La risata è terapeutica. Da questo assunto parte la promozione di CCN - Comedy Central News, in onda ogni venerdì sera alle 23 su Comedy Central a partire dal 14 maggio, per una settima stagione che conferma alla conduzione Michela Giraud dopo il debutto dello scorso anno, irriverente e sempre più a suo agio in un doppio ruolo, nel late show così come nel salotto che segue, tra monologhi, sketch, inviati e ospiti. Il tutto per commentare l'attualità e i temi caldi del momento, per una satira che possa mettere in pratica l'affermazione che abbiamo fatto nostra in apertura, che vedere il ridere come l'antidolorifico per eccellenza, quella risata liberatoria che può essere cura importante.
Il fiore all'occhiello di Comedy Central
"Pochi canali tematici vantano tanta longevità di un format originale nato in Italia ed esportato in altri paesi" ha dichiarato Cecilia Padula, responsabile Entertainmente di Viacom CBS, definendo lo show come "il nostro fiore all'occhiello". Se infatti Comedy Central è "la casa della comicità in ogni forma", CCN è un format che vi si inserisce alla perfezione, con la "volontà di divertire e tenere informati", con la sua natura di parodia che sa offrire spunti di interesse. La Padula ha inoltre spiegato come l'anno precedente si fosse presentata una sfida e un'opportunità con il cambio alla guida di Comedy Central News, la scelta di una conduzione al femminile e affidare il compito a Michela Giraud, dimostratasi all'altezza di gestire il programma e ospiti di livello.
Ridere dell'attualità
"Quest'anno ho più padronanza" ha raccontato Michela Giraud, più sicura al secondo anno dopo essere subentrata in un format che era di Saverio Raimondo. "Quest'anno ho svaccato" ha detto sottolineando la leggerezza con cui ha affrontato entrambi i programmi, per una linea nemmeno tanto sottile che li collega. "Volevo bucare quella sorta di ideale quarta parete di finzione", ha detto ancora, spiegando come parli con gli autori prima dei monologhi e, ancora di più, nel corso del salotto, per far emergere quanto sia tutto preparato e scritto, quanto lavoro ci sia per un programma di questo tipo, al quale "lavoriamo da novembre". Perché è bene sottolineare quanto impegno e dedizione servano per un programma del genere, in cui l'improvvisazione è solo quel salto ulteriore da fare una volta avuta la solida base su cui poggiare, in Comedy Central News come in CCN - Il salotto con Michela Giraud, nel quale "avevamo un canovaccio e quella sicurezza ci ha permesso di dar spazio alla follia."
Late Show e Salotto, due facce della stessa medaglia di comicità. Del secondo la Giraud parla come della sua creatura, "la mia follia più totale in cui abbiamo perso la testa, tanto che il fuori onda si è mangiato l'onda" prendendo il sopravvento dal punto di vista del delirio rispetto al programma da cui nasce. "Se CCN è Sanremo" le fanno eco i suoi collaboratori, "il Salotto è il dopofestival" con la sua Tribuna di opinionisti in cui ci sono personaggi che richiamano le diverse categorie di persone, per continuare a ironizzare insieme e senza malizia anche di argomenti sensibili.
Divertirsi con gli ospiti
Un contesto di spensieratezza completato da un parterre di ospiti di alto livello che si succederanno nelle prossime puntate, da Colapesce e Di Martino, Paola Barale, Enrico Vanzina, Coma_Cose, la Gialappa's Band, i The Jackal e Pintus. Ma ad aprire le danze nel primo appuntamento è Roberto Saviano, che si rivelato a suo agio nel contesto ironico dello show creato dalla sua conduttrice. "Non abbiamo dovuto convincerlo" ha raccontato la Giraud, "perché lui è molto divertente. Abbiamo fatto una live Instagram in cui ci siamo divertiti molto ed è venuta spontanea la sua partecipazione. Vedrete un Saviano che non vi aspettate" che si metterà in gioco raccontando barzellette.
Tra personaggi e parodie
Si scherza e si ride, ovviamente, di attualità. "Sono tutti incazzati neri, innervositi," ha detto la Giraud, "non potevamo far finta di stare in un mondo in cui tutto andasse bene. Va tutto malissimo e ne vogliamo parlare." Ma "in questa isteria collettiva è sempre difficile stare al passo" e tutti facciamo strafalcioni nel cercare di dire la nostra e sposare una causa piuttosto che un'altra. Da questo nascono anche alcuni dei personaggi che animano lo show, come il Femministo, che "rappresenta lo smarrimento del maschio bianco etero" come ci spiega Daniele Fabbri che gli dà vita: "è un maschio che cerca di abbracciare le cause del femminismo, ma essendo un personaggio comico travisa le situazioni e sbaglia. Un modo per far vedere che si può scherzare su certi temi senza esservi ostili."
Non diverso l'approccio alle diverse parodie che vedremo, a cominciare da Michela in Milan, che si muove sulla falsariga dell'Emily in Paris di Netflix per mettere in evidenza le differenze tra le abitudini della Giraud che proviene dall'area di Roma e quella della città che la ospita, fornendo una "parodia esagerata di entrambe le popolazioni", in cui far emergere i difetti di entrambe le parti per scherzarci insieme. Allo stesso modo si scherza di Chi l'ha visto? in Dove sta? che la Giraud descrive come "un'altra mia grande passione." Insomma i presupposti per un'altra grande stagione di CCN, e la conferma di un format amato e solido, non mancano.