Belve 12, si inizia: ma quanto potrà ancora andare avanti il programma di Francesca Fagnani?

Cominciano a scarseggiare gli ospiti realmente interessanti da intervistare, con la nascita dello spin-off Crime ad anticipare una potenziale staffetta con il format 'classico'.

'Belve', il programma ideato e condotto da Francesca Fagnani

12 edizioni, 63 puntate e 138 intervistati dal 2018 ad oggi. Francesca Fagnani torna questa sera in tv con la 12esima edizione di Belve e i primi tre ospiti di stagione, ovvero Sabrina Impacciatore, Marcell Jacobs e Nathalie Guetta. Un format, quello ideato da Fagnani, a lungo rimasto di nicchia, nella cosiddetta 'bolla social', per poi esplodere in prime time e diventare appuntamento irrinunciabile della seconda rete, con tutte le conseguenze dettate dall'usura del caso. Perché continuare ad intervistare tre ospiti a puntata riuscendo a mantenere alto l'interesse, il contenuto, la ferocia, tramutando il tutto in "notiziabilità", è più facile a dirsi che a farsi.

Dalle sole donne ai bis non richiesti

Belve Poster
Locandina di Belve

Gli stessi intervistati sanno ormai a cosa andranno incontro, sono inevitabilmente preparati a meno che tu non sia Teo Mammuccari, con il concreto rischio di perdere la genuinità degli inizi al cospetto di una Fagnani meno "Belva" e più consapevolmente personaggio. E pensare che nel corso delle prime due stagioni, quando il programma andava in onda su Nove nell'indifferenza più o meno generale, Fagnani intervistava solo donne. Fu Alfonso Signorini, con la prima puntata della terza stagione andata in onda il 14 dicembre 2018, ad infrangere il muro di genere, bissato l'anno successivo da Massimo Giletti con l'ultima puntata della 4a stagione.

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Pochissimi i bis, ovvero i personaggi intervistati in due occasioni. Annamaria Bernardini de Pace ha preso parte alla prima e alla settima edizione, Roberta Bruzzone alla prima e alla sesta, Simona Ventura alla seconda e alla decima, Massimo Giletti alla quarta e all'ottava, Sonia Brugarelli alla quinta e all'undicesima, Arisa alla quinta e alla nona, Alba Parietti alla quarta e alla nona. Nessuno ha mai calato il tris, ma con il passare delle stagioni è diventato sempre più prassi il 'richiamo' sullo scomodo sgabello, attingendo in particolar modo dalle prime quattro edizioni viste al di fuori dalla Rai.

Solo Bruganelli e Arisa sono state le uniche intervistate in due edizioni andate in onda sul servizio pubblico, per un Belve che parrebbe esplicitare sempre più fatica nel trovare nuovi pezzi da novanta da intervistare, al netto dei più che eventuali nonché condivisibili rifiuti. Con due edizioni l'anno da 15 interviste l'una Fagnani e i propri autori devono scovare trenta volti, trenta storie, trenta vite, trenta professionalità, rischiando spesso di inciampare su nomi molto poco ficcanti ma potenzialmente virali come nei casi di Giacomo Urtis e Federico Fashion Style nel 2023, Francesca Cipriani, Flavia Vento e Taylor Mega nel 2024.

Nasce lo spin-off crime

Fedez Belve
Fedez a Belve

Ad essere pienamente consapevole della fragilità del format è la stessa Francesca Fagnani, che via La Stampa ha ammesso che Belve ci sarà "finché capirò che c'è attesa di una nuova stagione. Non è come un diamante, che notoriamente è per sempre. Avrà una fine: spero di accorgermene in tempo e di essere io a dire basta". Non a caso tra un mese partirà il primo spin-off del programma, Belve Crime, con Fagnani che intervisterà personaggi della cronaca nera.

Belve di Francesca Fagnani, da bolla social a programma cult Belve di Francesca Fagnani, da bolla social a programma cult

Una sorta di Storie Maledette riveduto e corretto, con l'insostituibile Franca Leosini ferma al palo dal 2020, anno del Covid-19, quando andò in onda la 17esima e ad oggi ultima edizione del mitologico programma. Per ora ci sarà un'unica puntata di Belve Crime, a voler sperimentare tastando il terreno, guardando così ad un ipotetico passaggio di consegne futuro in cui alternare i due format, evitando così due edizioni classiche l'anno con conseguenti trenta ospiti da intervistare. Perché per quanto possa essere brava Fagnani, e lo è, il rischio di ritrovarsi a scavare il fondo del barile e/o di riciclare personaggi già abbondantemente approfonditi è sempre più dietro l'angolo.