L'edizione 2014 del Bif&st si preannuncia come un'edizione ricca, che risponde al bisogno impellente di cultura e di cinema del territorio pugliese, all'esigenza di un respiro internazionale senza mai dimenticare di volgere lo sguardo verso il passato. Il cinema come elemento capace di muovere le masse, di stimolare, di guardare alla realtà come ha spiegato il presidente della Fondazione Apulia Film Commission Antonella Gaeta: "In una regione popolosa come la Puglia e in una città medio piccola come Bari il cinema italiano e internazionale grazie al Bif&st si pone al centro della vicenda culturale nazionale come motore capace di muovere migliaia di giovani che nei giorni della manifestazione accorrono in massa per seguire agli eventi in programma. Cinema d'arte, cinema culturale e cinema civile per un evento del tutto anomalo rispetto ad altri festival del panorama internazionale di solito più focalizzati sul red carpet che sui contenuti. E' in questo contesto che il Teatro Petruzzelli, da anni ormai simbolo del riscatto culturale del territorio e delle arti in genere, si trasforma in un luogo di connessione tra la gente e la cultura". Un'edizione che conferma il trend degli anni passati per quel che riguarda il budget: un milione e trecentomila euro (IVA al 22% inclusa) con cui l'organizzazione ha organizzato 332 eventi di cui ben 238 proiezioni. "Ci piace che vengano sottolineate queste cifre alla luce del fatto che ci sono manifestazioni con budget infinitamente più alti che alla fine dei conti ottengono risultati decisamente meno interessanti" - ha voluto sottolineare il direttore del festival Felice Laudadio - "tutte manifestazioni serie per carità, ma nell'ambito delle quali non si lavora sul cinema italiano e sui grandi autori come di fa al Bif&st". "Non segnato dalla mondanità, un aspetto che spesso divora tutto il resto, il Bif&st è il frutto della domanda di cinema e di arte del territorio" - ha dichiarato il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola - "e siamo fieri di aver costruito negli anni un pubblico che ci costringe a rimanere 'prigionieri' in questa dimensione di sobrietà che insegna e racconta il cinema come in una scuola".
Anteprime internazionali e Panorama InternazionaleTra le anteprime internazionali spiccano naturalmente i due film di apertura e chisura: Noah, il kolossal diretto da Darren Aronofsky che adatta la classica storia della celebre Arca e del patriarca biblico Noè interpretato da Russell Crowe e da un cast di stelle tra cui Jennifer Connelly, Anthony Hopkins e Nick Nolte (dal 10 aprile in sala), e Gigolò per caso, la commedia sul tema della prostituzione maschile che arriverà nelle sale il 17 aprile prossimo e che vede dietro la macchina da presa John Turturro anche interprete del film insieme a Woody Allen, Vanessa Paradis e Sharon Stone.
Gli altri attesissimi titoli del carnet internazionale sono l'acclamatissimo Grand Budapest Hotel di Wes Anderson, The Other Woman (titolo italiano Tutte contro lui) di Nick Cassavetes con Cameron Diaz e Don Johnson, War Story di Mark Jackson (l'unico ancora senza distribuzione, interamente girato in Sicilia e di estrema attualità perché legato al tema degli sbarchi di clandestini) con Catherine Keener, Anthony Hopkins e la nostra Donatella Finocchiaro, l'unico film in costume The Invisible Woman di Ralph Fiennes, interpretato dallo stesso Fiennes con Kristin Scott-Thomas incentrato sulla figura di Charles Dickens. Concludono la lista L'amour est un crime parfait di Arnaud e Jean-Marie Larrieu con Mathieu Amalric e Karin Viard e Il centenario che saltò dalla finestra e scomparve (entrambi distribuiti da EaglePictures), quest'ultimo arriva al Bif&st e in sala dal 24 aprile dopo aver battutto tutti i record di incasso in Svezia. Tutte le informazioni sulle anteprime internazionali cliccando qui. Sono dodici invece i film prodotti nell'ultimo anno e inediti in Italia che si contenderanno il Premio Internazionale Bif&st 2014 al regista del miglior film in concorso, questi i titoli della selezione creata con l'intento di individuare nuovi talenti del cinema in giro per il mondo: Giraffada di Rani Massalha, West di Christian Schwochow, Didi Papa di Iraki Kochlamazashvili, Onirica: Fields of Dogs di Lech Majewski (in sala dal 17 aprile prossimo distribuito da Cecchi Gori), Fever di Elfi Mikesch, Les Interdits di Anne Weil e Philippe Kotlarski, Tangerines di Zaza Urushadze, Kidon di Emmanuel Naccache, Of Horses and Men di Benedikt Erlingsson, Pas Son Genre di Lucas Belvaux e, in ultima battuta, l'italiano Controra della nostra Rossella De Venuto, un thriller definito da Laudadio 'alla Dario Argento e pieno di suspense'. A questo link tutte le informazioni sui film.
ItaliaFilmFest: il meglio del cinema italiano in concorsoLa giuria espressa dal Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani giudicherà gli 11 film italiani della stagione 2013-2014 (non opere prime o seconde) selezionati in concorso dalla direzione artistica. Gli undici lungometraggi in concorso sono Come il vento di Puccioni, Il capitale umano di Paolo Virzì, Anita B. di Faenza, L'Intrepido di Gianni Amelio, Anni Felici di Daniele Luchetti, L'amministratore di Vincenzo Marra, Il venditore di medicine di Antonio Morabito, Neve di Stefano Incerti, il divertentissimo Song' e Napule dei Manetti Bros. (in uscita il prossimo 17 aprile), La mia classe di Gaglianone e L'ultima ruota del carro di Veronesi.
Il dodicesimo della lista sarebbe stato La sedia della felicità, ma la prematura scomparsa dell'indimenticato Carlo Mazzacurati ha purtroppo trasformato la proiezione del film in un Tributo che sarà celebrato alla presenza di attori e produttori che hanno condiviso con lui tanti anni di lavoro. Il regista Giuliano Montaldo presiederà invece la giuria popolare composta da 30 spettatori che attribuirà il Premio Opera Prima e Seconda Francesco Laudadio al miglior film italiano di categoria nell'anno solare (distribuiti cioè da marzo 2013 a marzo 2014). Concorreranno nell'ordine Miele di Valeria Golino, Via Castellana Bandiera di Emma Dante, L'Arbitro di Paolo Zucca, Una piccola impresa meridionale di Rocco Papaleo, Il sud è niente di Fabio Mollo, Salvo di Grassadonia e Piazza, Smetto quando voglio di Sydney Sibilia, Take Five di Guido Lombardi, Zoran, il mio nipote scemo di Aleotto, Il terzo tempo di Artale, La mafia uccide solo d'estate di Pif e La prima neve di Andrea Segre.
Eccellenze, Eventi Speciali e TributiI Federico Fellini Platinum Award for Cinematic Excellence verranno quest'anno conferiti a cinque grandi nomi del cinema a partire da Paolo Sorrentino che, fresco di Oscar per La grande bellezza, nella mattinata di domenica 6 aprile terrà anche una lezione di cinema con ingresso libero al Teatro Petruzzelli. Seguiranno le lezioni di Sergio Castellitto, Cristina Comencini, Luis Bacalov e Andrea Camilleri, a questo link il dettaglio degli appuntamenti con tutti gli orari. Oltre al tributo a Carlo Mazzacurati il Bif&st 2014 dedicherà un ampio ricordo anche a Massimo Troisi e Alain Resnais con la proiezione rispettivamente del secondo film dell'indimenticato autore napoletano Morto Troisi, Viva Troisi!, in cui il regista e attore parla bene di se stesso da morto, e della versione restaurata di Hiroshima mon amour, il film del 1959 diretto dal maestro del cinema francese recentemente scomparso. Il Bif&st 2014 omaggia anche la memoria di Carlo Lizzani con la proiezione di un cortometraggio Il partigiano Carlo in cui si racconta un aspetto di Lizzani che non è mai venuto fuori e cioè la sua esperienza da partigiano. Si tratta probabilmente dell'ultima intervista rilasciata prima della morte. Nella sezione Eventi Speciali notiamo su tutti la proiezione della copia restaurata di Chinatown di Roman Polanski e la proiezione del documentario su Fellini di Ettore Scola Che strano chiamarsi Federico, la lista completa degli eventi speciali a questo link. Nel segno di Gian Maria Volonté
Per ricordare il grande attore teatrale, cinematografico a quasi vent'anni dalla scomparsa il Bif&st gli dedica, oltre al poster celebrativo, il più vasto tributo finora mai realizzato incentrato sul mestiere e sull'arte dell'attore come sul suo profilo umano e politico. Saranno nove gli incontri incentrati su Volonté, curati da Giovanna Gravina Volonté (figlia di Gian Maria e di Carla Gravina) e tenuti da registi e attori che con lui hanno lavorato come Carlo ed Enrico Vanzina, Gianni Amelio, Giuliano Montaldo, Sergio Rubini, Marco Bellocchio e, a chiudere il cerchio il 12 aprile, arriverà anche Andrea Camilleri, che al termine della proiezione di A Ciascuno il suo di Elio Petri, terrà una Lezione di cinema su Volonté, Sciascia e il cinema ricavato dai quattro romanzi di Sciascia interpretati dall'attore. Saranno tante anche le proiezioni di film, film tv e serial televisivi interpretati dall'attore riproposti sul grande schermo per il pubblico del Bif&st e sarà allestita anche una mostra fotografica nel foyer del Teatro Margherita di Bari: fotografie manifesti e locandine dei film interpretati da Volonté provenienti dal Fondo Elio Petri del Museo nazionale del cinema di Torino e dalla Mediateca Regionale Pugliese. Arriveranno a Bari per parlare di Volonté anche i suoi compagni di lavoro e di set tra i quali Massimo Dapporto, Dalila Di Lazzaro, Ennio Fantastichini, Massimo Ghini, Andrea Occhipinti e Fabrizio Gifuni. A lezione di cinema e di memoria
Proprio del nostro passato cinematografico e dell'importanza del patrimonio artistico del nostro Paese ha parlato con la saggezza che lo contraddistingue il Presidente del Bif&st Ettore Scola che ha speso parole di grande partecipazione e sentimento nei confronti delle giovani generazioni troppo spesso trascurate e bistrattate: "Una cosa che mi ha molto colpito del Bari Film Festival è la voglia dei giovani pugliesi di partecipare, di parlare di cinema, di discutere, di esserci, e l'ampiezza del programma di questa quinta edizione rispecchia la domanda di cinema che c'è a Bari e la voglia di offrire a questi ragazzi un'occasione importante di parlare di cultura, di cinema e di futuro. In un momento in cui la televisione non lo fa, la scuola neanche e in famiglia c'è sempre meno dialogo con i ragazzi, è importante far capire ai giovani l'importanza delle cose dimenticate, che sono sempre di più di quelle ricordate, perché l'unica cosa che abbiamo, anche se non lo amiamo come dovremmo, è il nostro patrimonio culturale". Il Bif&st si propone quindi come l'unico festival italiano che si impegna a tenere 'lezioni di memoria' per il pubblico e in particolar modo per i ragazzi perché, come ha dichiarato Scola "bisogna fornire ai giovani i mezzi giusti per comprendere e ricordare quello che c'è stato perché oggi viviamo in un paese 'leggero' e 'allegro', leggero perché sprovvisto di memoria, un aspetto importantissimo che non viene sollecitato né incoraggiato. I frequentatori del festival hanno il diritto di avere la stessa conoscenza del cinema di chi si dedica allo studio di questa materia e di chi ci lavora".