Il detective James Knight ha dovuto abbandonare pistola e distintivo e sta ora scontando una condanna in carcere, per l'omicidio dei criminali Winna e Brigga sul finire del precedente film. Nella prigione in cui è rinchiuso si trova anche un'altra vecchia conoscenza, ovvero quel Rhodes che era infine stato arrestato dopo aver preso parte ad una serie di rapine.
Come vi raccontiamo nella recensione di Detective Knight - Giorni di fuoco, in gattabuia si trova anche il misterioso Ricky Conlan, il quale si spaccia come reverendo e fa visita ai detenuti per ingaggiare nuovi adepti alla sua causa: questi infatti è in realtà il crudele The Christmas Bomber, a capo di una setta di fanatici conosciuti come i santi di Babbo Natale. Una banda spietata che recentemente ha messo ferro e fuoco filiali bancarie, provocando anche la morte di agenti e innocenti. Messe allo stretto, le autorità dovranno fare affidamento su Knight e concedergli la grazie se riuscirà a fermare la scia di sangue che imperversa in città.
Provaci ancora, Bruce
Qualche giorno fa vi avevamo parlato di Detective Knight - La notte del giudizio (2022), primo capitolo di questa trilogia che ha visto il ritorno di Bruce Willis in una saga, nei panni del personaggio che dà appunto il titolo al film. Una sorta di canto del cigno per il popolare attore, poi ritiratosi dalle scene come tutti sappiamo per i gravi problemi di salute, che scava anche nel suo stesso passato da iconico eroe d'azione degli anni Novanta. Come nei primi due, leggendari, capitoli di Die Hard infatti, anche questo Detective Knight - Giorni di fuoco è ambientato proprio nel periodo natalizio, con tanto di cattivi che indossano folkloristiche maschere da Santa Claus durante le loro malefatte: una citazione/omaggio abbastanza chiara, un nuovo passo sul festivo luogo del delitto.
Detective Knight - La notte del giudizio, la recensione: Bruce Willis in cerca di giustizia
A Natale puoi...
Dietro la macchina da presa troviamo nuovamente Edward John Drake, che ha girato il secondo e il terzo episodio back-to-back, probabilmente già conscio che le condizioni di Willis non lasciavano molto spazio e tempo di manovra per concludere la trilogia. Qui la star è ancor meno presente rispetto al predecessore, con al solito un vocabolario limitato e frasi breve e perentorie a caratterizzare un personaggio schivo, pronto a farsi giustizia nel solo modo che conosce, rispondendo alla violenza con altrettanta violenza. La figura classica di quel vigilante che il pubblico da sempre apprezza almeno sul grande schermo, qui protagonista di un racconto non privo di forzature nella gestione manichea di buoni e cattivi, con il ritorno di alcuni personaggi già visti nel capostipite, dal criminale redento di Beau Mirchoff al detective su sedia a rotelle di Lochlyn Munro.
Una visione senza infamia e senza lode
A livello di messa in scena siamo all'incirca sulle medesime coordinate, con una discreta gestione delle fasi action e un approccio più o meno introspettivo a imprimere motivazioni alle varie figure coinvolte, anche se uno scavo psicologico degno di tal nome è ben altra cosa e qua ci si limita ad una serie di stereotipi assortiti per rendere la vicenda parzialmente appassionante per il pubblico di aficianados. Un paio di momenti più tensivi, come l'irruzione in carcere tinta di una certa, rude, violenza e la resa dei conti finale, con tanto di Willis che sfodera tutta la sua coolness in memoria dei bei tempi andati, riescono a garantire un discreto divertimento a tema, sempre e comunque in un'ottica da b-movie senza eccessive pretese quale Detective Knight - Giorni di fuoco non ha paura di dichiararsi.
Conclusioni
La storia di James Knight prosegue in questo secondo episodio, dove il protagonista si trova tra le mura del carcere in seguito agli eventi del precedente film. Ma quando la città è messa sotto scacco da un folle fanatico e dalla sua banda di Babbo Natale, toccherà nuovamente a lui il compito di riportare ordine e giustizia, rispondendo al crimine con la stessa moneta. Come vi abbiamo raccontato nella recensione di Detective Knight - Giorni di fuoco, continua la saga action con protagonista uno stanco Bruce Willis - che in un paio di battute omaggia se stesso e i fan - immerso in una contemporaneità violenta e disillusa, dove l'epica dell'antieroe classico sembra ormai tramontata, salvo rivelarsi ancora una volta fondamentale nel momento del bisogno. Un b-movie senza infamia e senza lode, costruito attorno alla star e al suo passato.
Perché ci piace
- Lo sforzo di Bruce Willis è evidente e rende la sua performance ammirevole anche se comprensibilmente non eccelsa.
- Una manciata di passaggi action realizzati discretamente.
Cosa non va
- Una storia ricca di ingenuità e forzature.
- Messa in scena da tipico b-movie, con pochi guizzi.