Ha vinto un premio Oscar da semi-sconosciuta a soli 26 anni. Tra le sue amiche e fan più incallite figurano Jennifer Lawrence e Emma Stone. Mantiene imperterrita un atteggiamento da anti-diva e persegue una carriera in oscillazione tra costosissimi blockbuster e il cinema indie più ardito. Brie Larson è la quintessenza della star hollywoodiana di nuova generazione: una giovane stella indipendente, piena di talento e tenace fino all'inverosimile. Il successo è arrivato con Room dell'irlandese Lenny Abrahamson, che in questi giorni è disponibile su Infinity, un ruolo duro, una storia ispirata a fatti realmente accaduti, una ragazza madre e il suo figlioletto ostaggio di un sequestratore, chiusi in una stanza per sei anni, isolati dal resto del mondo. Il mondo del cinema l'applaude, l'Oscar 2016 per la migliore interpretazione femminile è scontato fin dalle prime scommesse. Ma fino a quel momento l'attrice californiana era solo una delle tante.
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Gli esordi nel cinema indie
I genitori della Larson divorziano quando lei ha solo sette anni. Con la madre e la sorella si trasferisce da Sacramento (dove è nata) a Los Angeles. "Il nostro primo appartamento era un monolocale, poco più grande della stanza di Room", ha raccontato. Ma non parlatele di infanzia difficile. "È stato il momento più bello della mia vita e il merito è di mia madre che trasformava qualsiasi cosa in gioco e ci intratteneva per ore. Altro che Nintendo, mia madre mi ha regalato il dono più prezioso: la fantasia". Comincia a conoscere la frustrazione intorno ai 18 anni "quando tutti i miei amici andavano al college ed io ero alle prese con una serie di disastrose audizioni". La prima vera occasione arriva nel 2009 quando viene scelta per interpretare la figlia teenager di Toni Collette nella serie tv di Showtime United States of Tara. Seguono una decina di ruoli da comprimaria (Rampart, Don Jon, Un disastro di ragazza, Scott Pilgrim vs. the World, 21 Jump Street, The Spectacular Now, per citarne alcuni). In America comincia ad essere presa sul serio nel 2012 con il prodigioso Short Term 12.
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Room for an Oscar
La vera svolta risale allo scorso anno, con Room, un film che le richiede un notevole sforzo fisico e psicologico ma che la ripaga con la statuetta più ambita del mondo. La sobrietà e la straordinaria naturalezza con cui Brie Larson interpreta una giovane mamma prigioniera di un uomo che la segrega insieme al figlioletto nato dagli abusi sono il valore aggiunto di una storia già di per sé dolorosa ed estremamente toccante. Dopo il premio Oscar l'infaticabile attrice è passata dal blockbuster Kong: Skull Island (che ha incassato globalmente oltre 500 milioni di dollari) al folle e indipendentissimo Free Fire di Ben Wheatley. Prossimamente la vedremo nel suo esordio alla regia, Unicorn Store, in The Glass Castle (tratto dal best seller di Jeannette Walls) con Woody Harrelson e Naomi Watts e nei panni della prima supereroina su cui gli studios della Marvel hanno deciso di investire.
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Captain Marvel: i primi indizi
Dopo Wonder Woman un'altra super eroina è pronta a varcare il grande schermo. Nel 2019 Brie Larson indosserà la sexy uniforme di Captain Marvel. Al Comic-Con di San Diego sono state rivelate le prime immagini in esclusiva che hanno accresciuto l'hype dei tanti fan dell'universo Marvel e la voglia di vedere nuove donne all'azione. La prende seriamente la stessa attrice premio Oscar: "Ho dubitato molto prima di accettare questo ruolo. È un personaggio importante perché ha ispirato e potrà ispirare tante giovani donne e io voglio renderle giustizia a tutti i costi". A San Diego sono stati rivelati i primi dettagli riguardanti il film che sarà ambientato negli anni 90 - prima che gli Avengers si incontrino o che esistano - e conterà sulla presenza di Samuel L. Jackson nel ruolo di Nick Fury prima che perdesse l'uso della vista. La trama rimane top secret e il film non uscirà prima di marzo 2019. Ma non meravigliatevi se nel mentre o immediatamente dopo potreste ritrovarla in un film indipendente messo su a fatica. "Per me ha più valore l'arte che il successo. La cosa che mi rende più felice è realizzare un'opera d'arte capace di emozionare le persone. I soldi non contano nulla rispetto alla possibilità di fare il lavoro che si ama". Parola di Brie Larson.