Il rapporto con i proprio genitori è senza dubbio il fulcro intorno cui ruota Birthmarks (in italiano Impronte genetiche), quarto episodio della quinta stagione di Dr. House: Medical Division, sia per quel che riguarda il caso clinico che ci viene proposto, sia per gli avvenimenti che scuotono la vita di Gregory House ed è di nuovo la morte ad avere il potere di tirare le fila dei rapporti umani, la morte di una persona vicina che però non è corretto, almeno in questo caso, definire come "persona cara".
La puntata si apre con una donna dai lineamenti inequivocabilmente asiatici che si trova in Cina, accompagnata da un interprete, per poter conoscere i suoi genitori naturali anche se l'impresa appare difficile, visto che la coppia di anziani cinesi che lei avvicina nega categoricamente di avere mai avuto una figlia e di conseguenza di non averla mai nemmeno data in adozione.
Sconvolta dal rifiuto ed essendo ancora convinta che proprio quelle due persone siano i suoi veri genitori, la donna si avvicina ad una statua di Buddha per pregare chiedendo all'interprete come comportarsi visto che non è a conoscenza degli usi e costumi del suo popolo di origine. L'uomo le spiega che basta esprimere un desiderio e poi sollevare la statua, cosa che la ragazza fa senza esitare e proprio mentre compie questo semplice gesto comincia ad accusare un forte dolore all'addome e si accascia in terra.
Dopo essere stata operata d'urgenza in Cina, la donna viene affidata all'esperienza dei medici del Plainsboro e quindi sottoposta all'attenzione di House che però ha anche altro di cui occuparsi: evitare di partecipare ai funerali del proprio padre.
Lo spettatore apprende tale notizia senza alcuna drammaticità, come un dato di fatto che lo stesso House comunica al team durante la diagnosi differenziale per la donna cinese.
Non solo, House non si mostra dispiaciuto per il lutto, non intende chiamare nemmeno sua madre per essere vicini almeno nel dolore, soprattutto dichiara fermamente di non essere intenzionato a partecipare al funerale e a questo punto l'unica soluzione è drogarlo per sistemarlo, incosciente, su di un auto diretta in viaggio verso casa.
Ed è al suo risveglio a bordo dell'auto di Wilson che House scopre l'identità dell'autista e complice della Cuddy nel "rapimento" a suo danno, cosa che gli fa indubbiamente piacere perché è la dimostrazione evidente di quanto l'amico sia ancora legato a lui.
La paziente è quindi affidata alle cure del team, House potrà interagire con loro solo a distanza e attraverso il telefono cellulare, perché la priorità è arrivare in tempo alla cerimonia funebre dove sua madre pretende che egli tenga l'elogio per il padre defunto.
Ma è proprio il viaggio a costituire il cuore dell'episodio per diversi motivi. Il primo e più evidente è la possibilità di rifondare l'amicizia tra House e Wilson, ma non si tratta solo di questo perché attraverso le peripezie che i due affrontano, causate tutte dalle stesso House che fa di tutto per per ritardare l'arrivo a destinazione, veniamo a conoscenza di elementi nuovi per inquadrare ulteriormente la natura dei rapporti tra di loro.
Scopriamo anche che House nutre dei sospetti sul proprio genitore perché è convinto, sin dall'età di 12 anni, che l'uomo in realtà non sia il suo padre biologico e questo ha contribuito a rendere ulteriormente difficile la comprensione reciproca.
In ospedale, intanto, le indagini sulla paziente, che tra l'altro ha anche gravi problemi di alcolismo, proseguono serrate, ma senza portare reali cambiamenti per un epilogo felice del caso clinico e il team tenta di mettersi in contatto con House per comunicargli i risultati delle analisi, però in quel momento Greg è impossibilitato a rispondere perché trattenuto in arresto. Infatti, grazie al superamento dei limiti di velocità locali (causato sempre da House) lo sceriffo cittadino ha fermato Wilson per una vecchia accusa a suo carico. E mediante questo espediente narrativo apprendiamo le circostanze della nascita dell'amicizia tra Greg e Wilson: durante un convegno medico noiosissimo, Wilson aveva provocato una rissa ed era stato incarcerato e proprio House, che all'epoca per lui era un perfetto sconosciuto, gli aveva pagato la cauzione per farlo tornare in libertà.
Lo sceriffo, ascoltata la storia e saputo che i due sono attesi ad un funerale, decide di lasciarli andare e quindi il viaggio può proseguire fortunatamente senza altri intoppi fino alla sala dove si tiene la cerimonia.
Qui House incontra sua madre che lo invita a tenere il discorso di commiato, House è restio data la mancanza di rapporti che aveva con l'uomo, anzi individua tra gli astanti anche colui il quale potrebbe essere il suo reale padre e lo indica a Wilson, ma sotto le insistenze della madre è costretto a cedere e si accomoda sul pulpito per pronunciare poche brevi parole di circostanza. Se il momento sia davvero commovente non possiamo in realtà appurarlo perché con gli occhi lucidi House si avvicina al feretro aperto dove giace suo padre e si china per baciarlo sulla fronte, ma nello stesso momento ne approfitta anche per tagliargli un piccolo pezzo di orecchio per poter eseguire gli esami di compatibilità genetica.
Wilson si accorge di tutto e trascina via Greg e nel colloquio decisivo tra i due House lo incalza affermando che il vero motivo per cui l'amico ha messo fine alla loro amicizia è solo la paura di perderlo all'improvviso, come era successo appunto con Amber.
Ma a questo punto tra i due qualcosa si è ormai sbloccato, Wilson ammette implicitamente di stare bene in compagnia di House che può finalmente concentrarsi sul caso della paziente facendosi aiutare nella diagnosi differenziale proprio dall'amico mentre sono in un fast food a mangiare un panino.
E l'intuizione finale è proprio di Wilson che lega l'anno di nascita della giovane alla legge cinese sul controllo delle nascite che prevede la possibilità di avere un unico figlio. I genitori naturali della donna, contadini poveri, volevano un figlio maschio e il padre, alla nascita della bambina, aveva tentato di ucciderla conficcandole degli spilli attraverso la fontanella del cranio, però poi si era pentito e aveva portato la figlia in un orfanotrofio. Il Buddha che la donna aveva sollevato conteneva un magnete che aveva agito sul ferro degli spilli, rimasti in quella posizione per anni, e li aveva fatti spostare causando tutti i sintomi. Non resta, quindi, che operare per rimuovere il problema.
Siamo arrivati all'epilogo di Birthmarks con l'ultimo colloquio tra House e Wilson dove apprendiamo che l'House defunto realmente non è il padre biologico di Greg, cosa che però non sappiamo se verrà sviluppata in seguito, e che Wilson ha finalmente cambiato idea, decidendo di ritirare le dimissioni per restare al Plainsboro e continuare a lavorare gomito a gomito con l'amico ed è proprio da Wilson che House accetta finalmente le condoglianze per il lutto, primo passo per poter andare avanti nelle vite di entrambi.