L'emozione più grande nell'affrontare la recensione della stagione 10 a fumetti di Buffy l'ammazzavampiri è di poter tornare nel mondo della Cacciatrice creata da Joss Whedon, vera e propria icona, un personaggio all'avanguardia nel panorama televisivo in cui nasceva e capace di segnare l'immaginario popolare degli anni successivi. La serie di Whedon segnava un punto di svolta importante nel contesto in cui si inseriva e continua a rappresentare un punto di riferimento della serialità, raggiungendo nuovi spettatori grazie ai cataloghi delle piattaforme streaming. Un nome caldo anche in ambiti diversi, perché non risale a troppo tempo fa la pubblicazione di un reboot a fumetti pubblicato da saldaPress e ancora in corso di pubblicazione (il sesto volume uscirà a gennaio). Non c'è però solo il reboot in ballo, perché Buffy aveva già iniziato da tempo un cammino a fumetti ed è un percorso ufficiale, che annovera tra i suoi autori Joss Whedon in persona.
La serie è terminata, la storia di Buffy no
Quando Buffy - L'ammazzavampiri in versione televisiva è terminata nel 2003 con la sua settima stagione, al suo autore non è bastato, così come non poteva bastare ai suoi fan affezionati. Tempo qualche anno e un'ottava stagione che proseguisse le avventure della Cacciatrice è arriva, ma in forma diversa: a fumetti. A Ideare la serie pubblicata dalla Dark Comics in USA dal 2007 al 2011 in 40 albi è stato lo stesso Whedon, che ne ha anche scritto diversi numeri, coadiuvato alle sceneggiature da altri nomi come Brian K. Vaughan, Drew Goddard e Jane Espenson. Un inizio che doveva far capire come l'autore americano non aveva intenzione di chiudere con il suo personaggio in modo drastico, infatti a quell'ottava stagione ne sono seguite altre fino a una dodicesima pubblicata nel 2018.
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Di queste solo l'ottava e la nona avevano trovato una via per la pubblicazione italiana e per questo motivo saldaPress ha scelto di iniziare da quelle inedite con la sua pubblicazione di questo filone narrativo di Buffy, per recuperare quanto già pubblicato successivamente, una scelta che ci sentiamo di approvare, anche in vista del valore di questo ciclo, che ci è apparso da subito superiore ai precedenti. Niente paura, però, per chi dovesse essere a digiuno di quel materiale, il primo volume della stagione 10 di Buffy a fumetti, nelle librerie dal 16 dicembre, apre un un esaustivo quanto doveroso "Dove eravamo rimasti..." che permette ai lettori di capire il contesto in cui la storia si sviluppa.
Nuova magia, nuove regole...
Si chiama Nuove regole il primo ciclo di episodi della stagione 10 di Buffy l'ammazzavampiri, perché in effetti è da questo spunto che partono le nuove (dis)avventure della Scooby Gang, finalmente riunita dopo le vicissitudini delle stagioni precedenti: la magia è cambiata, ha, appunto, nuove regole, o forse non ne ha più perché persino il libro che la descrive ha le pagine bianche e necessita di essere riscritto. E questo influisce sul mondo in cui si muovono i protagonisti, in particolare le prime pagine del fumetto fanno scoprire a loro, e a noi, una nuova specie di vampiri che ha abilità nuove o almeno potenziate: più forte, capace di muoversi liberamente alla luce del sole e cambiare forma a piacimento per trasformarsi in altre creature della notte, come il Conte Dracula di Bram Stoker.
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... e dinamiche consolidate
Un contesto in cui i protagonisti della serie (da una Buffy che appare matura e consapevole come nel finale della serie, ai soliti Xander, Willow, Dawn, Spike, Andrew e un Giles spiazzante per come lo ritroviamo) si muovono facendo qualcosa a cui la serie tv ci aveva abituati: crescere interiormente, evolvere, affrontare vampiri, demoni e altri mostri come perfetta metafora per lo scontro intimo che ognuno di loro è costretto ad affrontare. Da questo punto di vista, la serie a fumetti pubblicata da saldaPress è la perfetta prosecuzione di quanto visto su schermo, soprattutto in questa decima stagione che sembra aver ritrovato quell'equilibrio narrativo che l'ottava aveva un po' perso, lasciandosi andare ad alcuni eccessi in termini di situazioni presentate, dinamiche tra i personaggi e confusione nell'intreccio.
Merito questo soprattutto della sceneggiature di Christos Gage che è lineare e fruibile quanto approfondita e ricca, ma anche dei disegni di Rebekah Isaacs, puliti e dinamici quanto basta per rendere al meglio sia le porzioni di storia più statiche che le tavole più cariche d'azione, che non può mancare nelle storie della Cacciatrice di Whedon. Un impianto narrativo e visivo che supporta a dovere una storia che si presenta intrigante sin dalle prime pagine di questo primo volume e lascia con la curiosità di andare avanti con i prossimi in arrivo, mentre si sviluppano con efficacia i rapporti interpersonali tra le diverse figure in gioco e si approfondiscono temi che riguardano insicurezze, paure e responsabilità.
Conclusioni
Arriviamo al termine della recensione della stagione 10 di Buffy l’ammazzavampiri a fumetti con la voglia di proseguire la lettura oltre il primo volume già pubblicato, perché il nuovo ciclo di storie si dimostra più compatto ed equilibrato dei precedenti, più fruibile e capace di raccontare l’interiorità dei personaggi parallelamente al suo sviluppo narrativo vero e proprio. Mediamente buoni anche i disegni, che riescono a rendere sia i segmenti più statici e ricchi di dialoghi della storia che le tavole più dominate dall’azione.
Perché ci piace
- Un passo avanti, più equilibrato e compatto, rispetto alle stagioni precedenti a fumetti.
- La capacità e voglia di approfondire il percorso intimo dei personaggi, in maniera non distante da quanto fatto dalla serie di Joss Whedon.
- Un comparto grafico all’altezza della situazione, nel rendere i personaggi, la storia e l’azione che non può mancare.
Cosa non va
- Qualcuno può essere scoraggiato non conoscendo le stagioni 8 e 9, ma un ampio “Dove eravamo rimasti…” iniziale mitiga questo problema.