Con la coppia di episodi Garden of Bones e The Ghost Of Harrenhal, la seconda stagione de Il trono di spade giunge alla metà del cammino della sua seconda stagione, praticamente un incipit, se pensiamo a quanto dei romanzi di George R.R. Martin copre la porzione di storia vista fin qui. E per una serie che ha questa impostazione, ed uno sviluppo orizzontale di tale portata, non è mai facile giudicare i singoli episodi, come considerare un capitolo di un libro; nel caso specifico si tratta addirittura di porzioni di un insieme che a sua volta va a comporre un quadro più ampio e tuttora incompleto. Insomma, un'impresa non semplice per chi ne scrive e per chi lo scrive. Inevitabili le distanze che in più di un'occasione vengono prese rispetto al materiale originale, che presumibilmente non faranno che aumentare via via che ci si addentrerà nel complesso mondo dettagliato da Martin e nelle storie che vi sono ambientate.
Nonostante tali difficoltà, ci sentiamo di assegnare lo scettro di migliore della stagione al quarto episodio Garden of Bones. E non solo per lo sconvolgente sequenza finale del parto di Melisandre, che lascia letteralmente a bocca aperta, ma per il passo diverso rispetto ai suoi predecessori, per l'equilibrio e per la maturità di alcune scelte.
Non è l'unico nuovo personaggio che vediamo in azione. In The Ghost of Harrenhal hanno spazio sia Brienne che Jaqen H'ghar, la prima in fuga con Catelyn, alla quale offre i suoi sevigi; il secondo a tu per tu con Arya, in una sequenza che ancora una volta dimostra la bravura della giovanissima Maisie Williams. Come ricompensa per aver salvato la sua ed altre vite, l'uomo si offre di uccidere tre uomini per lei.
E' con la morte del primo dei bersagli di Arya, l'uomo che aveva visto esercitare le torture con sadica crudeltà, che si chiude il quinto episodio, segnando la prima metà di una stagione dal passo più rapido della precedente, inevitabilmente più introduttiva. La guerra per il dominio e per aggiudicarsi il trono appare sempre più vicina, ma, data l'impostazione della serie nel suo complesso, si preannuncia anche particolarmente cruenta.
Movieplayer.it
4.0/5