La prima stagione di Revenge, andata in onda in Usa su ABC, e in Italia su Foxlife e Deejay Tv, è stata un successo inaspettato. La storia di Emily Thorne/Amanda Clarke, fanciulla dall'aspetto ingenuo e dal cuore gonfio del desiderio di vendetta nei confronti della famiglia che ha screditato e rovinato il padre, ha preso dichiaratamente spunto da Il Conte di Montecristo di Dumas, ma i toni della serie sono quelli di una intricatissima soap di accurata fattura. A breve distanza dalla programmazione originale, la seconda stagione di Revenge esordisce il 14 gennaio alle 21.55 su Fox Life introducendo qualche personaggio nuovo e complicando ancora la trama con rivelazioni legate al passato della protagonista, che ha il volto di Emily VanCamp. Canadese, ventiseienne ma già un idolo del piccolo schermo grazie a Everwood e Brothers & Sisters, la VanCamp fuori dal set lotta quotidianamente con gli odiati paparazzi che l'hanno perseguitata a ogni appuntamento con Joshua Bowman (nella serie è Daniel, il rampollo Grayson). Niente a confronto di quello che affronta il suo personaggio, antagonista dell'inaffondabile Victoria (la meravigliosa e un po' snob Madeleine Stowe). Abbiamo incontrato la protagonista di Revenge al 52° Festival della Tv di Monte Carlo, sempre più blindato ma tutt'ora host di talent come la VanCamp che non vedono l'ora di dire la loro.
Revenge è una soap, concordi?Ha elementi delle soap opera, assolutamente sì, ma credo che la cosa bella della serie è che ha anche personaggi estremamente complicati e avvincenti. Per certi altri versi è più un dramma molto complesso, è un genere a sé tutto sommato e questo lo rende uno show unico del panorama televisivo, molto attraente.
Chi è Emily?
Sembra una creatura solare, quasi angelica, ma non ci si può fidare del suo aspetto perché lei è ossessionata dalla vendetta nei confronti di quelli che hanno rovinato il padre. Emily e Victoria sono le due facce di una stessa medaglia, ma è difficile capire chi delle due rappresenta la parte della luce e quale quella dell'oscurità.
Perché Emily piace agli spettatori?
Ti puoi identificare con lei a tanti livelli, tutti hanno subito un torto almeno una volta nella vita - da un parente o un fidanzato - che vorrebbero vendicare e da una certa soddisfazione vederla quando ci riesce. Per non renderla sgradevole al pubblico, cerco costantemente di mostrare sia il suo lato buono che cattivo, costruendomi nella mente un bagaglio emotivo adeguato.
È divertente interpretarla?
É fantastico, è una specie di psicopatica. ma è anche molto pacata e complicata. Ed è fragile, una fragilità che ci viene spiegata con dei flashback che aiutano lo spettatore a capire come lei sia diventata così, come sia arrivata a quel punto. Revenge non ha una formula precisa, non si sa mai cosa aspettarsi.
Non so se sono a favore della vendetta, nel caso di Emily il pubblico tende a perdonarle il suo spirito di rivalsa a causa delle ingiustizie subite, ma non lo approva apertamente perché è socialmente inaccettabile. Di certo Revenge dimostra qualcosa che vale anche al di fuori della serie: le donne sono toste e sono capaci di tutto. Adoro i personaggi femminili forti e nella serie ne abbiamo molte di donne così.
A che punto si ritrova Emily nella seconda stagione?
Nella prima ha commesso degli errori, ma sta cercando di focalizzare meglio dopo aver ricevuto nuove informazioni. La novità per lei è legata alla rivelazione sulla madre, deve decidere cosa fare di queste nuove conoscenze. Vuole cercare la madre presunta morta e stabilire un contatto con lei, e se lo vuole una come lei non può che riuscirci. Però la madre, interpretata da Jennifer Jason Leigh, è fonte di angustie, perché quello che risveglia in Emily la scuote e lei non è esattamente una roccia a livello psicologico.
Ci parli dei personaggi nuovi?
Come accennato, c'è la madre di Emily interpretata dalla bravissima Jennifer Jason Leigh, che secondo alcuni è la mia copia in miniatura, e poi c'è Aiden, interpretato da Barry Sloane, un uomo del passato del mio personaggio che l'ha fatta soffrire e copre la posizione di interesse amoroso. È qualcuno a cui lei teneva ma che l'ha tradita.
Sì, decisamente. Sono quasi come parenti, il padre di lei è stato un mentore per il ragazzo che era stato preso sotto la sua ala. Emily sa che può fidarsi di lui anche se fa sempre l'opposto di quello che dice. Si piacciono e si capiscono e lei lo vede come un fratello.
Guardi la televisione?, hai una serie preferita?
Oh sì, adoro Dexter, farei qualsiasi cosa per parteciparvi!
Cos'è il croc?
È lo "sguardo assassino" di Emily: per farlo unisco nella mia mente il volto di Grace Kelly e quello di un coccodrillo.