Ad accendere di colori il grigiore di questa quarta giornata di Festival, ci pensa il francese Michel Ocelot con il suo Tales of the Night, una serie di fiabe che prendono vita dalle idee di tre personaggi, mai stanchi di creare e raccontare nuove storie con la magia del cinema. A voler trovare un difetto al film di Ocelot, che fa parte della sezione competitiva e debutta in una giornata dedicata al 3D, è la struttura ad episodi, che tende ad essere un po' stancante, ma per il resto il talento dell'autore si conferma ancora una volta negli splendidi scenari che si alternano sullo schermo, che si tratti di una cupa foresta nella quale vaga un licantropo, oppure del colorato Regno dei Morti in cui un burbero Re mette alla prova un avventuroso forestiero. Lo stile di Ocelot non smette di sorprendere per il suo essere essenziale e al tempo stesso ricco e curato sia nelle caratterizzazioni dei personaggi che delle scene, ma soprattutto in perfetto equilibrio tra modernità e tradizione. L'incantesimo dell'autore francese, che si definisce "un mago capace di creare dal nulla storie e personaggi" forse non ha lasciato il segno su tutti: qualcuno ha preferito lasciare la sala, mentre chi è rimasto fino alla fine gli ha tributato un applauso convinto.
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Più strettamente legato al genere del documentario il lavoro di Herzog, una produzione History Channel dedicata alle prime testimonianze di espressione artistica dell'umanità che sono raffigurate sulle pareti della grotta di Chauvet-Pont-d'Arc, situata nel sud della Francia. Al regista è stata concessa la rara opportunità di effettuare le riprese sul luogo, e probabilmente le numerose precauzioni prese per non danneggiare i graffiti hanno influito sulla resa tecnica della pellicola che, almeno per quanto riguarda le riprese sotterranee, sarebbe stato meglio non adattare in 3D.
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Per quanto riguarda le personalità arrivate a Berlino, oggi naturalmente è toccato a Wenders presentare il suo ultimo lavoro, così come ai protagonisti di The Guard. La scorsa notte invece, a margine della 61esima edizione della Berlinale, è arrivata anche Madonna a presentare una copia promozionale del suo secondo lavoro da regista, W.E. La popstar è arrivata a Berlino a bordo di un aereo privato partito da Londra, e non ha presentato il suo film al Festival, ma ad un ristretto numero di possibili acquirenti invitati alla Soho House. Al termine della proiezione, che non era riservata alla stampa ma solo ai distributori europei, la popstar ha tenuto un breve discorso e poi è andata via.