Bella e coraggiosa. Claudia Gerini non ha remore a cambiare pelle, soprattutto quando a dirigerla è il compagno di vita, il musicista e regista Federico Zampaglione. Per l'ultima follia di Zampaglione, ossessionato dall'horror e dalle sue mille sfumature, Claudia si è calata nei panni di una single in carriera che dà sfogo alla sete segreta di perversione frequentando club notturni per incontri sessuali. Una donna solitaria, algida e professionale di giorno, che di notte si trasforma in una creatura disinibita e pronta superare ogni limite. Dopo essere stato presentato a Londra, allo spagnolo Sitges, a Courmayeur e in molte altre rassegne dedicate al genere horror, ora Tulpa - Perdizioni mortali affronta la prova del grande pubblico. Il film è in arrivo al cinema a partire dal 20 giugno con Bolero Film, ma Claudia Gerini, dopo aver fatto parlare tanto di sé per l'interpretazione di questa misteriosa dark lady, non sembra particolarmente preoccupata del confronto con la sala.
Claudia, dalla premiere di Courmayeur a oggi sono passati sei mesi. Come hai vissuto l'attesa dell'uscita di Tulpa?
Claudia Gerini: Il film è stato già visto da tante persone, è stato presentato in Spagna, in Russia e a giudicare dall'accoglienza genera sentimenti forti. Ha avuto pareri contrastanti, ma tanti giornalisti italiani l'hanno apprezzato e fanno il tifo per noi. Ne hanno parlato definendolo un grande omaggio al giallo, addirittura un film espressionista. Fa discutere per il lato più erotico e scandaloso, ma allo stesso tempo incuriosisce. Ora vedremo come reagirà il pubblico.
E' vero ed è stata davvero una bella esperienza, anche se non posso ancora fornire troppi dettagli perché Playboy ci tiene molto all'effetto sorpresa.
Quando hai ricevuto la chiamata di Playboy hai avuto qualche dubbio nell'accettare la proposta o ti sei sentita lusingata?
Dubbi non ne ho avuti. Vedo l'esperienza come un prolungamento del mio personaggio in Tulpa. Le foto state scattate non sono scandalose, anzi sono molto cinematografiche. Come attrice ho tirato fuori il mio lato sexy, più legato all'eros, ma non dico altro. Le vedrete da soli.
Ormai, lavorando con tanti registi diversi, hai maturato molta esperienza. Cos'ha di diverso Federico Zampaglione rispetto agli altri? Com'è lavorare con lui?
Federico è vulcanico. Sul set è estremamente esigente, non si ferma un attimo, ma sa anche ascoltare i suggerimenti dei collaboratori e degli attori. E' un creativo. Io ho già lavorato con lui due volte e spero di rifarlo ancora perché tra noi c'è grande intesa. Oltre che compagni siamo anche grandi amici.
Quale è stata la sequenza di Tulpa più complicata da girare?
Per fortuna io non compaio nelle scene più truculente e non le ho neanche viste girare. Forse il momento più complicato è stato quello dell'incubo. Venivamo da una giornata di lavoro molto intensa ed era una scena complicata da girare anche tecnicamente perché c'è un coltello che trapassa la gola di uno dei personaggi, ma in generale non ci sono state scene difficili da girare. La difficoltà, semmai, è stata causata dai ritmi di lavoro serratissimi che spesso ci hanno impedito di fare delle prove, così qualche volta abbiamo dovuto improvvisare.
Io non sono un'appassionata di horror in senso stretto, non passo il tempo a guardare tutti i film dell'orrore che escono. Anzi, i film in cui la violenza è gratuita, come le saghe horror seriali per ragazzi, li detesto. Mi piacciono i film che contengano una storia forte, per esempio ho amato molto Lasciami entrare, e sono legata al Dario Argento degli anni '70.
Dopo Tulpa a cosa ti dedicherai?
Tornerò alla commedia brillante con due nuovi progetti. In estate girerò un film con Paolo Genovese, dove reciterò a fianco di Marco Giallini, e inoltre sarò nel cast della nuova commedia di Fausto Brizzi.