Non si ferma, come è giusto, il successo di C'è ancora domani, il film di Paola Cortellesi presentato alla Festa del Cinema di Roma e diventato il più grande successo italiano della stagione, e uno dei maggiori incassi dell'anno (qui la nostra recensione). Tra i tanti pregi del film, che vi abbiamo raccontato in tutti i dettagli, c'è anche la prestazione attoriale di Paola Cortellesi. Lei e Valerio Mastandrea (ma vale anche per gli altri interpreti), attori iconici del cinema italiano di oggi, sono riusciti a diventare delle figure d'altri tempi, mimetizzandosi nei loro personaggi, eppure portando in essi anche la loro modernità, l'attualità del discorso.
Così la depressione che abbiamo visto tante volte in Valerio Mastandrea qui sfocia in una frustrazione violenta. E quella mimica facciale, quelle microespressioni di Paola Cortellesi, quel volto mobilissimo che amiamo fin dalle sue prime apparizioni a Mai Dire Gol qui prendono una venatura malinconia e dimessa. È un'espressività mai fine a se stessa, ma funzionale al film. È una Paola Cortellesi nuova, eppure è la Paola che conosciamo da sempre, quella di Mai Dire Gol, Mai Dire Domenica e Mai Dire Grande Fratello. Ecco perché vi raccontiamo le migliori gag di Paola Cortellesi.
1. The Blair Witch Project
Il primo amore non si scorda mai. È stata la prima volta che l'abbiamo vista. Avevamo da poco visto al cinema The Blair Witch project - Il mistero della strega di Blair e, tra le varie scene, eravamo rimasti colpiti da una in particolare. Con la videocamera rivolta verso il suo viso, in primo piano e illuminato da una torcia, la protagonista convinta di morire piangeva e lasciava la sua confessione ai posteri. Paola Cortellesi, nei suoi primi sketch per la Gialappa's Band, riprendeva proprio quella scena: con la torcia sul volto, fingendosi disperata, si lanciava in confessioni improbabili ed esilaranti ai suoi cari. "Chiedo scusa a te, mamma, per quando ti ho detto che papà aveva portato a casa una battona... chiedo scusa, non era vero... papà aveva già te..." "Ti chiedo scusa, Jennifer, amica mia... da gennaio a maggio ho copulato selvaggiamente con Franco... ti chiedo scusa, Franco, se in quei cinque mesi ho finto l'orgasmo...". E così via!
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2. Magica Trippy
Esilarante anche la gag di Magica Trippy che si svolgeva in una sala doppiaggio. Paola Cortellesi, infatti, impersonava Sharon, una giovane doppiatrice che si trovava a cantare il jingle pubblicitario di un fantomatico giocattolo: la bambola Magica Trippy! Iniziava a cantare sulla base, benissimo, facendo anche percepire nella sua voce la giocosità e il divertimento. Ma il temibile direttore del doppiaggio, con la sua voce fuori campo, le dava ogni volta un'indicazione diversa. "Fai una versione più moderata. Però ridi! È un giocattolo! È brutto ma è un giocattolo!". E lei se ne usciva con frasi "Magica Trippy, con il tuo vestito, chissà dove arriverai! A sposare uno str...!". Ed era ogni volta più difficile. Così dalla voce della doppiatrice spariva via via ogni entusiasmo e subentravano stress e disperazione. Le doti attoriali di Paola Cortellesi si vedevano già tutte in quel momento. Ed era eccezionale anche insieme a Fabio De Luigi nei panni di Orso Maria Wilson, il re dei doppiatori!
3. La Cortelletti
Era doppiamente spassoso anche il personaggio della Cortelletti. Divertentissimo, ma anche carico di riferimenti per chi ama il cinema. Paola Cortellesi, infatti, interpretava un importante critico cinematografico, Paola Cortelletti, autrice anche del famoso dizionario del cinema "Il Cortelletti". Il suo arrivo in studio generava grandi aspettative, ma capivamo ben presto che di cinema questa fantomatica critica non sapeva un bel niente, ed era lì solo in quanto raccomandata. Meravigliosa la puntata in cui racconta Un borghese piccolo piccolo credendo che sia un film che poi gli americani hanno rifatto, Tesoro, mi si sono ristretti i ragazzi: la storia di un signore anziano che viene rimpicciolito! Messa di fronte all'evidenza, ogni volta, capendo di trovarsi di fronte a film d'autore e drammatici, non poteva nascondere la sua delusione, esplodendo - con la sua grande mimica facciale - nel suo classico "ma questo film è... triste!"
4. Mascia
Gli anni in cui Paola Cortellesi è salita alla ribalta televisiva erano anche i primi, pionieristici anni del Grande Fratello, quelli con i concorrenti normali, quelli che ancora avevano un senso. Come sappiamo, la famosa trasmissione faceva partire ogni volta Mai Dire Grande Fratello, il commento fuori dal coro della Gialappa's Band. In particolare, parliamo della seconda edizione, quella in cui Paola Cortellesi era in stato di grazia nell'imitare Mascia, concorrente bionda e prosperosa che era stata una delle protagoniste di quell'edizione. Paola Cortellesi ha fatto una versione memorabile della concorrente: parrucca bionda, proverbiale camicia sbottonata e reggiseno push-up, la Mascia di Paola Cortellesi parlava in dialetto romagnolo, era provocante e aveva - con una grande intuizione della comica romana - dato il nome ai suoi due seni, che diventavano due personaggi a sé stanti: la Wanda e la Luisa! E poi il suo "non voglio fare insinuazioni o complicate metafore". Imperdibile.
5. Stefania Prestigiacomo
Sono anche gli anni del governo Berlusconi e di Stefania Prestigiacomo, Ministro per le pari opportunità. Un'altra grande imitazione di Paola Cortellesi, elegantissima nei tailleur di uno dei volti più noti di quel governo. La mimica facciale della Cortellesi raggiunge livelli altissimi. La sua interpretazione è memorabile: l'accento siciliano marcato, i lunghi capelli biondi, lo sguardo fisso, quel rivolgersi continuamente a Floris, e quel citare "l'eredità che ci ha lasciato il precedente governo".
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6. Letizia Moratti
È un altro storico ministro del governo Berlusconi è Letizia Moratti, Ministro dell'istruzione, e poi anche sindaco di Milano. Paola Cortellesi ne fece una caratterizzazione memorabile, con i capelli cotonati e un sorriso davvero diabolico e beffardo perennemente stampato sul volto. La sua Letizia Moratti esordì con "Ciao poveri!". E poi quel "Lei non teme nulla?" "No, a parte il fatto di finire la lacca!". Tutta la caratterizzazione era basata sul suo essere ricca, sulle distinzioni di classe. È stata un segno dei tempi, che ha fissato bene un certo modo di intendere la politica e la società.
7. Daniela Santanchè
Un'altra donna che ha fatto la storia del governo Berlusconi è stata Daniela Santanché, e qui il ritratto di Paola Cortellesi è ancora più spassoso: l'attrice fa uscire tutta la combattività della politica, e quel volto continuamente imbronciato. E ancora, la voce stridula, alta, e quel continuo gridare che è stato un simbolo di un certo tipo di fare politica. E poi quel suo proverbiale "e lo rivendico con orgoglio!". Un altro ritratto memorabile. Come la famosa intervista doppia in cui, una accanto all'altra, troviamo Stefania Prestigiacomo e Daniela Santanchè.
8. Silvana
Silvana è un altro memorabile personaggio di Paola Cortellesi: era l'invita de La vita in diretta che andava a casa dei personaggi famosi, e si rivolgeva alla Gialappa's Band chiamando continuamente "Michele", che era riferito all'allora conduttore de La vita in diretta, Michele Cocuzza. Capelli ricci lunghi e cotonati, voce stridula, sorriso stampato sul volto, modo di fare ammiccante, Silvana era il simbolo di una tivù vacua e priva di contenuti.
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9. Vanette
Ammiratissima cantante internazionale, Vanette era la star chiamata a duettare con Olmo, l'improbabile cantante piacione di Fabio De Luigi. Vanette era straniera, aveva il look da figlia dei fiori, e non capiva bene cosa diceva Olmo. "Dimmi cosa pensi di me?" chiedeva Olmo nel suo duetto, e lei rispondeva, a sorpresa "Che sei una m...!"
10. La descrizione di un attimo
Non è una gag televisiva, ma un vero e proprio videoclip, in cui Paola Cortellesi ha dato veramente il meglio. E che vede insieme proprio i due protagonisti di C'è ancora domani: Paola Cortellesi e Valerio Mastandrea. Parliamo dell'ironico videoclip La descrizione di un attimo dei Tiromancino nel quale affianca appunto Mastandrea, all'epoca suo compagno di vita. In una canzone in levare, una sorta di reggae cantautorale, diventato un marchio di fabbrica di Federico Zampaglione, Cortellesi e Mastandrea recitano riprendendo un classico della televisione italiana, le gag di Tarzan con Raimondo Vianello e Sandra Mondaini. Ancora una volta, Paola Cortellesi è impareggiabile.