Avevamo cantato vittoria troppo presto a Novembre, quando i quattro nuovi film di Natale Netflix sono approdati in piattaforma. La formula standard 'paesino che vince su città e storia d'amore cotta e mangiata' sembrava essere stata messa da parte per un piccolo e minimo sforzo in più di sceneggiatura e recitazione. Nel bel mezzo dei festeggiamenti per l'incoronazione di Lindsay Lohan a regina del Natale per Our little secret e delle contemplazioni per l'audacia seminuda di Chad Michael Murray in The Merry Gentlemen, ecco che balza in top 10, un titolo del 2023 che va a completare il già successo natalizio dello streaming Tudum: Era solo un messaggio prima di Natale di T.W.Peacocke con Merritt Patterson e Trevor Donovan.
Lei, dopo la parentesi con la serie TV The Royals ha puntato la sua carriera sui film romantici tra Natale e non; lui ha all'attivo 53 episodi di 90210, una (miracolosa) apparizione in Le Belve di Oliver Stone e poi una infinita collezione di film che iniziano con Amore.... Con queste premesse non ci si poteva aspettare molto ed infatti, nonostante sia tra i più visti su Netflix in questo periodo, la parola prevedibile non gli rende giustizia, forse sarebbe meglio un semplicissimo noioso.
Era solo un messaggio prima di Natale: galeotto fu l'sms
Tutto inizia con la chiropratica abitudinaria e solitaria Addie (Merritt Patterson) che, sotto Natale, riceve un sms da una dolcissima signora del Vermont che ha scambiato il suo numero con quello della nipote. Inizia così una corrispondenza tra le due e un'amicizia virtuale fino a quando, la simpaticissima Nana, soprannome di questa super nonna e mamma, non decide di invitare Addie a passare la vigilia di Natale con lei e la sua famiglia, visto che suo padre sarà a visitare il fratello in Australia e la ragazza si è appena lasciata con il fidanzato.
Dopo qualche esitazione Addie accetta e viaggia in treno fino al Vermont per quel che in altri film sarebbe l'inizio di un thriller o un horror. Da Maybel (Nana) incontra James, secondogenito della neo-amica e medico senza frontiere single perché non trova la donna giusta. Ben tre Natali dopo, forse il film riesce a mettere insieme i due, match auspicato ed inevitabile portato alle lunghissime, senza senso. L'unica spiegazione al balzo in Top 10 di Era solo un messaggio prima di Natale può essere solo il desiderio del pubblico di spegnere i neuroni, gustare una cioccolata calda e guardare un film dove gli attori, come burattini, faranno esattamente quello che pensiamo, senza troppo rumore.
Un film a neuroni spenti
Addie (Merritt Patterson) è una chiropratica senza grandi ambizioni. È nata nella Grande Mela ma potrebbe anche essere vissuta a Chesapeake Shore, per quanto è semplice, convenzionale e abitudinaria la sua vita. Fa lo stesso lavoro, nello stesso posto, da quando si è laureata, ha una sola amica che è anche la sua collega e dopo la morte della mamma, per le feste comandate divide il tempo del padre (Rob Stewart) con il fratello che vive in Australia. Se questo non bastasse ad una trama abbastanza trascurabile, il colpo di scena del messaggio sbagliato e dell'invito in Vermont.
Nella realtà, al 70%, un invito del genere sarebbe puro catfishing o per il restante 30%, frutto del piano di un serial killer ma, a parte qualche battuta di repertorio, la cosa finisce con qualche risata a tavola. Era solo un messaggio prima di Natale è un film che si guarda con il cervello spento perché non succede nulla di eclatante, non ci sono emozioni forti, non ci sono colpi di scena e non si deve manco fare lo sforzo di immaginare situazioni perché ci sono spiegoni ad ogni angolo per compensare tre Vigilie di Natale condensate in un'ora e 24 minuti che sembrano durare un'infinità.
Troppo televisivo
Se questo tipo di film, nell'elogiare la ricchezza del paesino rispetto alla città, regalano spesso panorami mozzafiato e flora incontaminata, si può dire che Era solo un messaggio prima di Natale è l'eccezione che conferma la regola. Un film quasi tutto girato in interni, tra cui le insopportabili riprese nello studio da chiropratico di Addie, tutto con luci al neon, dove non v'è traccia di New York manco per tre secondi come in Friends e di esterne dobbiamo accontentarci di qualche breve passeggiata tra i negozi del paese.
Non è solo troppo televisivo ma costruito talmente fittiziamente che risulta complicato anche solo credere che tra i due protagonisti possa effettivamente essere nato qualcosa di profondo in esattamente 3 anni e 3 soli giorni di Natale. E dire che il punto di queste semplicissime rom-com è proprio farci credere che possa accadere. Nonostante tutto ciò, a minimo sforzo produttivo in scenografie ( e di certo anche scrittura) la massima resa, vista la posizione in classifica. Boccone amaro da mandare giù per chi cerca di più o prova a fare di più.
Grazie Nana
Un personaggio che mette d'accordo tutti e ti riconcilia un po' con il film e con gli avanzi dello spirito natalizio è la dolce Nana, interpretata da Jayne Eastwood, la vicina non greca della famiglia di Il Mio grosso grasso matrimonio greco. L'attrice canadese, forte di una preparazione più strutturata tra cinema e TV, regala genuinità e spontaneità ad un film che ha il sapore di plastica. Sono il suo calore, il suo desiderio di vedere sistemato il figlio e il suo concedersi una seconda possibilità all'amore che tengono in piedi tutta la baracca e grazie a lei viene voglia di cucinare un bel tacchino, decorare i biscotti di Natale e sorseggiare una tisana fuori ad un patio o desiderarne uno. Speriamo che Netflix non si faccia ingannare dalle views e non decida di fare dietrofront sulle commedie romantiche un po' più strutturate, rifilandoci in futuro film come questo che si fa fatica a pensare sia stato scritto da una persona vera. In quel caso, dovremo tornare a riguardare i film Hallmark perché il paesino di provincia è sempre meglio della città.
Conclusioni
A fine recensione di Era solo un messaggio di Natale, non concordiamo con i gusti del pubblico Netflix che lo ha visto fino a farlo finre tra i più visti della settimana. Questo film del 2023 diretto da T.W.Peacocke con Merritt Patterson e Trevor Donovan, due attori che hanno investito tutto sulla televisiva rom-com cotta e mangiata, è fin troppo finto, lento e superficiale anche per questo tipo di produzione. Meglio tornare alle quattro più piacevoli e dignitose commedie del 2024 che ci fanno sperare che anche in questo campo, si possa fare uno sforzo in più.
Perché ci piace
- Jayne Eastwood nel ruolo di Nana porta al film il giusto spirito natalizio.
- Dura solo 1 ora e 24 minuti.
Cosa non va
- Si dilunga inutilmente e senza costruire nulla tra i due protagonisti.
- La storia d’amore semplicemente non c’è anche se dovrebbe essere il fil rouge del film.
- È troppo finto e televisivo nella messa in scena.