Doctor Who è la serie di fantascienza più longeva di sempre, con più di 60 anni di storia. La serie classica è arrivata sugli schermi britannici nel 1963 e da allora il Dottore ha avuto diverse vite. Nel 2005 Russell T Davies ha rilanciato le avventure del Signore del Tempo e ora, sempre lui, è alla guida del nuovo reboot.

Questo nuovo corso di Doctor Who ha come protagonista il Quindicesimo Dottore: a interpretarlo è Ncuti Gatwa, che si è fatto conoscere grazie al ruolo di Eric in Sex Education. Il suo personaggio è speciale: non è una semplice rigenerazione del Quattordicesimo Dottore (interpretato ancora da David Tennant, che è stato l'amatissimo Decimo), ma frutto di una bigenerazione. Ovvero: Quattordicesimo non è scomparso, ma si è scisso in due. Quattordicesimo e Quindicesimo, quindi, coesistono.
La prima stagione con Gatwa è del 2024 e segna quindi l'inizio della terza fase delle avventure. Doctor Who 2 arriva ora con nuovi episodi, su Disney+. È l'occasione per conoscere la nuova companion di Quindicesimo, Belinda Chandra, interpretata da Varada Sethu. Nella nostra intervista i due attori ci raccontano un po' com'è questa nuova coppia di avventurieri dello spaziotempo. E rispondono alla domanda che tutti i fan della serie si fanno: il TARDIS è davvero più grande all'interno?
Doctor Who: intervista a Ncuti Gatwa e Varada Sethu
Domanda forse scontatissima, ma irresistibile. Un tormentone del personaggio è la frase: "il TARDIS è più grande dentro". È davvero così?
Ncuti Gatwa: "Assolutamente sì. Enorme! Il nostro TARDIS in particolare. Quando ho visto il set per la prima volta non potevo crederci. Era così bello. E ho pensato che fosse un parcheggio! È semplicemente folle. È enorme. Sembra grande sullo schermo, ma lo è anche di persona. Provate a immaginare: le dimensioni dello studio sono quelle di un hangar".
Il Dottore è ovviamente legatissimo alla sua astronave. Tanto che nel primo episodio di questa seconda stagione, The Robot Revolution, lo bacia sulla porta esterna. C'è così tanto amore tra i due? L'attore: "Oh, lo adoro. Bacerei quel TARDIS ogni giorno! È il mio orgoglio e la mia gioia. Lo amo così tanto. È stato bellissimo baciarlo".
Belinda Chandra è la nuova companion del Quindicesimo Dottore
Nella precedente stagione di Doctor Who la companion del protagonista era Ruby Sunday (Millie Gibson). Si aggiunge ora Belinda Chandra, interpretata, come dicevamo, da Varada Sethu. Come sempre, si tratta di una personalità molto forte e particolare. Quando il Dottore si presenta, definendosi semplicemente Dottore, lei gli risponde: "Ok, allora io sono l'infermiera!". Praticamente una coppia perfetta?

Sethu: "Sì e si vede in questa stagione. Penso che siamo bravi a recitare insieme, sia come attori che come personaggi. Tiriamo fuori il meglio l'uno dall'altra. Belinda migliora il Dottore e il Dottore migliora lei. Si affidano l'una all'altro". Gatwa concorda: "Lui si affida a lei. Sa che può contare su Belinda per chiarezza, supporto e saggezza".
Quindicesimo è come un bambino
Ncuti Gatwa interpreta una versione del Dottore particolarmente entusiasta e sorridente. Ci spiega che è stato proprio uno dei suoi obbiettivi principali: "Immagino il personaggio come questo essere che ha costantemente la possibilità di rinascere e di vedere il mondo con occhi nuovi, attraverso una nuova lente. Questa idea mi entusiasmava molto. Questo è un Dottore particolare: abbiamo avuto una separazione, due generazioni dal corpo di Quattordici. Quattordici ha fatto un viaggio faticoso, non sapeva perché fosse tornato con le sembianze del Decimo".

"Claire Williams, la truccatrice della prima stagione, quando sono andato per la prova trucco, mi ha detto una cosa che mi è rimasta impressa nella testa: penso che il Quindicesimo sia nato dalla fatica del Quattordicesimo. E quindi mi è sembrata davvero interessante questa idea di occhi nuovi e della curiosità di un bambino. Mi sembra che il Dottore sia proprio così. Il Signore del Tempo vive da migliaia e migliaia di anni e ha viaggiato continuamente nel tempo e nello spazio. E penso che, rinascendo costantemente, ogni volta trovi qualcosa di nuovo. Quindi sì, l'entusiasmo deriva dal suo senso di curiosità, di avventura e dalla possibilità che ha avuto di vivere di nuovo: si riaffaccia costantemente alla vita".
I nuovi mostri di Doctor Who

Una caratteristica distintiva della saga di Doctor Who sono i suoi mostri: dagli immancabili Daleks a ogni forma aliena immaginabile, tutte queste creature sono avversari interessanti, che spesso sono lo specchio dei tempi che stiamo vivendo. Russell T Davies ha promesso tanti nuovi mostri in questi episodi. Che cosa ci possiamo aspettare da loro?
Varada Sethu: "Mi piace che ci siano alcuni mostri che sono un po' più sfumati in termini di buono e cattivo. Credo che ciò che mi piace di più dei mostri, o dei cattivi, in questa stagione è che tendono a essere complessi, hanno diversi livelli e hanno le loro ragioni per comportarsi in quel modo. Per tutti i mostri ci sono dei momenti in cui la maschera scivola un po' e il Dottore, o Belinda, o entrambi, riescono a coglierlo e fare appello alla loro vulnerabilità. Questo nasce dalla connessione e dalla compassione. È questo che mi piace di più dei mostri della stagione".
Gatwa concorda: "Soprattutto quest'anno, il grande cattivo, metaforicamente, è come se rappresentasse l'oscurità che esiste in ognuno di noi. In questa stagione parliamo di come si può dare voce a questo aspetto che tutti abbiamo e come si fa a trasformarlo in compassione".