Una sala gremita e centinaia di persone rimaste in strada per la presentazione in anteprima della terza stagione di Boris al RomaFictionFest 2009, ad un anno dal trionfo della serie che si è aggiudicata nel 2008 i riconoscimenti per la Miglior lunga serie e Migliore fiction in assoluto. Un'affluenza che dà un'idea di quello che rappresenta la serie nel panorama televisivo italiano e dell'affetto che il pubblico prova per i suoi personaggi, un affetto tanto più sorprendente se si pensa che la sua unica messa in onda è avvenuta su Fox, una rete satellitare inclusa nel pacchetto base di Sky e quindi accessibile ad un numero di spettatori più limitato dei canali terrestri free.
Gran parte del cast era presente per ricevere l'abbraccio del pubblico, ma erano purtroppo assenti alcuni personaggi cardine della serie, da Caterina Guzzanti ed il fratello Corrado Guzzanti, aggiuntosi nel corso della seconda stagione, a Pietro Sermonti che, a detta degli autori, "è in un centro e si sta disintossicando da Un medico in famiglia".
In apertura dell'incontro la produzione ha donato ai fan un lungo documentario dietro le quinte delle prime due stagioni, divertente e ricco di curiosità sulla lavorazione e sui personaggi di Boris, ma si è trattato solo di un antipasto rispetto alle succose novità annunciate dalla produttrice Fox Sara D'Amico e da Lorenzo Mieli (anche lui premiato lo scorso anno come Miglior produttore) della Wilder, la casa produttrice a cui dobbiamo la realizzazione della serie.
Per la D'Amico è la qualità il segreto del successo della serie, presentata ad un pubblico come il loro, abituato bene dalle serie americane trasmesse da Fox. "Per questo motivo," ha aggiunto la produttrice, "abbiamo chiesto agli autori, per questa terza stagione, di guardare anche al mondo delle serie USA."
"L'attenzione," ha confermato infatti uno degli autori, Mattia Torre, "è stata spostata soprattutto su come la fiction italiana scimmiotta quella americana. Su quel cattivismo un po' senza senso che si riduce a volte a mandare a quel paese o dire cose tipo 'muori vecchia!' Ecco, con cattiverie che non hanno nessun fondamento." E' proprio legato a questo uno dei grandi cambiamenti della nuova stagione, le cui riprese inizieranno a fine luglio per una probabile messa in onda a fine novembre: non ci sarà più Gli occhi del cuore, ma qualcosa di nuovo, un nuovo format su cui lavoreranno i personaggi di Boris. Una scelta difficile, un cambiamento enorme per chi conosce la serie, perchè si lascia alle spalle un elemento a cui tutti erano legati, ma che rischiava con l'andare del tempo di risultare ripetitivo e stucchevole.
La seconda importante novità riguarda il cast tecnico, ed in particolare la regia, affidata ora a Davide Marengo, che proprio nel corso di questa stagione si è cimentato nella realizzazione di un'altra serie che ha avuto un buon riscontro di pubblico in casa Rai: Il commissario Manara. Mattia Torre e Luca Vendruscolo, quindi, abbandoneranno il loro ruolo dietro la macchina da presa, assumendo quello di produttori creativi della serie seguendo, anche in questo, il modello delle produzioni seriali americane, incombendo sul nuovo arrivato che si è detto orgoglioso di far parte del progetto, di cui si è dichiarato fan, e di essere in totale sintonia con gli autori. "La serie," ha aggiunto Marengo, "ha successo perchè riesce ad essere realistica e divertente ed a coinvolgere un vasto pubblico perchè racconta un modo di fare tutto italiano in cui il pubblico si riconosce e del quale tutti amiamo ridere".
Non mancheranno nuovi membri del cast, nè il Machiavelli (vedremo dei pezzi di Machiavelli sognati da Renè, con un Martellone ambasciatore di Persia ed altre cose terribili), ma c'è stato il massimo riserbo su quelle che saranno le novità nello sviluppo della storia e delle relazioni tra i personaggi, in particolare tra Adrianna ed Alessandro, oggetto di una domanda diretta ad Alessandro Tiberi da parte del pubblico.
Appuntamento quindi a novembre su Fox con la nuova stagione che dubitiamo possa essere l'ultima, perchè, assicurano gli autori, la vita di Boris sarà ancora lunga, molto lunga.