L'entrata in scena di Margot Robbie in Babylon, il film di Damien Chazelle al cinema dalla scorsa settimana, è di quelle che non lasciano indifferenti. A una magniloquente festa data da un magnate di Hollywood, arriva in auto, andando a schiantarsi con nonchalance contro uno degli arredi esterni della villa. È uno di quegli ingressi che non lascia indifferenti, che lascia subito il segno, una sorta di "firma" sul film, e che detta la linea di un personaggio per tutta la sua, fluviale, durata. Ma, se ci pensiamo, quella in Babylon non è affatto la prima entrata in scena ad effetto dell'attrice australiana. Pensiamo al suo arrivo, in un succinto abito, alla festa di The Wolf Of Wall Street, capace di scatenare una reazione sconsiderata nel personaggio di Jonah Hill. O al momento in cui, nuda in una vasca da bagno, dava lezioni di economia ne La grande scommessa. Margot Robbie è un'attrice che non passa mai inosservata, e che, in Babylon, serve proprio a questo, a catturare l'attenzione dall'inizio alla fine del film. È un corpo, un volto, è una diva. È l'essenza del cinema, e in un film che racconta proprio questo, la sua presenza ha perfettamente senso.
Margot Robbie è Nellie LaRoy
Non è solo quel car crash a farci accorgere di lei, non è solo il suo aspetto fisico. È l'atteggiamento che ci conquista da subito, come conquista Manny (Diego Calva), il protagonista (e il punto di vista) del film. Il personaggio di Margot Robbie scherza con il suo nome. Si chiama Nellie LaRoy e dice che, in francese, il suo nome vuol dire "il Re", e che lei ha qualcosa di regale. Così come dice che non vuole diventare una star del cinema: una star lei lo è già, il mondo deve solo scoprirlo. Ed è in questo che Nellie LaRoy è decisamente Margot Robbie. Perché la prima volta che l'abbiamo vista, in The Wolf of Wall Street, in quel vestito minimale e poi completamente nuda, abbiamo avuto questa impressione: che fosse già una diva. Già alla prima apparizione.
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Margot Robbie e quel vestito rosso
Se Nellie LaRoy è un personaggio che riempie tutto il film con la sua presenza e ci accompagna fino alla fine, il vestito rosso con cui entra in scena è un vero e proprio personaggio del film. Corto, con una scollatura profondissima sul davanti, di fatto due strisce laterali che dalle spalle arrivano alla gonna, lasciando scoperta tutta la parte centrale del petto e dell'addome, quell'abito si muove ad arte in sintonia con i sinuosi movimenti di Margot Robbie in una danza che ha qualcosa di tribale e sfrenato, una sorta di sabba. Quei lembi fatti di una stoffa leggerissima, si muovono con il corpo dell'attrice e rivelano il corpo, senza in fondo rivelare troppo. Ma lasciando il segno per quella che sarà l'immagine dell'attrice per tutto il film.
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Margot Robbie e l'arte di rubare la scena
Più tardi la vedremo sul set. È la mattina dopo la festa, e Nellie LaRoy ci arriva solo quattro ore dopo la festa. Ed è in questa scena che cogliamo il senso della presenza di Margot Robbie in questo film. Lanciata a sorpresa sul set, quello di un film western, coglie subito l'attenzione, riesce a fare quello che le chiedono, anche piangere a comando, con più o meno lacrime, al momento in cui le viene chiesto. Margot Robbie è questo: è prima di tutto un volto, l'espressività, l'allure. Vale anche oggi. Ma ai tempi del muto, in cui il film si svolge, erano tutto. Ma è anche un corpo. E la seguiamo, tra attrazione e simpatia per la sua furbizia, nel momento in cui si bagna i seni con il ghiaccio per farli risaltare sotto i vestiti. È qualcosa che manda su tutte le furie la sua compagna di set, quella che sarebbe dovuta essere l'attrice protagonista, quella a cui ruba la scena. Ecco, Margot Robbie ha sempre rubato la scena a tutti. Ogni volta che è sul grande schermo non ci sono stati occhi che per lei. Proprio per questo, per molti aspetti, Nellie LaRoy è Margot Robbie.
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Ma Nellie LaRoy non è Margot Robbie
Ma Nellie LaRoy non è Margot Robbie. Per altri aspetti, infatti, l'attrice australiana ha fin qui dimostrato di essere ben diversa dalla volubile e fragile diva del film di Damien Chazelle. Il volto e il corpo, fondamentali, ce li ha anche lei, ma ha dimostrato ben presto di non volerci rimanere per forza legata. A metà di Babylon vediamo avventarsi sul mondo del cinema la rivoluzione epocale del sonoro. Nellie è in difficoltà: deve tirare fuori la voce, imparare le battute, recitare come lo intendiamo oggi. Deve stare su un punto preciso del set, perché i microfoni sono posizionati in quel punto. Non è facile e la carriera di una star del muto può svanire perché non basta solo un bel volto. Margot Robbie ha deciso di non puntare solo su questo. Ha scelto di diventare produttrice, e di saper scegliere i ruoli che potessero essere delle sfide. Tonya, il film su Tonya Harding, è l'esempio lampante. Una storia scomoda, un personaggio respingente, una storia raccontata con un'ironia tagliente e Margot Robbie che non ha paura di apparire brutta, volgare, sciocca. Ma anche della sua Harley Quinn, in fondo, eroina sì ma allo stesso tempo villain folle e imprevedibile, potremmo dire la stessa cosa. È anche da questi particolari che si giudica un attore e Margot Robbie è un'ottima attrice.
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Margot Robbie: stabilità anche a livello sentimentale
E anche nella vita sentimentale Margot Robbie è lontanissima da Nellie. È sposata dal 2016 con il regista Tom Ackerley, e raramente è stata al centro di gossip e pettegolezzi. Quella stabilità e quella risolutezza sembrano fare il paio con le scelte della sua carriera. Tutto il contrario della vita sentimentale irrisolta, continuamente alla ricerca di qualcosa, di Nellie. Una delle prime che abbiamo notato di Margot Robbie è stata che quella ragazza aveva tutto all'insù: il nasino all'insù, gli angoli degli occhi e della bocca che andavano verso l'alto. È ancora così. E, se andrete a vedere Babylon, capirete di cosa stiamo parlando. Della diva che lo era già prima di esserlo. E che continuerà ad essere a lungo.