Deadpool non è Captain America, non è Thor, non è l'eroe tutto d'un pezzo a cui affidarsi. Non è nemmeno Iron Man, il cui eroismo è accompagnato da un alone di ironia che ne mitiga la portata e lo avvicina allo spettatore. Deadpool è sopra le righe, scorretto, irrequieto, dissacrante. Eppure, gli si è affidata molta responsabilità in un momento delicato dell'Universo della Casa delle idee: prima di tutto è l'unico titolo dei Marvel Studios in uscita nel 2024, e quindi ha l'onore ed onere di tener alta la bandiera dell'MCU per l'anno corrente; in secondo luogo spetta a lui, con il solido accompagnamento di Wolverine, ad aprire la strada per i Mutanti nel flusso narrativo della saga dopo l'acquisizione di Fox da parte di Disney.
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E proprio in relazione a questa acquisizione e le sue conseguenze, tra le quali proprio la possibilità di vedere questo debutto di Deadpool nell'Universo Marvel dopo i primi due film da outsider, è bene precisare un dettaglio sin da subito in questa recensione di Deadpool & Wolverine: il passaggio sotto l'egida Disney non ha mitigato l'anima sovversiva e dissacrante del personaggio e delle sue storie. C'è sangue, violenza e tutta la scorrettezza linguistica che ci si poteva aspettare. È Deadpool in tutto e per tutto, ma con quella marcia in più che l'integrazione con gli altri personaggi gli può assicurare anche in chiave futura.
La nascita di una coppia
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Tutto parte da lì, dal mettere insieme la coppia presente nel titolo Deadpool & Wolverine. Ed è proprio dal titolo che partono anche le sorprese di un film che si rivela una montagna russa di sensazioni e stupore: la parte iniziale del nuovo film dedicato al mercenario chiacchierone si dedica alla costruzione del duo e sull'instaurare le dinamiche, per poi procedere e farci conoscere chi dovranno affrontare, come e perché. Non ve lo anticipiamo per evitare inutili spoiler: ci sembra giusto arrivare alla visione con la consapevolezza limitata a quel poco che ci mostrano i trailer, o arrivato dalle varie interviste e dichiarazioni. Ci asteniamo quindi dal darvi dettagli sulla trama vera e propria del film, anche perché non è l'intreccio a essere il vero punto di forza di Deadpool & Wolverine, ma tutto quello di cui è infarcito, tra citazioni, riferimenti, sfottò dissacranti e tanta, tanta violenza a condire le sequenze d'azione.
Molti combattimenti, tantissima violenza per Deadpool & Wolverine
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Marvel Studios mette subito in chiaro lo spirito del nuovo progetto con una sequenza dei titoli all'insegna di sangue e violenza. Un biglietto da visita, una dichiarazione d'intenti, come a voler sottolineare da subito che quello che vedremo È il personaggio di Ryan Reynolds così come lo conoscevamo: il sangue sporca lo schermo, le battute fulminanti del Wade Wilson di Reynolds animano lo script e prendono di mira ogni bersaglio senza timore. Se un limite c'è nello sviluppo di Deadpool & Wolverine è proprio che il suo segmento centrale è più animato da azione, combattimenti e sangue piuttosto che da un intreccio degno di questo nome, ma i combattimenti sono coreografati in modo tale da garantire spettacolo e divertimento (perché sono pur sempre del mondo di Deadpool e quindi sopra le righe ed eccessivi, perfetti per trasmettere sia esaltazione che risate) e accompagnati da una colonna sonora e una tracklist degna di una grande opera pop.
L'eroe di cui abbiamo bisogno
Insomma, Deadpool è l'eroe Marvel di cui avevamo bisogno in questo momento. L'unico in grado di dar voce ai problemi che hanno segnato il recente corso dell'MCU, di portarli materialmente su schermo: si ironizza sull'acquisizione di Fox (ma la si omaggia anche con nostalgia) e quel che comporta; si scherza sul multiverso e le sue derive; si sottolineano a più riprese i flop recenti di casa Marvel. Un'autoconsapevolezza di sé che Marvel Studios sembra aver acquisito proprio dal suo (anti)eroe vestito di rosso. Ed è un'autoconsapevolezza che fa bene, che permette di chiudere un corso che non stava funzionando per ripartire.
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Nella recensione di The Marvels lo scorso autunno avevamo avuto la sensazione che ci fosse questa presa di coscienza, che si fosse snellito il tutto per chiudere una pratica e andare avanti. Deadpool & Wolverine ce lo conferma con l'esplosività che il personaggio consente, sparando a zero, autoironizzando, ma allo stesso tempo costruendo con il regista Shawn Levy qualcosa di fresco e brillante capace, capace di esaltare e divertire, intrattenere e persino emozionare. Ora bisogna costruire un futuro che sembra ancora incerto, ma questa (ri)partenza è travolgente, e traccia una linea di confine importante. Deadpool e Wolverine sicuramente torneranno. Almeno fino a novant'anni.
Conclusioni
Ci ha convinti Deadpool & Wolverine, in primo luogo perché riesce a non edulcorare la carica sovversiva del personaggio, riuscendo a metterla al servizio della storia e dell’approccio generale del Marvel Cinematic Universe, prendendosi anche la libertà di giocare e ironizzare su quello che non ha funzionato negli ultimi tempi, a cominciare dal multiverso e tutto quel che comporta. Funzionano Ryan Reynolds e Hugh Jackman insieme, riuscendo a creare una efficace coppia su schermo che speriamo di poter rivedere in futuro. E poi va detto che tra sangue, violenza e battute dissacranti non manca lo spazio per l’emozione in un film che sa tenere tutto in equilibrio con brio.
Perché ci piace
- Sangue, violenza e battute dissacranti: Deadpool, come lo conoscevamo, non è stato ridimensionato dall’ingresso nell’MCU.
- Ryan Reynolds e Hugh Jackman, ottima coppia su schermo, perfetti nel loro essere Wade e Logan sia in quanto interpretazione che mera presenza scenica.
- Emma Corrin, bravissima e magnetica.
- Il cane! Sarà il più brutto del mondo, ma è adorabile!
- Il modo in cui il film apre le porte a sviluppi futuri dell’Universo Marvel.
- L’essere metacinematografico e consapevole di se stesso, ma è la base del personaggio e non è una sorpresa.
- I titoli di coda. Mai come questa volta: restate a guardarli!
Cosa non va
- Il multiverso, che a giudicare dagli sfottò non ha stancato solo noi.
- Va da sé che se non piace l’approccio sopra le righe di Deadpool non sarà questo film a farvi cambiare idea… ma non è un vero difetto.