Tempi duri per le famiglie tradizionali. La tv le descrive sempre con maggiore frequenza come allargate, non convenzionali e straordinariamente moderne. Prova ad allinearsi alla sospetta tendenza progressista anche la fiction Cugino e cugino, divertente e ambiziosa serie di Rai Uno, pronta a lanciare in prima serata una coppia comica improbabile come poche. A pensare che la faccia buona di Giulio Scarpati (l'adorato Lele di Un medico in famiglia) potesse amalgamarsi bene alla verve ironica di Nino Frassica (Don Matteo) è stato il regista Vittorio Sindoni: con il suo ultimo sforzo per il piccolo schermo Sindoni è stato audace affidando al variegato duo il compito di muovere alla risata e di riflettere su temi tutt'altro che leggeri. Così l'amabile Scarpati, che ancora aspetta il ruolo del cattivo, deve vedersela con Frassica, scampolo del vecchio varietà che ha saputo reinventarsi in televisione. E la trovata è azzeccata: il primo nei panni di un padre ansioso e di un vedovo malinconico sarebbe buono fino alla noia da solo, mentre le battute pungenti dell'altro, un inverosimile cugino siciliano cuoco ma soprattutto irrimediabile pasticcione, resterebbero isolate senza una spalla. Insieme i loro personaggi sembrano compensarsi e dare vita a una serie di sketch che fanno da motore a una serie briosa.
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Incastrate l'una nell'altra come tasselli di un puzzle semplice, le due sfere così diverse per toni riescono ad emergere con un equilibrio inaspettato e vengono affrontate in maniera bilanciata e senza superficialità.
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