Il nostro pianeta è prossimo a essere sfiorato da una suggestiva pioggia di meteoriti, ma non saranno i soli oggetti che piomberanno dal cielo. In Russia, per la precisione a Mosca, si avvicina infatti alla superficie terrestre un'astronave di origine extraterrestre, rimasta danneggiata durante la caduta di asteroidi e ora presa di mira dai jet dell'aeronautica sovietica.
Come vi raccontiamo nella recensione di Attraction, il mezzo alieno viene così abbattuto e finisce per schiantarsi nel centro della capitale, distruggendo data la sua grosse mole diversi edifici e provocando un notevole numero di vittime. Tra coloro che perdono la vita vi è anche la migliore amica di Julija, figlia adolescente di un colonnello dell'esercito, che giura di farla pagare ai presunti invasori di un altro mondo. Ma come ben presto scoprirà, la verità non è quella che sembra e dopo essersi imbattuta in uno di questi visitatori, la ragazza diventerà elemento determinante per le sorti non soltanto del suo Paese ma anche del mondo intero.
Questione d'attrazione
Una sorta di liberissimo aggiornamento, in forma di blockbuster, di un grande classico del cinema fantascientifico di tutti i tempi come Ultimatum alla terra (1951), piegato alle logiche della retorica autoctona e inserito in un contesto spettacolare figlio degli effetti speciali e della "lezione" hollywoodiana. Attraction ha fatto record di incassi nella patria russa, diventando il titolo sci-fi più visto di sempre tanto da generare anche un sequel conosciuto come Invasion (2020). Un'operazione alquanto elementare che vede personaggi giovanissimi, con lo stereotipo dei "ragazzini che giocano a fare la guerra" al posto dei grandi e si ritrovano coinvolti in una serie di eventi sempre più pericolosi e improbabili, a cominciare proprio dalla bella e bionda protagonista, che maturerà con il corso degli eventi un pensiero radicalmente opposto a quello dei suoi compagni di ribellione, amore interspecie incluso.
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Pro e contro
Certo la figura di questi alieni umanoidi identici in tutto e per tutto nell'aspetto agli esseri umani ma dotati di abilità telepatiche e fisiche peculiari lascia un po' il tempo che trova, ma Attraction non è ovviamente nella sceneggiatura che cerca i suoi punti di forza, pagando anzi diverse ingenuità e forzature nella gestione di una trama che si contorce sempre di più nella contrapposizione netta tra due modi di vedere il mondo: extraterrestre buono o extraterrestre cattivo. Il film intende coprire i suoi palesi, anche consapevoli, limiti narrativi con una messa in scena delle grandi occasioni, che guarda alle omologhe produzioni a stelle e strisce potendo contare su effetti digitali esteticamente appaganti, tra armature ipertecnologiche e astronavi gigantesche che caratterizzano le sequenze più concitate e pirotecniche del racconto.
Guerra e pace
Fëdor Bondarčuk, regista e produttore, era salito alla ribalta qualche anno prima col roboante kolossal bellico Stalingrad (2013), scelto per rappresentare la Russia nella categoria per il miglior film internazionale ai premi Oscar 2014, e qui dimostra una certa duttilità nell'adattarsi a un palcoscenico del tutto diverso, riuscendo a dare il giusto respiro e la necessaria ampiezza alle scene di massa e a gestire senza creare troppa confusione la succitata massa narrativa, pur non esente dagli elencati difetti. Il cast se la cavicchia, tra voice-over d'ordinanza che aprono e chiudono le due ore di visione e il classico triangolo romantico con la bella contesa, che diventerà fattore predominante dell'ultima parte, in quel crescendo sempre più frenetico che conduce alla resa dei conti finale poi aprentesi al futuro sequel.
Conclusioni
La città di Mosca è teatro del violento schianto di una navicella aliena, abbattuta dai jet dell'esercito dopo una pioggia di meteoriti. Un evento che provoca molte vittime e scatena panico e rabbia tra la popolazione, mentre l'esercito attende di comprendere il da farsi; sarà allora un'adolescente, figlia di un colonnello, a risultare determinante per il mondo intero. Come vi abbiamo raccontato nella recensione di Attraction, ci troviamo di fronte a una sorta di moderna e liberissima rivisitazione di un cult del calibro di Ultimatum alla Terra (1951), con la capitale russa nella quale si decide il destino dell'intero pianeta, affidato a una ragazza che si ritroverà alle prese con una storia di amore e conoscenza mentre il resto della popolazione è spaventata da quell'invasore sconosciuto, con la paura che ancora una volta genera mostri. Un film narrativamente semplice e non privo di forzature, sorretto da buoni effetti speciali e un ritmo relativamente incalzante che evita tempi morti di sorta.
Perché ci piace
- Buoni effetti speciali.
- Ritmo ad alti livelli.
Cosa non va
- Sceneggiatura semplice e forzata, con tanto di triangolo romantico incluso.
- Troppo derivativo e privo di effettivi spunti più profondi e di riflessione.