Gangs of London 3, la recensione: continua la guerra fra bande nel Gomorra all'inglese

Una partita di droga tagliata male è il (geniale ed inquietante) pretesto narrativo da cui parte la terza stagione della serie di Gareth Evans, con Ṣọpẹ́ Dìrísù e Joe Cole. Su Sky e NOW.

Un'immagine promozionale di Gangs of London 3.

Ha saputo continuare e addirittura migliorare i propri spunti Gangs of London, e non era per niente facile all'interno del genere mafia story familiare che sembra aver detto tutto quello che c'era da dire, proponendo sempre le stesse dinamiche, tra grande e piccolo schermo.

Gangs Of London Lucian Msamati Scena Terza Stagione Serie Tv Sky Now
Nessuno è al sicuro nella stagione 3

La seconda stagione aveva alzato il tiro facendoci capire che in quei personaggi non c'era empatia e nemmeno redenzione, addirittura nei legami di sangue, proprio come nella saga di George R.R. Martin. Arrivati al terzo ciclo di episodi, dal 18 aprile su Sky Atlantic e in streaming solo su NOW, Gareth Evans riesce a reinventare ancora una volta la saga dei Wallace prendendo spunto dalle dinamiche che ci hanno tenuto compagnia per anni in Gomorra - La Serie, in cui non c'era davvero speranza per nessuno.

Gangs of London 3: una serie che dà soddisfazione

Gangs Of London Joe Cole Scena Terza Stagione Serie Tv Sky Now
Cosa nasconde Sean?

La terza stagione della serie inglese Sky Original si apre con un escamotage narrativo brillante ma terrificante, perché potrebbe accadere davvero nella vita reale: una partita di cocaina tagliata male sta uccidendo centinaia di persone, e dà il via ad una guerra fra le gang della capitale inglese mai vista prima. Soprattutto perché tra le vittime ci saranno personaggi inaspettati, perché il traffico di Elliot (Ṣọpẹ́ Dìrísù), ex poliziotto sotto copertura passato dall'altra parte, viene minacciato ora che lavora per i Dumani (Lucian Msamati), perché Marianne (una temibile Michelle Fairley) sembra disinteressarsi della questione e perché Sean (Joe Cole), in prigione, potrebbe sapere chi è stato ad avvelenare la droga e perché.

Un mix esplosivo di generi

Gangs Of London Sope Dirisu Scena Terza Stagione Serie Tv Sky Now Qxgy3Za
Occhio a Elliot

Il serial diventa quindi non solo teatro delle più bieche azioni del genere umano in nome del denaro e del potere, ma riesce anche ad aggiungere una sorta di giallo al crime drama che ha sempre contraddistinto l'action thriller tra le strade di Londra. Le sequenze action, cruente e sanguinolente che non risparmiano momenti in cui si vorrebbe voltare lo sguardo dall'altra parte, sono coreografate alla perfezione, rimanendo il fiore all'occhiello della serie. I fan dello stile immediatamente riconoscibile di Gareth Evans troveranno pane per i propri denti e verranno risucchiati ancora una volta in quel mondo criminale da cui, una volta entrati, non è più possibile uscire.

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Un cast sempre più affiatato

Non sono solo la regia e il montaggio, la fotografia a la colonna sonora, che tengono sulle spine il pubblico in questi primi episodi, ma sono anche gli interpreti a tenere in piedi la scena in modo incredibile, quasi fossimo nel più truculento teatro inglese, mescolato alla tragedia greca. Non mancano new entry e guest star - tra queste Andrew Koji, Richard Dormer, Phil Daniels, Ruth Sheen, Mat Fraser - e ritorni - Narges Rashidi nei panni di Lale; ma citiamo soprattutto la sempre riconoscibile ** T'Nia Miller** che è il nuovo sindaco di Londra e che rivelerà un legame a sorpresa con quanto sta accadendo in città.

Gangs Of London Michelle Farley Scena Terza Stagione Serie Tv Sky Now
Michelle Fairley Regina del Male nella serie Sky Original

La corruzione politica, il sottobosco criminale che si insinua tra le maglie della legge: reduci da Daredevil: Rinascita, forse Gangs of London è il ritratto più onesto, brutale e sincero sulla delicata situazione politico-sociale di rapporto tra istituzioni e criminalità, non così distinte e agli antipodi come vorremmo e come dovrebbe essere.

Ragione, sentimento e criminalità

Gangs Of London Scena Terza Stagione Serie Tv Sky Now
Gangs of London. Un'inquietante scena della terza stagione.

Sentimenti ancestrali come la vendetta e il controllo sono il motore delle azioni dei protagonisti ancor più che nelle precedenti stagioni; Londra è come un palcoscenico sporco di sangue, Elliot è come un capocomico che cerca di trovare i suoi sei personaggi, mentre questi ultimi devono scovare l'autore della cocaina avvelenata e ritrovare quello della droga pura. Da questa guerra si potrà uscire solo come dal gioco del trono: vittoriosi o eliminati.

Conclusioni

La terza stagione di Gangs of London, almeno dai primi episodi visti, è un tripudio di tutti gli elementi che hanno fatto innamorare della creatura seriale di Gareth Evans, con un cast capitanato da Ṣọpẹ́ Dìrísù, Joe Cole e Michelle Farley in stato in grazia, new entry subito avvincenti come T'Nia Miller, una messa in scena teatrale nel senso migliore del termine e sequenze action come pochi altri prodotti. Cosa chiedere di più? Una quarta stagione, grazie.

Movieplayer.it
4.0/5
Voto medio
3.9/5

Perché ci piace

  • Il pretesto narrativo iniziale.
  • La guerra senza esclusione di colpi.
  • La messa in scena.
  • Le coreografie action.
  • Ṣọpẹ́ Dìrísù, Joe Cole e Michelle Farley: la loro chimica oramai è senza ritorno.
  • Il ritorno di Lale e l’arrivo del nuovo sindaco.

Cosa non va

  • Se non piace lo stile di Evans, questa stagione non vi farà cambiare idea.
  • Non ci sono personaggi positivi, non è quello l’intento dello show.