Le vite dei calciatori come fiabe che dalla strada ti conducono direttamente agli allori del jet set, tra auto sportive, modelle e sballo in discoteca? Niente di più lontano da quanto mostra Doppio passo, esordio alla regia del fiorentino Lorenzo Borghini che ha fatto il suo debutto in anteprima mondiale, unico film italiano in concorso, al Lucca Film Festival 2023. Proprio questo approccio dal basso al calcio popolare delle serie minori e alla fatica di tirare avanti, nello sport come nella vita, ha attratto il protagonista Giulio Beranek, che interpreta la stella della Carrarese Claudio Russo, il cui contratto viene rescisso dopo la promozione della squadra in B lasciandolo indebitato e nelle mani di uno strozzino.
"Trovo che sia più interessante parlare di qualcuno che vive una realtà più vicina a quella del pubblico" racconta Beranek, origini circensi e un passato da calciatore a sua volta. "Claudio è un dipendente del calcio, come tanti calciatori delle serie minori, ma non ha vissuto in maniera umile e non ha messo da parte nulla. Io lo vedo come un antieroe, il film mette in mostra tutte le sue fragilità".
Un esordio vincente
Per Doppio passo, Giulio Beranek si è messo in gioco affidandosi nelle mani di un regista esordiente, anche se con una lunga esperienza alle spalle nel campo dei corti e dei documentari, in un ruolo piuttosto delicato. "Amo recitare in opere prime scritte bene" dice. "Il mio personaggio è presente in ogni inquadratura quindi ho sentito la responsabilità fin da subito, ma Lorenzo aveva le idee chiare. Ha avuto coraggio a scegliere me invece di affidarsi a un nome noto. Ha un'idea di cinema chiara, il suo punto di riferimento è Ken Loach".
Nonostante l'impegno del cast e della troupe, girare Doppio passo non è stata una passeggiata per via delle difficoltà ben note delle piccole produzioni, come conferma l'attore: "Avevamo un budget limitato, abbiamo girato in 27 giorni, ci mancava tutto, ma ci siamo dati da fare. Abbiamo girato al ritmo della tv cercando di mantenere una qualità alta. Quando ho rivisto il film sono stato contento. Il cinema sarà al collasso, ma gli autori ci sono e spero che questo venga percepito". Per quanto riguarda le location toscane, Beranek è rimasto piacevolmente sorpreso: "Non conoscevo questi posti, Massa, le Alpi Apuane... sono stati una bella scoperta. Siamo stati un mese e siamo stati accolti benissimo".
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Dal cinema ai video musicali
Visti i feedback positivi ricevuti da Doppio passo al Lucca Film Festival e alle altre anteprime che precedono l'arrivo nei cinema il 12 ottobre, distribuito da Garden Film, Giulio Beranek si dimostra fiducioso e spiega che, per risollevare le sorti del cinema italiano, "servono film che costino poco e portino più gente possibile in sala. Storia e personaggi come questi possono avvicinare molte più persone perché sono riconoscibili".
Parlando del suo passato e delle origini circensi della sua famiglia, l'attore confessa di aver sfruttato il suo background per il personaggio di Claudio Russo, in particolare per quanto riguarda la forma fisica. "Sono sempre abbastanza allenato, quindi non ho avuto problemi" confessa. "Per quanto riguarda l'elasticità, ho girato una scena di una sforbiciata piuttosto impegnativa, che però non è stata montata". Oltre al cinema e alla tv, Beranek è comparso in vari video musicali, un'esperienza nata quasi per caso di cui parla volentieri: "Fabrizio Moro è uno dei miei cantautori preferiti. Quando mi ha chiamato gli ho dato la mia completa disponibilità e mi ha fatto apparire nudo sui sassi di Matera. Poi ho partecipato a due video di Franco 126, altro artista che stimo molto. Quando i cantanti mi piacciono lo faccio volentieri, se chiamasse un musicista che non apprezzo direi di no".