Prima che il Marvel Cinematic Universe rivoluzionasse il modo di concepire un mondo più vasto al cinema, declinato tramite più film e con una continuità forte, vi erano già altri "universi" di non poco conto sul grande schermo. Tra i più affascinanti c'è senz'altro il mondo immaginato da Quentin Tarantino, un universo pop, citazionistico, verboso e violento che affascina e sconvolge il pubblico dal 1992, l'anno in cui uscì Le iene.
Il creatore di Mr. Blonde e Hans Landa si diverte da sempre ad inserire piccoli rimandi all'insieme della sua opera nei singoli film, spesso attraverso i nomi dei personaggi, ma a volte anche tramite i dialoghi o qualche volto ricorrente, per non parlare di qualche oggetto particolare. A qualche settimana dall'uscita di The Hateful Eight, riepiloghiamo i vari collegamenti tra le varie creature di Tarantino. Ovviamente sconsigliamo la lettura di questo articolo a chi non ha visto i film, poiché ci sono alcuni piccoli spoiler.
Hamburger e sigarette per tutti
Tarantino non ama particolarmente il product placement, ragion per cui ha inventato due marche fittizie che appaiono in praticamente tutti i suoi film: la catena di ristoranti Big Kahuna Burger (celeberrima per la menzione in Pulp Fiction) e le sigarette Red Apple, presenti anche nel West sanguinario di The Hateful Eight (in versione messicana).
Difatti, Big Kahuna Burger è l'unico elemento tangibile a legare all'universo tarantiniano anche il film collettivo Four Rooms, di cui Tarantino ha diretto un episodio.
Le iene e Una vita al massimo
Questo in realtà è un collegamento spurio, ma lo menzioniamo comunque poiché ve ne sono rimaste delle tracce ne Le iene, dove una scena inizia con Mr. White (Harvey Keitel) che risponde alla domanda "Come sta Alabama?" ("Non la vedo da un anno e mezzo", dice lui). Ebbene, Alabama è il personaggio di Patricia Arquette in Una vita al massimo, film diretto da Tony Scott ma scritto da Tarantino. Nelle intenzioni di QT, la storia d'amore tra Alabama e Clarence (Christian Slater) doveva finire in modo tragico, con la morte di quest'ultimo, il che l'avrebbe spinta a divenire la complice di Mr. White. Ovviamente ciò non è accaduto (Clarence è vivo e vegeto nella versione finale), ma la battuta su Alabama è rimasta intatta.
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Le iene e Pulp Fiction
Questo è senz'altro l'esempio più famoso, poiché lo stesso Tarantino ha più volte parlato di un progetto, ormai accantonato per questioni legate all'età degli attori, che avrebbe riunito due dei personaggi più amati del suo cinema: Mr. Blonde, alias Vic Vega, e il di lui fratello, Vincent. I due dovevano apparire insieme in un ipotetico The Vega Brothers ma, come dicevamo, il progetto non è andato in porto, poiché le esigenze del copione - per ovvi motivi, il film sarebbe un prequel - non sono anagraficamente compatibili con Michael Madsen e John Travolta (il quale ottenne la parte di Vincent proprio dopo il rifiuto di Madsen, impegnato su un altro set). Speriamo comunque un giorno di poter leggere la sceneggiatura (Tarantino è tra i pochi registi a pubblicare ufficialmente ciò che scrive).
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Pulp Fiction e Kill Bill: Volume 1
Si dice che l'idea di fare un film di vendetta basato sulle arti marziali sia venuta a Tarantino e Uma Thurman durante le riprese di Pulp Fiction. Ma il primo vero suggerimento si celava già nella sceneggiatura di Pulp Fiction, per l'esattezza nella sequenza in cui Mia Wallace spiega a Vincent la trama di Fox Force Five, un pilot televisivo fallito in cui lei interpretava una delle protagoniste: "C'era una bionda, la leader. La giapponese era un'esperta di kung fu. La ragazza nera si occupava di demolizioni. Quella francese era specializzata nel sesso. Quella che interpretavo io era la donna più pericolosa al mondo con un coltello." Vi ricorda qualcosa?
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Dal tramonto all'alba, Kill Bill: Volume 1 e Grindhouse - A prova di morte
Ad oggi, questo è l'unico caso di personaggio ricorrente nel cinema tarantiniano, un dettaglio abbastanza notevole se si considera che Earl McGraw, interpretato da Michael Parks, non solo ha esordito in un film di cui QT era solo sceneggiatore (Dal tramonto all'alba, diretto da Robert Rodriguez), ma ha anche la sfortuna di morire dopo pochi minuti. Ma l'universo di Tarantino, com'è noto, non è sempre lineare, ed ecco che il malcapitato sceriffo texano riappare - insieme al figlio, interpretato dalla vera prole di Parks - prima in Kill Bill e poi in Grindhouse. A detta dello stesso Tarantino, questi film fanno parte di un secondo universo all'interno di quello principale, nel senso che sono i film che personaggi come Vincent Vega e Mia Wallace vanno a vedere al cinema.
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Dal tramonto all'alba e Curdled una commedia pulp
Curdled è una commedia nera semisconosciuta, di cui Tarantino è produttore esecutivo. Il suo legame con l'universo più vasto del regista è piccolo ma notevole: nel film vediamo infatti uno spezzone di un programma televisivo dedicato ai crimini più efferati commessi in America (vedi video). Tra le persone menzionate nel programma ci sono anche i fratelli Gecko, Seth (George Clooney) e Richard (Tarantino), di cui si dice che sono spariti nel nulla...
Bastardi senza gloria e Una vita al massimo
Tra gli elementi più memorabili di Bastardi senza gloria c'è il sergente Donnie Donowitz (Eli Roth), detto l'Orso ebreo, che si diverte a spaccare la testa ai nazisti con una mazza da baseball. È anche l'uomo che, nel massacro finale in un cinema parigino, uccide Adolf Hitler in un'esplosione di sangue e fuoco. Non deve quindi sorprendere il destino di suo figlio Lee, interpretato da Saul Rubinek in Una vita al massimo, che si è ritrovato a produrre svariati successi sul grande schermo (su suggerimento di Tony Scott, Rubinek si ispirò a Joel Silver per la sua performance). Tale padre...
The Hateful Eight e Bastardi senza gloria
Questa parentela è stata confermata da Tim Roth, che in un'intervista ha affermato, senza fare nomi (per ovvi motivi, come sa chi ha visto il film) che il suo personaggio in The Hateful Eight sarebbe il trisnonno di uno dei Bastardi. Per l'esattezza, Oswaldo Mobray alias Pete Hickox è l'antenato di Archie Hickox, interpretato da Michael Fassbender (anche se la parte era stata scritta, guarda caso, per Roth). Entrambi infiltrati per portare a termine un incarico delicato, fanno tutti e due una brutta fine, ma con la classica eleganza inglese.
Teorie senza conferma
Chiudiamo con alcune presunte parentele che però, per ora, non sono state confermate né da Tarantino stesso né dagli attori. Su tutte, il legame fra King Schultz, co-protagonista di Django Unchained, e Paula Schultz, la cui tomba solitaria ospita temporaneamente la Sposa in Kill Bill: Volume 2. Dovrebbe anche esserci una connessione fraterna fra Seymour Scagnetti, supervisore della libertà vigilata di Mr. Blonde ne Le iene, e Jack Scagnetti, il poliziotto psicopatico che appare in Assassini nati (di cui Tarantino firmò il soggetto).
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