Diva Futura, intervista a Giulia Steigerwalt e Barbara Ronchi: "Schicchi era femminista"

La regista e l'attrice dicono la loro sulla sessualità, sull'importanza di scandalizzare e su com'è stato lavorare con un vero pitone sul set. In sala.

Barbara Ronchi è la protagonista di Diva Futura di Giulia Steigerwalt

A suggerirle di leggere il libro di Debora Attanasio Non dite alla mamma che faccio la segretaria è stata Greta Scarano: Giulia Steigerwalt, regista, se ne è innamorata e ha deciso di portarlo sul grande schermo. È la storia della segretaria di Riccardo Schicchi, fondatore di Diva Futura, agenzia di casting e produzione pornografica fondata nel 1983. Il film, che si chiama proprio come l'agenzia, è stato presentato in concorso a Venezia 2024 ed è nelle sale dal 6 febbraio.

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Barbara Ronchi in Diva Futura

Nel ruolo di Debora c'è Barbara Ronchi, che con Steigerwalt ha già lavorato in Settembre (2022), esordio della regista, che ha portato fortuna a entrambe: per quel film sono infatti state premiate con i David di Donatello alla miglior regista esordiente e alla migliore attrice protagonista. Come ci ha detto nella nostra intervista, dopo quell'esperienza, Ronchi avrebbe fatto a occhi chiusi qualsiasi proposta da Steigerwalt. E così è stato.

Grazie alla storia di Schicchi hanno potuto ragionare entrambe sulla sessualità, su come è cambiata dagli anni '80 a oggi e su quanto sia importante realizzare opere che facciano discutere. Ci hanno anche rivelato come è stato girare con un vero pitone sul set. Spoiler: i pitoni se stai fermo ti si arrotolano addosso. Per Ronchi non è stata una passeggiata.

Diva Futura: intervista a Barbara Ronchi e Giulia Steigerwalt

In Diva Futura vediamo come Schicchi avesse un'idea romantica della pornografia: per lui la bellezza femminile doveva essere esaltata, avvolgendola anche con un velo di mistero. Oggi invece, in un periodo storico in cui tutti, tra una foto di un piatto di pasta e di un aperitivo, possiamo postare sui social immagini provocanti, siamo più anestetizzati per quanto riguarda la sessualità?

Giulia Steigerwalt: "Sì, Schicchi aveva una visione romantica, molto poetica. Pensava di fare arte e la faceva, a suo modo: se si guardano in suoi film si può notare come ci fosse un approccio artistico. C'era una cura della storia e del finale. E anche dal punto di vista tecnico e delle riprese. Ciò a cui lui ha dato il la è nato con un'intenzione di rivoluzione, ispirato dall'amore libero degli anni '70. Voleva rivoluzionare il costume: era un anticonformista, andava contro le regole. Come diceva lui: siamo amorali, ma mai immorali. Secondo me oggi la società è molto immorale. Se si approfondisce un po' il discorso, capiamo che il fatto di non avere senso del pudore, di avere un grande rispetto della donna, come aveva Schicchi, lo ha portato, alla fine della sua vita, a pensare di aver fallito. Ha capito che quello a cui lui aveva dato inizio è diventato l'esatto opposto".

"Ha dato il via a questa libertà con cui voleva innalzare le donne, le voleva sublimare non mortificare, come dice lui stesso, invece oggi la pornografia mortifica le donne. È una pornografia violenta, che educa in maniera silente i ragazzi, anche a 12 anni ormai, e quindi questa libertà è diventata qualcosa di terribile. E, in qualche modo, da una parte c'è molta moralità in apparenza, invece poi, nel profondo, c'è immoralità. Lo vediamo nella violenza di genere che c'è, nella mancanza di educazione sentimentale, che invece andrebbe fatta nella nostra società. A me è piaciuto molto fare questo film perché ho trovato, in quel pezzetto di storia, una visione anche molto femminista e a favore delle donne. In questo senso per me è un film che le donne dovrebbero vedere assolutamente, perché oggi ci sentiamo più consapevoli per alcune cose, ma per altre invece siamo tornati indietro".

L'importanza di scandalizzare

Nel film Schicchi dice: "Stupire e creare scandalo ci piaceva tantissimo". Quarant'anni dopo tutti, da artisti e intellettuali a sportivi, sono preoccupatissimi di non dire o fare mai qualcosa che risulti controverso. Pena la gogna mediatica. O, nei casi peggiori, il rischio di essere "cancellati". Quanto fa bene invece all'arte creare discussione e provocare?

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Una scena di Diva Futura

Per Barbara Ronchi: "Penso che questo film possa far tanto discutere e che se ne possa parlare. Riccardo Schicchi metteva al centro il piacere e la bellezza della donna. Per lui erano cose di cui non si dovevano vergognare, anzi. Ai suoi occhi potevano essere viste come qualcosa di meraviglioso, irraggiungibile. E queste donne, attraverso il proprio piacere e la propria indipendenza economica, lo erano. Avevano un potere: di decidere i propri partner nei film, di essere delle grandi provocatrici. Si divertivano moltissimo. Cicciolina in parlamento era una grande provocazione! È chiaro che non ci fosse la volontà di fare politica e di portare avanti un programma, ma lei era il simbolo dell'aver portato quella rivoluzione fin lì. E sono arrivati fin lì per far sorridere le persone e, soprattutto, per portare il messaggio dell'amore libero, dell'oltraggio al pudore, che era il libro di Schicchi. Erano dei veri provocatori".

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Il pitone di Schicchi

Quella di Diva Futura è una storia vera e anche le cose che sembrano più assurde sono reali. Come l'amore di Schicchi per gli animali. E il fatto che avesse un pitone in ufficio, Tinta. La regista ci racconta questo aspetto particolare del personaggio: "Schicchi era un animalista e un ecologista: fondò il primo partito a favore dell'ambiente, Il partito del sole, che però non ha avuto fortuna. Amava gli animali, ne aveva diversi e ne ha sempre avuti. Se ne occupava amorevolmente. Sappiamo che Debora si metteva al collo il pitone in ufficio, perché, ci hanno spiegato, sono animali a sangue freddo, quindi amano il calore del corpo umano. Ho chiesto dunque a Barbara se volesse fare questa scena con il pitone addosso. Le ho fatto vedere un video in cui il figlio del responsabile degli animali ci giocava: mi ha detto ma certo, ci riesce anche un bambino! E invece...".

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Lidija Kordic è Cicciolina in Diva Futura

La versione di Ronchi: "Mi voleva far fare una scena che riproduceva le foto in cui si vede Debora che porta in giro questo pitone. Il problema è che, non lo sapevo, se stai ferma il pitone si arrotola! Quindi avrei dovuto maneggiarlo. In più il giorno che dovevamo girare stava facendo la muta. E quindi perdeva la pelle e mozzicava. Giuro, mozzicava. A quel punto mi sono rifiutata!".