Dodici anni dopo il successo dello show egiziano Ayza Atgawez, l'attrice tunisina Hend Sabry riprende il ruolo che l'aveva resa famosa all'epoca, quello di Ola Abdel Sabour, una giovane farmacista del ceto medio egiziano che sogna di sposarsi prima di aver compiuto 30 anni. In Finding Ola, serie Netflix diretta da Hadi El Baghoury e prodotta dalla stessa Sabry, ritroviamo il personaggio di Ola un matrimonio e due figli dopo, apparentemente realizzata da una vita come l'aveva sempre sognata. Se sarà davvero così lo scopriremo insieme nella nostra recensione Finding Ola, ovviamente priva di spoiler su quello che sarà il destino della nostra protagonista. Lo show, oltre alla star Hend Sabry, vede la partecipazione di altri personaggi celebri come l'attrice Sawsan Badr, che interpreta la madre di Ola, e Hany Adel, frontman della popolare band egiziana Wust Al-Balad che qui veste i panni del marito della protagonista.
Un brutto colpo
Ola Abdel Sabour (Hend Sabry) ha la vita che aveva sempre sognato: ha sposato Hisham (Hany Adel), fa la casalinga a tempo pieno e ha due figli, Nadia, la maggiore, e Salim, il minore. La sua esistenza apparentemente perfetta, però, viene sconvolta quando, improvvisamente, il marito le comunica di volere il divorzio. Dopo aver avuto un infarto a soli 45 anni, infatti, l'uomo ha capito di non essere felice e di aver bisogno di cambiare vita. Lo shock è tale per Ola da farle venire un profondo esaurimento: dopo tanti anni interamente dedicati alla cura della famiglia, la donna sente di non avere più obiettivi. In suo soccorso arrivano la madre (Sawsan Badr), che si trasferisce in pianta stabile a casa sua, e l'amica di sempre Nasrine. Quest'ultima, la sprona a reagire, rammentandole che, in realtà, Hisham non l'aveva mai accettata per quello che era e, anzi, aveva sempre controllato le sue scelte e le sue idee. Ola decide, quindi, di provare a riprendere in mano la propria vita, tornando a dedicarsi a ciò che faceva prima di sposarsi: la produzione casalinga di creme e cosmetici. L'incontro fortuito con un investitore di Dubai spalancherà alla donna le porte dell'imprenditoria.
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(Ri)scoprire se stessi
Il titolo stesso della serie tv, Finding Ola, suggerisce proprio l'idea di (ri)trovare se stessi, che è poi il concetto alla base dello show. Dopo il traumatico divorzio, la nostra protagonista si trova, infatti, in una situazione completamente nuova: non ha più un uomo al suo fianco su cui fare affidamento e deve trovare un modo per sbarcare il lunario dopo anni spesi a fare la casalinga. Ma dopo un primo momento di smarrimento, Ola si renderà conto che il divorzio non significa la fine della propria vita, ma solo l'inizio di una nuova, magari anche più stimolante. Inizia, così, un viaggio introspettivo alla scoperta di se stessa (o meglio, alla riscoperta) e del suo valore, che non si esprime solo nelle canoniche vesti di moglie o madre ma anche, e soprattutto, nella sua realizzazione personale. La determinazione e la passione di Ola saranno la spinta principale per esplorare un nuovo e inaspettato ruolo in cui identificarsi: quello dell'imprenditrice. Non sarà certo un viaggio privo di ostacoli o difficoltà, ma grazie anche al supporto degli amici e della famiglia, Ola riuscirà a riconnettersi con la vera se stessa.
Essere donna
La serie diretta da Hadi El Baghoury esplora il ruolo, o meglio, i ruoli, della donna a 360 gradi. E lo fa attraverso le interpretazioni particolarmente credibili della sua protagonista, l'attrice Hend Sabry, e del personaggio della madre/nonna, interpretata da Sawsan Badr. Due donne di generazioni differenti che si ritrovano entrambe a fare i conti con una situazione inaspettata che scardina la loro concezione di vita ideale, quella che vede la propria realizzazione personale solo all'interno del matrimonio. Inizialmente, infatti, sembrano non concepire che la donna possa avere un altro ruolo al di fuori della vita di coppia. Attraversando e vivendo appieno tutte la fasi della rottura, però, alla fine Ola (e sua madre al seguito) capirà che, nella vita, non esiste il bianco il nero: essere moglie non preclude il fatto di poter realizzare i propri sogni, avere figli non significa dover rinunciare alla carriera. Una consapevolezza che viene maturata con i giusti tempi (anche nella serie), contribuendo a rendere il tutto ancora più veritiero. Se proprio vogliamo trovare una pecca a Finding Ola, è quella che, i personaggi di contorno (come i figli, il marito o l'amica), non vengono approfonditi altrettanto bene quanto la protagonista e sua madre.
Conclusioni
Come abbiamo visto nella nostra recensione di Finding Ola, in questa serie tv Netflix di produzione egiziana, l'attrice tunisina Hend Sabry riprende, dopo 12 anni, il ruolo che l'aveva resa famosa nella serie Ayza Atgawez, quello di Ola Abdel Sabour. Qui, dopo un evento traumatico e inaspettato, Ola compirà un viaggio alla (ri)scoperta di se stessa e dei molteplici significati dell'essere donna. Un aspetto, quest'ultimo, che la serie approfondisce molto bene, anche grazie alla convincente interpretazione della sua attrice protagonista e di sua madre. Ci saremmo aspettati un'altrettanto buona caratterizzazione anche per quanto riguarda i personaggi di contorno.
Perché ci piace
- Un viaggio alla riscoperta di se stessi.
- Esplora tutti i significati di essere donna.
- Ottima interpretazione della sua attrice protagonista.
Cosa non va
- Scarsa caratterizzazione dei personaggi di contorno.