L'inconcepibile è avvenuto, il codice di Harry è violato: Dexter ha ucciso un innocente. Non che il fotografo Jonathan Farrow fosse un tipo particolarmente amabile, ma in ogni caso sembra ora incontestabile che ad assassinare le giovani modelle clandestine che frequentavano il suo studio non sia stato lui, ma il suo assistente, ora nelle mani di Miami Metro. Dex è comprensibilmente sconvolto; Harry è scomparso, almeno per il momento, e Dexter vorrebbe aver ascoltato il suo consiglio, quello di occuparsi del comprovato e letale pluriomicida Arthur Mitchell/ Trinity prima di lasciarsi vinere dal casod all'assassino di modelle. Ora non gli resta che recuperare quento può, anche per vincere il rimorso, e così scova una scusa credibile da rifilare a Rita e al tenente Laguerta per poter accompagnare il suo nuovo mentore in una gita a Tampa - dove Dex suppone che Trinity, che non ha esattamente un'aria soddisfatta e spensierata ultimamente - potrebbe persino dare l'avvio a un nuovo ciclo di omicidi.
Intanto Debra riesce a convincere Maria Laguerta a raccogliere appieno l'eredità di Frank Lundy, aprendo un'inchiesta a 360° sugli omicidi per cui è sospettato il misterioso Trinity killer - per il disappunto del fratello, che vorrebbe il dipartimento in ben altre faccende affaccendato. Per Deb però è in arrivo una doccia fredda: in quanto mancata vittima di Trinity, non può partecipare alle indagini, e il tenente le toglie il caso e lo affida al suo partner Quinn, molto meno coinvolto e preparato all'abbisogna. Ma mentre cerca di "pilotare" il collega a distanza, Deb ha un'illuminazione decisiva...Questo Road Kill, ottavo episodio della quarta stagione dell'egregio serial targato Showtime, non è forse quello che ci aspettavamo come prosecuzione della storyline centrale dopo le rivelazioni degli ultimi episodi, e come trampolino di lancio per la fase finale della stagione: tutta l'avventura di Dex e Arthur a Tampa, nonostante la visita alla vecchia casa del futuro Trinity e le reciproche "confessioni", appare un po' fine a sé stessa, tanto più che si risolve con un nulla di fatto. Anche il resto del materiale narrativo proposto in questo episodio - eccettuata forse l'epifania di Deb - è piuttosto debole e manchevole d'interesse: basti pensare a Quinn che passa da insidioso erede dell'indimenticato Doakes torna ad essere maldestro burattino di Deb e della bella reporter Christine Hill, o all'insopportabile parentesi di Rita rimasta sola a Miami e corteggiata dall'affabile vicino di casa, o ancora al tira e molla erotico di Laguerta e Batista.
Ci può stare, d'altra parte, che anche gli autori di Dexter si concedano occasionalmente qualcosa di vicino al riempitivo, e non dubitiamo che sapranno farsi perdonare con i prossimi episodi, in cui vedremo senza dubbio deflagrare la situazione Trinity e scopriremo la verità sull'omicidio di Frank Lundy.