Élite 8, la recensione: come direbbe Deadpool, siamo alla canna del gas!

Élite 8 è arrivata al giro conclusivo, portandosi dietro i problemi delle ultime stagioni: non è più un guilty pleasure per via di un palese problema di scrittura. In streaming su Netflix.

I personaggi di Élite

"Puoi togliere il ragazzo da Las Encinas, ma non puoi togliere Las Encinas dal ragazzo". Come dite? Sì, la frase originale era leggermente diversa, ma ci è venuta in mente quando abbiamo capito da che parte sarebbe andata la storia che vi raccontiamo nella recensione di Élite 8, la stagione finale della serie Netflix. "Vogliamo che Las Encinas faccia parte delle vostre vite per sempre" dicono Héctor ed Emilia, due nuovi personaggi, fratello e sorella, ricchi più di quanto lo sia stato qualsiasi personaggio apparso in questa serie.

Elite 8 Scena Primo Episodio
Nella sua ultima stagione Élite torna alla sua struttura di teen drama con delitto.

E lo dicono nel momento di presentare una nuova associazione, l'Alumni, un gruppo esclusivo dedicato a pochi privilegiati. Un'élite nell'élite, insomma, un modo ulteriore per discriminare, escludere, tramare e fare giochi di potere. Siamo arrivati alla fine di tutto: è l'ultimo anno di scuola dei personaggi di Élite, è la stagione finale di questa serie, e ritorna lo schema originale del delitto presentato all'inizio per essere risolto solo alla fine. Ma possiamo dirlo come lo direbbe Deadpool: "siamo alla canna del gas!"

Élite chiude qui: è l'ultimo anno a Las Encinas. E c'è un cadavere...

È l'ultimo anno a Las Encinas. Héctor Krawietz (Nuno Gallego) e la sorella Emilia (Ane Rot) irrompono nella scuola per presentare il loro gruppo esclusivo Alumni. Sono ricchi, ricchissimi: la loro famiglia si è arricchita durante la dittatura di Franco e oggi controlla quasi ogni snodo di potere del Paese. Héctor si incapriccia subito di Joel (Fernando Lindez), ragazzo di umili origini ma bellissimo. Lui è innamorato di Ivàn (André Lamoglia), il figlio del defunto calciatore Cruz. Ma Joel, che vuole abbandonare il suo status sociale, è tentato di entrare in Alumni. Così come lo è la disinibita Chloe (Mirela Balic) , ancora alle prese, insieme alla madre (Maribel Verdú), con i sospetti per la morte di Raul, il violento e tossico compagno di Sara. In tutto questo Isadora (Valentina Zenere), influencer e imprenditrice, è ancora alle prese con le difficoltà del suo locale, dove lavora Omar (Omar Ayuso), l'unico che sembra voler lavorare duro, rispettare gli altri. E opporsi a quelli di Alumni. Su tutto incombe un cadavere che compare, a terra, alla festa di fine anno.

Élite 7, la recensione del finale: non drammatizziamo, è solo questione di corna

Quando vuoi bene a un personaggio non lo tradirai mai

Elite 8 Scena Stagione Finale Iwlylub
Valentina Zenere e André Lamoglia sono Isadora e Ivàn: tra loro nasce un'alleanza.

Già leggendo la trama lo si può capire. Si fa fatica a seguire la storia e a portare avanti la visione di Élite. Nelle prime stagioni era davvero un guilty pleasure, una storia che scorreva veloce, avvincente, e agganciava il pubblico con i volti giusti, alcuni dei quali arrivavano dal più grande successo seriale spagnolo, La casa di carta. C'è qualcosa che non va, ormai da tempo, nel modo in cui vengono costruite le storie in Élite. Da anni, ormai, si punta più a stupire, a creare scandalo, che a lavorare sulla costruzione dei personaggi.

Il problema è evidente, ma è diventato tutto più chiaro pensando a quello che ci aveva raccontato qualche mese fa Ludovico Bessegato, il creatore di Prisma. "Noi volevamo bene e vogliamo bene a tutti i nostri personaggi. E quando vuoi bene a una persona e a un personaggio viene da sé che non la tradirai mai con un'immagine sbagliata o un giudizio veloce o con un colpo ad effetto che serve solo a sviluppare trama". È quindi palese: i creatori di Élite non amano davvero i loro personaggi, li vedono come pedine su una scacchiera o su un tabellone del Risiko: li spostano a loro piacimento, li manipolano, li tradiscono per un colpo di scena. E il risultato è che tutto questo arriva allo spettatore, che a questi personaggi non si affeziona mai.

I nuovi volti non fanno più breccia nello spettatore

Elite 8 Foto Serie Netflix Tc7Tqbt
Ane Rot è una delle new entry di Élite 8: è Emilia, ragazza ricchissima e manipolatrice.

Il problema della scrittura, poi, scorre parallelo a quello degli attori. Stagione dopo stagione, Élite ha fatto un massiccio turnover di personaggi e quindi di attori, illudendosi che, mantenendo la formula, il risultato potesse essere inalterato. Ma i nuovi personaggi, e i nuovi volti, ormai non colpiscono più come quelli delle prime stagioni: non hanno anima e non hanno carisma. In parte il problema è proprio quello di cui sopra: un fatto di scrittura. In parte è fisiologico, perché dopo aver scoperto e lanciato molti volti interessanti, ci sta che non si riesca più a trovare gli attori giusti. Anche il ritorno di uno dei volti più affascinanti della serie, Mina El Hammani, ossia Nadia, la sorella di Omar, è puramente pleonastico. Nadia appare in scena per un paio di episodi, come una sorta di guest star.

Élite 6, la recensione: Una serie che potrebbe andare avanti all'infinito...

Lotta di classe a Madrid

Elite 8 Scena Serie Netflix Rf57Kgi
Mirela Balic è Chole, uno dei personaggi più "scandalosi" della serie.

Certo, non ha senso paragonare Élite a serie come Prisma, sono progetti troppo diversi già alla base. Ma è un modo per capire che ci sono modi diversi in cui si può scrivere una serie, e la differenza si sente. Ed è anche vero che oggi la serialità sta andando da un'altra parte, e di colpo Élite ci sembra appartenere ad un'altra epoca, vecchia e superata. Nata per essere di fatto un teen drama noir, con una parte di detection, si è spostata sempre più verso la soap opera. E così anche il sottotesto della serie, cioè la disparità di opportunità alla base della società di oggi, in fondo un tema politico, in queste ultime stagioni c'è ancora, ma appare forzato, schematico, annacquato. Le scene della lotta di classe a Madrid ci sono ancora, ma non sono così forti come potrebbero essere.

Conclusioni

Come vi abbiamo spiegato nella recensione di Élite 8, arrivata alla stagione finale la serie prova a riprendere il suo posizionamento iniziale di teen drama con delitto, ma rimane in parte quello che è diventata negli ultimi anni, una soap opera. I nuovi personaggi non fanno breccia, e non sembrano scritti con amore, ma come pedine da spostare su una scacchiera.

Movieplayer.it
1.5/5
Voto medio
3.5/5

Perché ci piace

  • La serie prova a riproporre lo schema degli esordi: teen drama con un delitto da risolvere.
  • Le musiche e il mondo elegante di Las Encinas, tra arredi e abiti, funzionano.
  • Quella di Alumni, una società elitaria capace di generare potere potrebbe essere una buona idea...

Cosa non va

  • ... ma il discorso sulle diseguaglianze e la lotta di classe appare piuttosto sterile e schematico.
  • I personaggi non sembrano scritti con amore, ma solo con l'idea stupire e creare scandalo.
  • I nuovi volti della serie non sono abbastanza carismatici rispetto a quelli del passato.