Forever: Commento all’episodio pilota

Al via in USA Forever, nuova serie poliziesca con sprazzi di fantastico creata da Matthew Miller e prodotta da ABC.

"Mi chiamo Henry Morgan. La mia vita è esattamente come la vostra. C'è solo una piccola differenza: non finisce mai." Questa frase, contenuta nei promo e nel pilot stesso, riassume idealmente lo status quo su cui si regge Forever, nuova serie poliziesca con sprazzi di fantastico creata da Matthew Miller (già sceneggiatore di vari episodi di Las Vegas e Chuck) e prodotta da ABC.

Dopo averlo proposto in anteprima il 26 agosto attraverso i propri servizi di streaming e video on demand, il canale di proprietà della Disney ha poi trasmesso ufficialmente il primo episodio il 22 settembre, prima di passare al palinsesto regolare con la seconda puntata, in onda il giorno dopo (Forever è quindi abbinato ad un altro telefilm di genere, Agents of S.H.I.E.L.D.).

La premessa

Forever: Ioan Gruffudd nella premiere della serie
Forever: Ioan Gruffudd nella premiere della serie

Henry Morgan lavora come medico legale a New York, e si serve delle autopsie per risolvere non solo vari casi in collaborazione con la polizia, ma anche il mistero più grande della sua vita. All'insaputa di tutti tranne il suo amico e confidente Abe, Henry è immortale: ogni volta che viene ucciso, si risveglia alcune ore dopo nell'acqua, nudo e privo di ricordi del tempo trascorso tra morte e resurrezione. Le sue esperienze gli hanno conferito, nel corso di un paio di secoli, notevoli capacità deduttive, che lo rendono un alleato utile per la poliziotta Jo Martinez. Ma dietro l'angolo si cela un altro mistero: quello dell'interlocutore telefonico che, per ragioni ancora non chiare, sembra conoscere il segreto di Henry...

Personaggi e cast

Il protagonista, l'inglese Henry Morgan, ha il volto dell'attore gallese Ioan Gruffudd, noto per King Arthur e I fantastici quattro e da alcuni anni attivo in televisione, essendo stato uno degli interpreti principali dello sfortunato Ringer e poi guest star in Castle e Glee. A vestire i panni di Jo Martinez è Alana de la Garza, veterana dei vari Law & Order, mentre gli altri poliziotti sono interpretati da Lorraine Toussaint (Orange Is the New Black) e Donnie Keshawarz, visto di recente nella terza stagione di Homeland. Joel David Moore è Lucas Wan, collega di Henry, mentre il tassista Abe ha le fattezze di Judd Hirsch, indimenticabile interprete della serie comica Taxi al fianco di Danny DeVito dal 1978 al 1983 (nonché padre televisivo di Rob Morrow e David Krumholtz nel più recente Numbers). Ospite speciale della prima puntata Lee Tergesen, visto in Oz, Generation Kill e The Americans.

Commento alla premiere

Forever: Ioan Gruffudd con Alana De La Garza nella premiere della serie
Forever: Ioan Gruffudd con Alana De La Garza nella premiere della serie

È difficile arrivare alla fine del pilot di Forever senza pensare ai vari elementi che traggono ispirazione da altri film, serial o personaggi. L'idea stessa di un uomo immortale residente a New York che collabora con la polizia era già stata esplorata, sebbene con un approccio diverso, in New Amsterdam, andato in onda su Fox nel 2008 e cancellato dopo otto episodi. Quanto a Henry, egli è chiaramente un incrocio tra Sherlock Holmes (per le deduzioni e l'accento British) e Dexter Morgan (per il cognome e la propensione a spiegarci tutto tramite una voce narrante), mentre la trama della premiere, con il protagonista che cerca di scoprire cosa abbia provocato un incidente in metropolitana di cui lui è l'unico superstite, non può non ricordare Unbreakable - Il predestinato di M. Night Shyamalan (anche se Matthew Miller ha l'accortezza di sovvertire le aspettative con la soluzione dell'enigma). Paradossalmente, è proprio la componente mystery/crime a convincere di più, mentre lascia un po' a desiderare l'elemento soprannaturale, a causa di una regia troppo timida: era lecito aspettarsi di più da Brad Anderson, regista horror e veterano di Fringe, capace di creare immagini bizzarre e suggestive che non avrebbero guastato, soprattutto per quanto riguarda le resurrezioni acquatiche, intrise di simbolismo concettuale ma visivamente poco interessanti. Poco efficaci anche, dal punto di vista della scrittura, i flashback raffiguranti le vite precedenti di Henry, mentre funzionano molto bene lo humour, specialmente quando tende al nero (e qui Anderson dà il meglio di sé, con una sequenza dove Henry, per dimostrare una teoria, si uccide facendosi iniettare un campione di sangue proveniente da un cadavere), e l'alchimia tra i personaggi. Sembra promettente anche l'equilibrio fra la struttura episodica e la trama orizzontale sull'immortalità di Henry e il mistero del suo interlocutore, anche se a questo punto rimane qualche dubbio sul potenziale a lungo termine della serie.

What's Next

Basandoci sul pilot e sulle informazioni rilasciate dalla ABC sui prossimi episodi, possiamo aspettarci delle storie procedurali con forti elementi seriali: da un lato, le indagini di Henry sulla causa della sua longevità; dall'altro, il doppio filone romantico con il protagonista che potrebbe finire per fare coppia con Jo Martinez nel presente, mentre nel passato vedremo l'evoluzione del suo rapporto con la moglie Abigail, oggi defunta.

Movieplayer.it

3.0/5