Il finale è probabilmente la parte più importante di un film perché ha l'onere e l'onore di tirare le somme dell'intera narrazione, diventando l'elemento che più rimane impresso nella mente dello spettatore. Proprio per questo, rappresenta la cosa più difficile da realizzare: è un attimo compiere uno scivolone e sbagliare la chiusura, finendo per rovinare anche pellicole degne di merito.
I finali peggiori, infatti, sono proprio quelli che, in maniera assolutamente inattesa, macchiano opere di un certo livello che si sarebbero di certo meritate una conclusione più decorosa. Altre volte, invece, un finale orrendo rappresenta semplicemente il degno epilogo di un lavoro già mediocre. Siete curiosi di sapere quali sono i film con i finali più brutti di sempre che hanno rovinato tutto (o quasi)? Ecco la nostra lista dei peggiori (ovviamente piena di SPOILER):
1. Signs (2002)
Iniziamo la nostra lista dei film con i finali più brutti con quello che è considerato da molti come un vero e proprio capolavoro di suspense: Signs. M. Night Shyamalan, soggettista, sceneggiatore e regista di questa pellicola del 2002 con Mel Gibson e Joaquin Phoenix, è abilissimo a tenere le redini della trama, facendo crescere la tensione senza mai effettivamente mostrare i fantomatici alieni pronti a invadere la Terra. Questo fino a quando, proprio sul finale, gli extraterrestri si palesano e si scopre che, per eliminarli, è sufficiente innaffiarli di H2O. Un finale che si perde letteralmente in un bicchier d'acqua.
2. Superman (1978)
In Superman, pellicola del 1978 diretta da Richard Donner e con protagonista Christopher Reeve, quello che doveva essere un finale drammatico si trasforma in una balordaggine capace di far accapponare la pelle a tutta la comunità scientifica. Dopo la morte di Lois Lane, un Superman in preda alla disperazione inizia a girare alla velocità della luce attorno alla Terra fino a invertirne il senso di rotazione. Non solo, il movimento rotatorio contrario fa tornare indietro il tempo permettendo al supereroe di salvare la sua amata. Un finale che sfida tutte le leggi della fisica.
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3. A.I. - Intelligenza artificiale (2001)
A.I.- Intelligenza artificiale di Steven Spielberg rappresenta un altro esempio in cui gli alieni arrivano proprio sul finale per rovinare un lavoro fino a quel momento ben fatto. Dopo le infinite peripezie di David, (Haley Joel Osment), robot con le fattezze di un bambino che non desidera altro se non essere amato, il film sembra concludersi con il piccolo androide intrappolato sott'acqua insieme alla statua della Fata Turchina che tanto aveva cercato. Una conclusione dolceamara della quale ci saremmo assolutamente fatti una ragione. Peccato che, proprio prima dei titoli di coda, arrivi un gruppo di extraterrestri a recuperare David per fargli rivivere un ultimo giorno con la madre che lo aveva abbandonato.
4. L'avvocato del diavolo (1997)
L'avvocato del diavolo di Taylor Hackford rappresenta il perfetto esempio di un capolavoro non proprio rovinato ma sicuramente macchiato da una conclusione non all'altezza. Subito dopo il monologo finale di un grande Al Pacino, infatti, assistiamo a un abuso spudorato di CGI, in un turbinio di fiamme, anime dannate e disperazione causato dal suicidio del protagonista Kevin (Keanu Reeves).
5. Io sono leggenda (2007)
Che il finale di Io sono leggenda di Francis Lawrence non rappresentasse la migliore conclusione per la pellicola lo si evince anche dal fatto che, dopo pochi mesi dall'uscita cinematografica, iniziò a circolare in rete una versione alternativa del finale, poi inserita anche nell'home video. Il suicidio di Robert Neville (Will Smith), che si fa esplodere insieme agli infetti per permettere a Anna di scappare con la cura, infatti, risulta troppo frettoloso e cozza totalmente sia con lo sviluppo degli eventi sia con il significato veicolato dal romanzo originale. È Neville, infatti, a essere fuori posto in un mondo dove ormai gli infetti, in grado di provare sentimenti ed empatia per i propri simili, rappresentano ormai la normalità.
6. Indiana Jones e il Regno del Teschio di Cristallo (2008)
Diciamoci la verità, il finale di Indiana Jones e il Regno del Teschio Cristallo non delude alcuna aspettativa: il film è onestamente brutto fin dall'inizio. Basti pensare che, solo per citare una scena, Harrison Ford riesce a salvarsi da un'esplosione nucleare rinchiudendosi all'interno di un frigorifero (frigo che poi prende addirittura il volo). Quindi non possiamo certo meravigliarci quando, sul finale, tredici scheletri di cristallo prendono vita fondendosi in un'unica creatura e polverizzando la povera Cate Blanchett. Questo prima di scoprire che l'intera città era edificata su un enorme disco volante, a dimostrazione del fatto che tirare in ballo gli alieni sul finale non è quasi mai una buona idea.
7. The Mist (2007)
The Mist è la trasposizione cinematografica diretta da Frank Darabont dell'omonimo racconto scritto da Stephen King. Una nebbia densa e misteriosa inizia a manifestarsi in una sperduta cittadina del Maine e gli abitanti del paese si barricano nell'unico supermercato della zona per sfuggire a un tremendo pericolo: nella nebbia, infatti, si nascondono delle creature sconosciute e aggressive che non esitano a uccidere chiunque si trovino davanti. Quando il protagonista David (Thomas Jane), suo figlio e altri superstiti riescono a mettersi in macchina per tentare la fuga, finiscono la benzina e, persa ogni speranza, decidono di suicidarsi. David, così, uccide tutti e, rimasto senza più cartucce, esce dalla macchina per lasciarsi divorare dagli esseri mostruosi; proprio in quel momento, però, la nebbia si dirada e appaiono i soldati con decine di superstiti. Se il protagonista avesse aspettato solo altri due minuti non avremmo avuto un finale tanto frustrante.
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8. La guerra dei mondi (2005)
Il regista Steven Spielberg svolge un ottimo lavoro con il suo La guerra dei mondi, portando sul grande schermo una pellicola che rende omaggio ai grandi classici della fantascienza, con alieni spiatati e terrificanti che vogliono invadere il pianeta. Peccato che il crescendo di tensione che ci accompagna per tutta la durata del film venga completamente smontato sul finale con il miracoloso (a dir poco) ricongiungimento tra Ray (Tom Cruise) e il figlio Robbie, uscito del tutto illeso dall'inferno in terra. Anche il modo in cui vengono sconfitti gli invasori appare un po' semplicistico: gli extraterrestri muoiono da soli, stroncati dal virus del raffreddore.
9. Giustizia privata (2009)
Gerard Butler in Giustizia privata è Clyde Shelton un uomo con un'insaziabile sete di vendetta, dopo che i criminali colpevoli di avergli sterminato la famiglia non hanno ricevuto la pena che avrebbero meritato. Assistiamo, così, a quasi due ore di azione e colpi di scena, nei quali il protagonista mette a ferro e fuoco Philadelphia nonostante si trovi sotto custodia nel carcere della città. Il finale, però, non appare all'altezza del resto della pellicola; il detective che aveva il compito di sorvegliarlo (Jamie Foxx), infatti, lo incastra nella sua stessa trappola e Shelton muore seduto pacatamente sul letto della propria cella mentre viene inghiottito dal fuoco. Visto il mood del film ci aspettavamo un finale un po' più glorioso.
10. Le belve (2012)
Oliver Stone stravolge il finale del romanzo al quale Le belve si ispira per confezionare un lieto fine che stona completamente con tutti gli eventi avvenuti in precedenza. I protagonisti Chon (Taylor Kitsch), Ben (Aaron Taylor-Johnson) e Ophelia (Blake Lively), dopo essersi inguaiati con un cartello della droga messicano, rimangono coinvolti in uno scontro a fuoco e si iniettano una dose fatale per morire insieme di overdose. Salvo poi scoprire che si trattava solo di un sogno di Ophelia che va a vivere con gli altri due ragazzi in Indonesia in una capanna sulla spiaggia.
11. Il buco (2019)
Non poteva certo mancare una pellicola originale Netflix nella nostra lista dei film dai finali più brutti. Al di là del significato allegorico che si possa attribuire alla pellicola, Il buco ha un finale che lascia inevitabilmente insoddisfatto lo spettatore che di certo si sarebbe aspettato di poter scoprire qualcosa di più riguardo alla prigione verticale dove è ambientato. Dopo aver compiuto il suo viaggio a ritroso sulla piattaforma, dai piani più alti a quelli più in basso, il protagonista Goreng (Ivan Massagué) trova la fantomatica bambina che dovrebbe rappresentare un messaggio per il mondo esterno. Peccato che, al momento di risalire insieme, Goreng scenda dalla piattaforma abbandonando la piccola al suo destino e rimanendo nelle profondità della fossa.
12. Number 23 (2007)
Un finale magari non brutto ma di certo estremamente scontato è quello di Number 23, pellicola diretta da Joel Schumacher e con protagonista Jim Carrey in un ruolo per lui insolitamente drammatico. Walter Sparrow è un uomo dalla vita ordinaria che inizia a venir tormentato da un libro contenente strane coincidenze e riferimenti alla sua persona. Potrà mai essere lui, in realtà, l'autore del libro che si è dimenticato di averlo scritto? Assolutamente sì.
13. La verità è che non gli piaci abbastanza (2009)
Sebbene si tratti di una commedia senza alcuna pretesa, La verità è che non gli piaci abbastanza di Ken Kwapis sorprende piacevolmente in quanto scardina un po' le regole delle classiche pellicole romantiche, arricchendo la narrazione con un po' di sano realismo e un pizzico di disillusione. Questo finché non arriviamo al finale, quando la protagonista Gigi (Ginnifer Goodwin), dopo una serie di batoste ben assestate, scopre di rappresentare l'eccezione e non la regola, facendo innamorare il cinico di turno. Ennesima occasione sprecata per realizzare un prodotto originale.
14. Amami sei hai coraggio (2003)
In questa pellicola del 2003 dal titolo Amami sei hai coraggio, il regista Yann Samuell ci racconta una storia d'amore decisamente non convenzionale, analizzandola in tutte le sue sfaccettature e dandole un tocco quasi onirico. Julien (Guillaume Canet) e Sophie (Marion Cotillard) sono due ragazzi con un rapporto particolarissimo; accomunati da un'infanzia difficile, i due, fin da piccoli, affrontano il proprio dolore lanciandosi reciprocamente delle sfide, via via più assurde e pericolose. Tutto molto divertente finché non arriviamo alla sfida finale: quale modo migliore di passare l'eternità insieme se non facendosi seppellire da una colata di cemento? A noi sarebbero venute in mente una miriade di soluzioni migliori.
15. One Day (2011)
Concludiamo la nostra lista dei film con i finali più brutti con One Day, pellicola del 2011 ispirata all'omonimo romanzo scritto da David Nicholls. Sebbene si tratti di una sceneggiatura non originale, ci chiediamo perché il regista Lone Scherfig non abbia voluto prendersi una licenza poetica, regalando alla pellicola una conclusione migliore. Se non avete mai visto questo film con Anne Hathaway e Jim Sturgess, il consiglio è quello di interromperlo qualche minuto prima dei titoli di coda. Sì perché, quando finalmente sembra che i due protagonisti si siano faticosamente conquistati il loro lieto fine, lei viene travolta da un camion e muore sul colpo. The End.