È colpa tua?, recensione: la saga prosegue tra sospensione dell'incredulità e intrighi di famiglia

Un sequel che mescola romance, tresche famigliari e azione a ritmo forsennato, infischiandosene della verosomiglianza.

Nicole Wallace e Gabriel Guevara in una scena di È colpa tua?

Dove eravamo rimasti? In È colpa mia? Nick aveva salvato la vita di Noah in una scena al cardiopalma in cui il padre violento della ragazza era stato ucciso dalla polizia grazie a una doppia derapata degna della gang di Dominic Toretto. Nella scena finale la madre di Noah li aveva beccati in flagrante e, insieme al suo compagno (nonché padre di Nick), si riprometteva di porre fine alla loro liaison a ogni costo.

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Marta Haraz e Ivan Sanchez, la madre di Noah e il padre di Nick in È colpa tua?

È colpa tua?: tutti contro Nick & Noah

La relazione tra i due ragazzi, già messa a dura prova dalla differenza di carattere e dalle circostanze della loro vita, nel sequel entra in un territorio ancora più turbolento. Mentre Noah inizia l'università, cercando di costruirsi un futuro lontano dalle ombre del passato, Nick è sempre più immerso nel suo lavoro e nel mondo che lo circonda. Le loro vite si intrecciano con nuovi volti e altre persone che sembrano pronte a insinuarsi tra loro. La distanza fisica e tanti oppositori riusciranno a spezzare il legame che li unisce?

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Alex Bejar e Nicole Wallace in una scena del film

Meno Fast & Furious e più Gossip Girl

Questo secondo capitolo amplia l'orizzonte narrativo, ponendo di lato l'attenzione alle corse automobilistiche e ai combattimenti clandestini per concentrarsi su temi più concreti. La storia si sposta verso i segreti e i giochi di potere che regolano la vita di una dinastia così influente come i Leister, dove nessuno sembra essere al sicuro dai colpi di scena e dai pericoli che minacciano di far crollare tutto.

Se nel primo capitolo della saga Culpables la somiglianza con altri titoli dello streaming era evidente - basti pensare al parallelismo tra la passione di Noah per le corse automobilistiche, ereditata dal padre pilota di rally, e il talento per il poker della protagonista di Uno splendido disastro - in È colpa tua? il focus narrativo si sposta. L'elemento centrale sono le dinamiche familiari, gli intrighi e una tensione latente che richiama il mondo delle telenovelas e del suo equivalente teenageriale più prossimo, ovvero Gossip Girl.

Un sapore da soap opera

Chissà se le origini argentine dell'autrice Mercedes Ron abbiano influito su questa evoluzione. La storia si spinge oltre lo young adult mixato all'azione del precedente capitolo, virando verso un terreno dove i patriarchi muovono i fili, nascondono scheletri nell'armadio e gestiscono i conflitti familiari dietro le quinte. Gli elementi drammatici si moltiplicano: ex fidanzate in cerca di vendetta, figure materne con doppi fini e nuovi interessi romantici pronti a scardinare ogni certezza.

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Goya Toledo, nel film È colpa tua? è la madre di Nick

Tuttavia, con questo cambio di rotta emerge anche una domanda inevitabile: che cosa lega davvero Nick e Noah? A parte una passione fisica irrefrenabile, il film non riesce a offrire al pubblico un motivo convincente per credere nella loro relazione.

Nick dimentica un anniversario importante per Noah, preso da un pranzo di famiglia in cui è presente anche la nuova e bellissima collega Sofia. Noah, dal canto suo, si intromette nelle dinamiche familiari di Nick, provocando una catastrofe. I temi della colpa e della fiducia iniziano così a incrinare il loro rapporto, che sembra fondarsi più su un'attrazione immediata che su una connessione profonda, come dimostreranno anche gli avvenimenti successivi.

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Eva Ruiz e Nicole Wallace

Tra passione e improbabilità

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Eva Ruiz e Nicole Wallace

Come accade spesso in questo genere di storie, la sospensione dell'incredulità è un requisito fondamentale. Colpi di scena inverosimili, segreti rivelati nei momenti più opportuni e situazioni a dir poco surreali scandiscono la trama, spingendo gli spettatori a chiudere un occhio - o entrambi - di fronte a certi sviluppi. Ma a lungo andare, l'accumulo di questi espedienti lascia un senso di vuoto narrativo.

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Una nuova generazione di spettatori

È colpa tua? si rivolge a un pubblico giovane, cresciuto tra TikTok e Wattpad, abituato a storie rapide e drammatiche, che predilige la carnalità al romanticismo e l'eccesso alla profondità. Ma è davvero sufficiente? In un'epoca in cui l'offerta è vastissima, è lecito chiedersi se non si possa offrire ai ragazzi qualcosa di più stimolante di questa minestra riscaldata.

Nonostante una regia che cerca di bilanciare melodramma e tensione, È colpa tua? si perde tra cliché e superficialità. Nicole Wallace è sicuramente più brava e credibile di Gabriel Guevara, così come alcuni degli attori maturi e di mestiere del cast, ma non bastano a ribaltare il giudizio sul film. E mentre la saga punta al cuore dei fan irriducibili, lo spettatore meno coinvolto potrebbe trovarsi a riflettere sul valore di una storia che, al netto di tutto, appare svuotata di emozioni e significati.

Conclusioni

Nel sequel di È colpa mia?, Noah e Nick si ritrovano coinvolti in una serie di intrighi familiari, dove la chimica tra i protagonisti è l’unico motore di una storia che si fa sempre più surreale. Con dinamiche familiari che ricordano più una telenovela che una storia romantica, il film ripropone le solite situazioni improbabili e scene d’azione fuori luogo del primo capitolo, allungando una storia che si regge su colpi di scena improbabili piuttosto che su emozioni autentiche. Se il film precedente era già povero di idee, questo sequel risulta ancora più privo di spessore, rivolgendosi a un pubblico che sembra accontentarsi di una narrazione vuota, senza alcun vero sviluppo.

Movieplayer.it
1.5/5
Voto medio
4.8/5

Perché ci piace

  • Alcuni degli attori maturi dimostrano un certo mestiere.

Cosa non va

  • L'eccesso di situazioni improbabili
  • Lo stile da soap opera
  • La totale assenza di romanticismo