La premiata ditta dei fratelli Vanzina, ci riprova ancora. Dopo gli sbiaditi ritorni dei vari Mandrake e Monnezza, rispolvera per l'occasione anche l'Abatantuono originale (che forse qualche anno fa non pensava di aver dovuto di nuovo rivestire certi panni) per Eccezzziunale... veramente - Capitolo secondo... me, sull'onda di un revisionismo forse un po' indulgente, di certo mal calibrato. Ecco che allora torna sui grandi schermi anche il personaggio del tifoso di calcio parossistico e dalla parlata improbabile, ovvero uno dei tanti personaggi che hanno fatto la fortuna di un certo cinema nostrano che i Vanzina provano a rimettere in piedi.
Tre ruoli e un solo universo narrativo: il calcio, per il ritorno di Diego Abatantuono al personaggio che sbancò il botteghino nel 1983. Questa volta l' ex capo tifoso milanistaDonato rientra in Italia dopo tanti anni di assenza e scopre di essere diventato padre, ma soprattutto che suo figlio è a capo degli ultras interisti. Tragedia insuperabile! Non va molto meglio allo juventino Tirzan che, a l suo risveglio dal coma scopre che sua moglie ha nel frattempo iniziato una relazione con un tifoso rivale. Infine Franco, tifoso dell'Inter, intraprende un comprensibile viaggio a Lourdes.
"Venendo da ruoli drammatici, sentivo la necessità di una parte brillante, ai limiti del comico, che e' il massimo a cui un attore può arrivare" sostiene Abatantuono. "Dopo il successo del dvd del primo film, è' arrivata sempre più' pressante la richiesta di un nuovo capitolo e così abbiamo fatto il secondo". Inoltre dichiara l'attore protagonista "E' una tifoseria allegra quella che si vede nel film. E' infatti voluto che non ci sia violenza. Noi vogliamo solo riportare il calcio a quello che deve essere: ossia gente matta che si sfotte con gli amici e basta".
"Il 'viulenza' di venticinque anni fa era innocuo"_aggiunge Carlo Vanzina. "In questi anni sono successi molti disastri." "Quello che piace ai ragazzi" aggiunge il regista _ "è la maniera non logica di affrontare le situazioni come anche il modo di parlare. Sono personaggi avulsi dalla società, un po' come il Sordi di Un americano a Roma. E la cosa interessante era proprio far vedere cosa è' successo ai personaggi dopo vent'anni, perché sarebbe stato ridicolo fare una copia del primo film". Sul successo del primo film, Enrico Vanzina aggiunge: "I ragazzi vogliono riappropriarsi della risata e della commedia degli anni '70-'80. Sono orfani di qualcosa nel presente e vanno a cercalo nel passato".
Tra il numeroso cast del film, presente anche Sabrina Ferilli presentatasi alla conferenza stampa con un look molto aggressivo."Mi piace recitare nelle commedie, dopo progetti con ruoli drammatici, sentivo proprio il bisogno di un personaggio brillante, che raggiungesse picchi di comicità, che sono poi le prove più difficili per un attore. Poi, sono una grande ammiratrice di Diego. Lui è un vero vulcano, quasi faticoso da sostenere. Uno s'aspetterebbe da un attore di lunga carriera, un certo distacco dal lavoro, quasi la stanchezza. Lui invece ti spiazza, dice battute divertentissime in continuazione. É la prima volta che vedo un attore che inventa costantemente una battuta che diventa sceneggiatura nel momento in cui la dice".