Che al Festival di Cannes piacciano gli zombie è cosa appurata da tempo. In questo senso non può stupire la scelta di questo Coupez!, remake francese di un piccolo grande cult giapponese di qualche anno fa, come evento di apertura per l'edizione numero 75. Ancor di più se a dirigerlo c'è un regista molto legato alla kermesse quale Michel Hazanavicius (The Artist) o se consideriamo che il tema degli zombie è in realtà solo una scusante per parlare di (meta)cinema, di amore per l'arte e dei set cinematografici come una grande famiglia.
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Partiamo innanzitutto da una premessa importante per chiunque non conosca questo film o l'originale Zombie contro zombie del 2017: questo Coupez! non è veramente un film di zombie, e certamente non è un film horror. Si tratta, a tutti gli effetti, di una commedia che ci mostra il backstage della (sconclusionata) realizzazione di un film sugli zombie. Diciamo che potremmo riassumerlo quasi come un incrocio tra l'italianissima serie Boris e L'alba dei morti viventi di Edgar Wright. È importante specificarlo perché, nel caso aveste la fortuna di arrivare completamente ignari alla visione di questo film, i primi 30 minuti vi potrebbero far pensare di trovarvi davanti al più amatoriale degli Z movies, quasi al livello di quelli che magari si potrebbero fare con un gruppo di amici, una telecamera e qualche litro di sangue finto.
L'effetto è chiaramente voluto, ma viene spontaneo chiedersi quanto possa essere una scelta autolesionista in un mondo sempre più asservito allo streaming, in cui gran parte degli spettatori cliccano senza sapere nulla e giudicano, frettolosamente, solo dai primi minuti. D'altronde anche qui al festival di Cannes non sono pochi quelli che dopo minuti hanno immediatamente lasciato la sala; pensando, magari, che al regista premio Oscar (che in Francia è in realtà ancor più apprezzato per la sua saga parodistica OSS 117) il successo debba aver dato troppo alla testa.
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Remake contro originale
Hazanavicius invece sa perfettamente quel che fa, tanto da non andare a toccare quasi nulla del film originale di Shin'ichirô Ueda, ma anzi spingendo fin da subito sul pedale del divertimento. Ed è così che se pure la prima parte può sembrare straniante e al limite del cringe, nel prosieguo tutto acquista un senso, ogni singolo elemento, anche il più più bizzarro, trova la sua perfetta collocazione all'interno della narrazione regalandoci più di un momento davvero irresistibile.
Poi, certo, si potrà discutere mille volte sul reale valore di un remake che è quasi shot-by-shot di un film di appena cinque anni fa. Ma Coupez! non è certo il primo caso del genere e non sarà di certo l'ultimo. Con l'attenuante, in questo caso, di un film che volutamente si pone come un grande omaggio al cinema più puro, quello fatto con pochi mezzi ma tanta passione. Quello dove conta soprattutto crederci, voler stupire lo spettatore ad ogni costo, fino all'inquadratura finale. E in cui il lavoro di squadra - non è un caso che per questo film Hazanavicius abbia chiamato sul set amici e colleghi di sempre, tra cui la moglie Berenice Bejo, ma anche la figlia - è più importante dei singoli nomi. Lo stesso vale per l'idea di partenza: non importa che arrivi dal Giappone, l'importante è semplicemente il risultato finale. E in questo caso c'è davvero da rallegrarsi.
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Conclusioni
Come abbiamo visto in questa recensione di Coupez! si tratta di un film molto divertente che può spiazzare lo spettatore ignaro e poco informato ma non può che premiare chiunque riesca a superare i primi minuti (volutamente) bizzarri e sconclusionati. Se si è già visto l’originale giapponese Zombie contro Zombie ha davvero pochissimo da aggiungere (se non il buon mestiere di Hazanavicius e i suoi collaboratori) ma per tutti gli altri il divertimento è assicurato.
Perché ci piace
- Nonostante le apparenze iniziali, il film è ben realizzato, ben recitato e perfettamente costruito.
- Il tema metacinematografico è affascinante, e induce a riflessioni tutt’altro che banali.
- Idea originale e geniale…
Cosa non va
- … anche se chiaramente il merito va a Shin'ichirô Ueda: se avete già visto il suo cult Zombie contro zombie qui non c’è nulla di nuovo.
- Se cercate un vero film di zombie questo Coupez! non fa per voi, qui siamo nella commedia pura.