Sonia Bergamasco ci ha preso gusto con la commedia: dopo tanto teatro, cinema impegnato, musica e televisione, negli ultimi anni ha esplorato la comicità, grazie alla perfida dottoressa Sironi di Quo Vado?, che cerca in tutti i modi di liberarsi del dipendente statale interpretato da Checco Zalone.
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A un anno di distanza dall'uscita di quello che è diventato uno dei titoli più visti di sempre in Italia, l'attrice milanese torna in sala, dal 28 dicembre, con un film comico, ovvero Come un gatto in tangenziale, diretto da Riccardo Milani, che vede riunita la coppia formata da Paola Cortellesi e Antonio Albanese, che si ritrova dopo Mamma o papà?.
In Come un gatto in tangenziale Bergamasco è Luce, elegante esponente dell'alta borghesia romana, che vive in centro e veste solo firmato. Quando la figlia si fidanza con un ragazzo di Bastoggi, periferia malfamata della città, lo scontro culturale è inevitabile.
Uno dei punti su cui i personaggi di Albanese e Cortellesi, rispettivamente Giovanni e Monica, padre e madre agli opposti dei due ragazzi, si scontrano è il rapporto con la sala cinematografica: da come ci comportiamo al cinema si può capire un'intera filosofia di vita. A che fazione appartengono il regista e l'attrice? Sono anche loro come Giovanni, che va solo nei cinema d'essai a vedere film in lingua originale e resta seduto fino alla fine dei sottotitoli, o come Monica, che guarda lo schermo del cellulare, si addormenta e lancia popcorn?
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