Imprevedibile e anarchico come sempre, Quentin Tarantino (a oggi) sembra non aver aggiunto l'accordo con l'amico Marco Muller e, a differenza di quanto anticipato qualche settimana fa, non parteciperà al Festival Internazionale del Film di Roma. Non è ancora svanita la speranza in una sorpresa dell'ultimo minuto, ma il suo Django Unchained, più che una speranza, è già una solida certezza. Lo ha verificato lo stuolo di fans italiani che, dopo una lunga attesa, è riuscito a conquistarsi un posto nel Cinema Astra, tempio - insieme al vicino Centrale - di Lucca Movie Comics & Games. Che dire. Il pubblico non è certo rimasto deluso. Il legame di Tarantino con l'Italia è davvero speciale così il regista, in sinergia con la Warner Bros., ha dato il benestare per l'eccezionale proiezione di una preview di otto minuti che, al suo interno, contiene la sua bella dose di italianità. Alla base di Django Unchained vi è l'amore incondizionato di Tarantino per gli spaghetti western e il nome del suo protagonista è mutuato dal cult Django, western del 1966 diretto da Sergio Corbucci. Il cinefilo Quentin ha addirittura cooptato l'inteprete originale di Django, Franco Nero, per utilizzarlo in un breve cameo un cui flash compare alla fine del maxitrailer mostrato a Lucca.
Ma veniamo alle immagini viste in anteprima. I primi trailer apparsi in rete avevano lasciato intravedere frammenti dell'incontro tra lo schiavo Django (Jamie Foxx) e il Dottor King Schultz (Christoph Waltz). La preview si apre proprio con l'episodio in questione, mostrando Django in catene insieme ad altri schiavi, trascinato dai suoi aguzzini attraverso il deserto. E' notte quando il gruppo si imbatte nel carretto dell'eccentrico Dottor Schultz, dentista di origine tedesca dal grilletto facile che tenta di comprare Django, ma di fronte al rifiuto del suo padrone mette mano alla pistola uccidendo i carcerieri bianchi e liberando gli schiavi. Django e Schultz stringono un accordo: in cambio dell'aiuto nella sua attività di cacciatore di taglie, Schultz passerà al setaccio con Django tutte le piantagioni alla ricerca di sua moglie, anche lei in catene. Seguono un paio di scene segnate dall'ironia tarantiniana: nella prima Jamie Foxx, per la prima volta in groppa a un cavallo, esprime la preoccupazione per la reazione dei bianchi di fronte al suo nuovo status, mentre l'europeo Schultz, proveniente da un mondo ben più civile, disapprova e si prende gioco della mentalità locale; nella seconda vediamo Django impegnato ad apprendere i segreti dell'uso della pistola. Saltiamo all'arrivo del duo in una ricca piantagione. Ad accoglierli sul portone di un'immensa villa, in mezzo alla servitù, troviamo Don Johnson, completamente vestito di bianco alla maniera dei gentiluomini del Sud, che si rivolge a Schultz in modo tutt'altro che cortese finché quest'ultimo lascia trapelare la possibilità di accordarsi su un lucroso affare. Al che il personaggio di Don Johnson, il cui nome è Bennett, cambia immediatamente atteggiamento anche se lui e la sua schiava Betina hanno difficoltà ad accettare lo status di uomo libero di Django. Arriviamo alla seconda scena violenta della preview, la più pittoresca, quando Betina scorta Django a visitare il giardino, non prima di aver ironizzato sul suo curioso abbigliamento. L'uomo le chiede informazioni su uno dei carcerieri che lo hanno tratto in catene marchiandolo a fuoco (la scena ci viene mostrata in un flashback fulmineo) e scopre che si trova proprio a pochi metri da lui, intento a maltrattare una schiava, così Django non ci pensa due volte e attraversa il giardino pistola in pugno sparando a bruciapelo al suo nemico e accompagnando il gesto con una delle battute cult del film: "Mi piace come muori". Zoom su Leonardo DiCaprio nei panni del villain Calvin Candie, circondato dalle sue schiave intente ad accudirlo in modo piuttosto lascivo. Tra paramenti rosso e oro e servitori minacciosi, Candie accoglie Schultz e Django e dopo aver ascoltato la loro proposta esclama divertito: "Prima avevate la mia curiosità, ora avete la mia attenzione" (altra battuta già di culto). Le immagini che seguono, montate con ritmo concitato, sono quelle già apparse sul web di Samuel L. Jackson, invecchiato ad hoc che parla con la bella Broomilda, moglie di Django e schiava di Candie, e di Django e Schultz in azione. Nel finale fa la sua comparsa anche Franco Nero che viene mostrato al bancone del saloon, intento a conversare con Jamie Foxx. L'impressione che la preview di Lucca ci lascia è molto buona. Come e più che in Bastardi senza gloria, Tarantino sembra divertito all'idea di riscrivere la storia del West alla sua maniera e punta sull'impatto grafico delle immagini, ma anche sulla dimensione ironica. Schultz è il classico personaggio dalla lingua sciolta che incanta i nemici con la sua parlantina prima di far comparire dal nulla una pistola e freddarli senza pietà, mentre Django, in virtù del suo doloroso passato, rappresenta la componente drammatica della coppia. Al momento non possiamo fornire giudizi sugli altri personaggi, ma le divertite apparizioni di Leonardo Di Caprio ce lo mostrano intento a gigioneggiare con la macchina da presa, più folcloristico che feroce. Vista la passione di Tarantino per il sangue, in tal senso ci attendono notevoli sorprese in futuro. Nell'insieme Django Unchained appare piuttosto stilizzato, alternando scene 'sporche e ruvide' alla maniera dello spaghetti western anni '60 ad altre più surreali, il che rende difficile comprendere il tono complessivo dell'operazione, ma la perizia con cui Quentin sa posizionare la macchina da presa anche stavolta non tradisce. Unico neo nella visione: il doppiaggio del personaggio di Schultz a cui viene appiccicata una parlata finto-teutonica quasi parodistica che, al primo ascolto, stona un po' con il resto, ma questo non ha raffreddato l'entusiasimo dei fedelissimi tarantiniani che hanno accolto il maxitrailer con un lungo applauso. Per scoprire gli altri segreti di Django Unchained l'appuntamento è rimandato nei cinema a partire dal 17 gennaio 2013.Django Unchained: la preview del Lucca Comics
Ecco cosa è stato mostrato durante l'anteprima firmata Warner che ci ha permesso di dare un primo sguardo al western sudista di Tarantino. Ed è già cult.