Anche per la quinta stagione di Dr House: Medical Division arriva il momento dell'episodio natalizio, ultimo di questo 2008 causa la tradizionale pausa festiva.
Joy to the World chiude l'anno con il messaggio sottile che la vita in ogni caso continua a scorrere e che anche dalle tragedie, per quanto immense possano essere, è possibile ricavare felicità parallele, segno tangibile di mutamento nell'architettura della serie, che pur non essendo mai stata strettamente pessimista, comunque non lasciava grande spazio ad una visione positiva.
Cosa sia cambiato di riflesso anche in House è difficile da stabilire, se nel complesso il nostro dottore appare immutato e impegnato nei suoi consueti giochi psicologici tesi a destabilizzare i suoi collaboratori e amici, il suo atteggiamento nei riguardi di Lisa Cuddy è senza dubbio diverso, ma è ancora troppo presto per tirare la somma di questa relazione ancora embrionale e che non offre alcuna garanzia di sviluppo.
L'indagine medica sui sintomi manifestati dalla giovane paziente non conduce a nulla di concreto a parte l'abuso di alcolici che la ragazza assume per spegnere il suo disagio e scartata l'ipotesi che si possa trattare di qualche altra sostanza tossica che i suoi aguzzini le hanno somministrato durante l'ennesimo scherzo, non resta che considerare l'ipotesi della leucemia.
Lisa Cuddy, molto preoccupata dal lato umano per un'immediata empatia con la ragazzina, si impegna al massimo per contribuire alla diagnosi, ma il quadro clinico degenera troppo rapidamente per lasciare speranze di guarigione. Ed è proprio Lisa a capire che Natalie non soffre di leucemia, ma di eclampsia, una malattia legata alla gravidanza, ma poiché durante gli esami medici non era risultata alcuna traccia di gravidanze in atto la spiegazione è solo che la paziente è reduce da un parto recente.
Natalie allora è costretta a confessare di aver nascosto a tutti il suo stato, anche al padre della bambina, suo compagno di scuola, e di aver partorito da sola in una casa abbandonata. La neonata però non era riuscita a sopravvivere e lei l'aveva lasciata in quel posto orribile senza nemmeno poterla seppellire. Oppressa com'è dal senso di colpa, Natalie non si preoccupa nemmeno della notizia che i danni a fegato e cuore sono ormai irreversibili e che le restano solo pochi giorni di vita.
Cuddy, spinta dalla necessità di verificare la storia o forse soltanto dal bisogno di ritrovare il piccolo cadavere, si reca nella casa dove era avvenuto il parto e si sorprende nel trovare invece la piccola viva, accudita da una coppia di senza tetto che le avevano salvato la vita. Li convince allora a lasciare che la bambina venga portata in ospedale per assicurarle condizioni di esistenza migliori.
L'arrivo di Cuddy con la neonata tra le braccia di certo non salva per miracolo la vita di Natalie, ma almeno lenisce il senso di colpa della ragazzina condannata a morte certa.
Però il futuro della piccola resta in sospeso perché sia i genitori di Natalie che quelli di Simon, padre della bambina, reputano troppo doloroso accogliere in casa la neonata, avviata quindi sulla strada dell'adozione.
A questo punto Cuddy decide di assumersi in prima persona la responsabilità della maternità richiedendo l'affido della bimba e Greg, a differenza di quanto aveva fatto in passato, questa volta sembra approvare, consapevole del bisogno di dare amore che è presente in Lisa.
In realtà non si tratta affatto di partenogenesi, ma di tradimento puro e semplice così come indicato dai test di laboratorio, solo che in questo caso House ha preferito lasciare l'illusione del miracolo mettendo da parte, anche se per suo unico tornaconto, l'abituale cinismo.
Ultimo aspetto dell'episodio da trattare è la vicenda medica e umana di Thirteen alle prese con la sperimentazione del farmaco per la Huntington. I rapporti tra lei e Foreman diventano sempre più stretti, anche se la giovane è infastidita dal comportamento che il suo collega ha avuto nei confronti di un'altra donna che partecipava al piano di ricerca. I modi cinici di Foreman erano stati responsabili dell'abbandono della paziente e Thirteen lo accusa di essere, come House, interessato solo alla ricerca tralasciando il lato umano delle persone.
Foreman, colpito ancora una volta dalle analogie caratteriali che riscontra suo malgrado con House, decide di rimediare e propone alla donna un percorso di sperimentazione meno aggressivo e più tollerante con le esigenze legate all'avanzare del male.
Tanta disponibilità colpisce Thirteen che si scusa con il collega ritrattando le accuse, ma è evidente che tra i due ormai il rapporto non è solo lavorativo, ma anche umano ed infatti è il loro bacio a suggellare la fine dell'episodio.