"Molti ladri hanno l'abitudine di vestirsi da ladri, o di vestirsi comodi". Chi lo dice? Ovvio, il protagonista di Berlino, che ha il volto affascinante e i modi suadenti di Pedro Alonso. Ma la sua banda, si sa, è differente: stilosi, eleganti, sexy, i ladri gentiluomini (e gentildonne) al centro della serie spin-off de La casa di carta, in streaming su Netflix, non passano inosservati.
O meglio, nella storia, naturalmente, devono essere 'invisibili', e per questo spesso impersonano altri personaggi, con altre identità come vi abbiamo raccontato nella nostra recensione. Tuttavia, non passano certo inosservati per il pubblico, essendo scritti e disegnati a regola d'arte. Per non parlare della caratterizzazione data dagli attori. Andiamo allora a vedere chi sono i nuovi personaggi di Berlino.
1. Keila (Michelle Jenner)
Keila entra in scena sottotono, con discrezione, come è nelle corde del suo personaggio, per poi prendersi clamorosamente la scena. Keila è un genio dell'ingegneria elettronica: se applicato a una banda che fa rapine, il suo talento è chiaramente quello dell'hacker. Keila è in grado di entrare in qualunque server, di cancellare qualunque dato, di aprire qualunque porta e di chiuderla senza lasciare traccia. Riesce perfino a far scomparire le persone: la banda è nel caveau, eppure le telecamere non la vedono.
Stile informale, i capelli biondi a caschetto, è poco appariscente a prima vista. Di Keila colpiscono lo sguardo innocente, timoroso, ma sempre concentrato. Quegli occhiali grandi che porta sul volto, in certe inquadrature, non fanno altro che enfatizzare gli enormi occhi blu. Sono il suo tratto distintivo, come il sorriso. Keila è timida, ma è anche terribilmente intrigante. Se ne accorgerà Bruce. Keila è interpretata da Michelle Jenner: nata a Barcellona nel 1986, ha iniziato come doppiatrice: è la voce spagnola di Hermione Granger nella saga di Harry Potter e la voce del piccolo Giosuè de La vita è bella. Ha recitato in Julietadi Pedro Almodovar e nel film Netflix Bird Box Barcelona.
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2. Cameron (Begoña Vargas)
Cameron è l'uragano di Berlino. È una ragazza impulsiva che vive sempre al limite. È sfrontata, sexy, rock: jeans e giubbotto di pelle. Ha lo sguardo malizioso. Mora, capelli lunghi e occhi neri, ha un neo sopra le labbra che rende il suo volto inconfondibile. Guardate il momento in cui avvicina Roi a sé nella scena in cui deve aprire una serratura. O come gli parla nel loro primo incontro, sulla porta della sua camera d'albergo. Un dettaglio: sulla coscia ha tatuato le parole "no me mires", "non guardarmi". Se può sembrare una dichiarazione d'intenti, dietro c'è una storia dolorosa, che scopriremo. Diciamo solo che è Berlino a mettere in guardia Roi, affermando che Cameron ha avuto dei problemi di salute mentale. Viene naturale pensare che possa essere la nuova Tokyo. In comune con lei, un amore passato che ha lasciato il segno. Ad interpretare Cameron, Begoña Vargas: nata a Madrid nel 1999. È diventata famosa per le serie La otra mirada e Alta mar (su Netflix) e per un titolo come Le leggi della frontiera. Un film che parla di rapine. Evidentemente, la banda di Berlino era nel suo destino.
3. Roi (Julio Peña Fernández)
Roi è il fedele seguace di Berlino, a cui è molto legato. E, per questo, è estremamente ligio al dovere e concentrato sulla missione. È il più giovane, quello apparentemente insicuro. O, almeno non tanto sicuro di sé, tanto da indossare degli occhialini tondi senza gradazione, solo per darsi un tono. Ma gli occhiali tondi, che poi abbandonerà, non sono solo il suo unico tratto distintivo. Porta anche sempre un mezzo guanto di pelle su una mano. Sull'altra, all'altezza delle nocche, un'ariete tatuata. Perché porta quel guanto? E che significato ha quel tatuaggio? Lo scopriremo: anche qui, il passato è doloroso. Roi vorrebbe apparire più grande, ma ha due lati della propria personalità, e una violenza insita in sé. Se dovessimo fare un parallelo con La casa di carta, Roi potrebbe essere Rio. E infatti un nome è l'anagramma dell'altro. Roi ha il volto di Julio Peña Fernández, attore e cantante basco: è nato a San Sebastián, nei Paesi Baschi, nel 2000, e ha studiato recitazione a Madrid. Lo abbiamo visto nei film Netflix Dalla mia finestra e Dalla mia finestra: Al di là del mare. Ha inciso ben 4 album come cantante.
4. Bruce (Joel Sánchez)
Bruce è il jolly. È l'instancabile uomo d'azione della banda. Non ha paura, e non si tira indietro in nessun caso. Con i fatti, ma anche con le parole. Il primo dialogo con la timida Keila è emblematico. Senza molti preamboli, nel mezzo di una missione, le chiede che biancheria intima indossa. Lei, timidissima, sembra pietrificata. Eppure, pur essendo l'opposto del suo uomo ideale, finisce per trovarlo irresistibile. Bruce, muscoloso, porta i boxer con l'elastico che spunta dai jeans. Grezzo, sboccato, senza filtri, anch'esso con il sorriso malizioso, un pizzetto a incorniciarlo, e gli occhi piccoli e taglienti. Se dovessimo continuare il gioco dei paragoni con La casa di carta, potrebbe essere il nuovo Denver. A interpretarlo c'è Joel Sánchez. Berlino è il suo esordio.
5. Damián (Tristán Ulloa)
Dulcis in fundo, l'elemento maturo della banda. Damián è un professore filantropo e il consigliere di Berlino. È l'altra mente del gruppo. Filosofo, teorico, ideologo. Ma è anche il confidente del protagonista, o l'amico con cui passare le ore a chiacchierare. E anche l'amico con cui bere insieme, e con cui salire su un palco, durante un matrimonio, per cantare Felicità di Al Bano e Romina. È in questi momenti che, da serie corale, Berlino diventa un buddy movie. A volte, a un primo sguardo, sembra di vedere il Jack Nance di lynchiana memoria. I capelli bianchi e vaporosi scompigliati e sparati in alto, un baffo che copre la bocca e il sorriso bonario. Damián ha lo sguardo sornione di chi la sa lunga, è l'esperienza, è l'umanità. Nella parte, Tristan Ulloa, attore, regista e sceneggiatore spagnolo ma nato Francia. Ha debuttato con Apri gli occhi di Alejandro Amenábar, nel 1997. Ulloa ha recitato anche in Nameless - entità nascostadi Jaume Balagueró ed è stato il protagonista di Lucia y el sexo. Insomma, uno splendido cinquantenne nonché anima della serie.