Qual è l'esatto significato di generazionale? Se la Treccani lo definisce come un "processo generativo [...] come complesso di persone nate in un determinato periodo di tempo", Fabrizio e Federico Sansone - I Sansoni - definiscono il concetto attraverso una commedia che racconta la difficoltà, da parte dei trentenni, di trovare un posto nel mondo. E poi si vede, con la regia affidata a Giovanni Calvaruso, racconta di due due ragazzi e di una raccomandazione... rubata! Per un equivoco, il raccomandato di turno, durante un concorso comunale, non coglie la scorciatoia, mettendo in moto una catena di eventi che faranno incontrare i due protagonisti, Federico e Luca. Nel cast anche Ester Pantano, Donatella Finocchiaro e Paola Minaccioni.
E poi si vede: intervista a I Sansoni

E poi si vede è, a tutti gli effetti, un esordio. Come vi abbiamo anticipato nella recensione, la coppia dimostra di saperci fare, puntellando al meglio i temi affrontati sotto la commedia. Fabrizio e Federico Sansone non sono banali, dimostrando una chiara lucidità anche durante la nostra video intervista. Con loro siamo partiti dal concetto ormai svanito del posto fisso. "Qui c'è tutto la differenza tra le generazioni. La definizione di posto fisso è ormai divenuto un espediente comico, se pensiamo a Checco Zalone", ci dicono, "Le cose sono cambiate: se a vent'anni i nostri genitori avevano una casa e un lavoro, oggi a trent'anni non potremmo permettercele. In questa ricerca di un posto nel mondo, lavoriamo per riflettere sulle nuove condizioni. Per seminare bene il terreno deve essere ben arato".
Interessante il parallelo tra E poi si vede e Nati stanchi, esordio datato 2002 di Ficarra e Picone (di cui i Sansoni gli eredi). "Venticinque anni fa usciva Nati stanchi, e ora c'è una ricerca diversa: la società è mutata, e noi scriviamo ciò che vediamo attorno. Raccontiamo la meritocrazia in Italia... quindi possiamo dire che il nostro è un film di fantascienza!"
"Vi paghiamo in soddisfazioni!"

Nel film c'è una frase emblematica, specchio dei tempi: "Vi paghiamo in soddisfazioni". Nulla di più vero, e nulla di più tristemente attuale. "Molte volte siamo stati pagati in soddisfazioni", proseguono i Sansoni, "Soprattutto all'inizio, quando facevamo gavetta a teatro. Soddisfazione è sinonimo di visibilità. E purtroppo anche questa roba fa parte della nostra generazione: i social sono una vetrina. Però è facile pensare che la colpa di questa situazione sia delle vecchie generazioni, ma il problema è anche nostro, che questa dimensione finiamo per accettarla. Certo, è un cane che si morde la coda"_.
E proseguono, "Bisogna riflettere sul sistema, sui cambiamenti che il sistema dovrebbe apportare. Poi che dire, noi siamo al servizio del pubblico, e con leggerezza tiriamo fuori ciò che pensiamo. Noi stessi siamo la metafora di questo film. Facevamo altri lavori, prima, e mentre abbiamo affrontato il processo creativo ci siamo occupati di altro. E poi si vede è figlio delle nostre esperienze".
L'incontro con Ester Pantano, Donatella Finocchiaro e Paola Minaccioni

Come detto, in E poi si vede c'è un cast di assoluto rilievo. Durante il press day che ha anticipato l'uscita abbiamo incontrato anche Ester Pantano, Donatella Finocchiaro e Paola Minaccioni. "Sono sempre felice di affrontare un esordio, rischiare e giocare in un inizio", ci ha detto Pantano. "Gli esordi sono un foglio bianco pronto a diventare qualcosa. I Sansoni hanno un ottimo background, e hanno molta voglia. C'è un'idea ottima, ben strutturata, e quindi motivo di grande orgoglio".
Una lode alla scrittura di Fabrizio e Federico Sansone che arriva anche dalla Finocchiaro, che in E poi si vede interpreta una villain mefistofelica, "Mi ha colpito l'idea, di questi trentenni in crisi. Non conoscevo i Sansoni, ma poi mi hanno colpito. Hanno qualcosa di geniale: elaborano continuamente idee e progetti, con un istinto quasi imprenditoriale. Hanno creato una commedia dal tema importante, sdrammatizzando un argomento molto serio".

Paola Minaccioni, invece, accosta il film alla più tipica delle commedie all'italiana. "L'esordio è spesso una meravigliosa finestra sul futuro. Spero sempre che i giovani mi portino da qualche parte. Qui c'è una voce antica che parla al futuro: la commedia all'italiana fatta da due ragazzi giovanissimi".