia ottenuto il premio ANEC "Claudio Zanchi".
Eppure era stato scartato alle selezioni del Centro Sperimentale di Cinematografia, anche se è stata la sua fortuna: Gabriele Salvatores ha infatti voluto vedere chi fosse l'ultimo degli scartati e ha trovato il suo protagonista. A Venezia ci aveva detto di voler lavorare a 360 gradi nel mondo del cinema, dalla sceneggiatura alla regia.
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A Sorrento abbiamo scoperto che ama anche disegnare storyboards e che sta prendendo lezioni canto e ballo. Sarebbe quindi disposto a sacrificare tutto per un ruolo, perfino i suoi bellissimi capelli? "Assolutamente!" ci ha detto ridendo Giulio Pranno, continuando: "Se ci fosse bisogno di tagliare i capelli non sarebbe un problema: mi piace trasformarmi, mi piacerebbe trasformarmi completamente, sono disposto a tutto. Ingrassare, dimagrire, tagliare i capelli, allungarli... Qualsiasi cosa. Come Christian Bale: nel cinema non è una cosa così assurda. Con la schiera di dietologi che segue gli attori non è una cosa così complicata. Un'interpretazione dipende da altro e mi concentrerei sopratutto su quello."